Recensione su Quello che non so di lei

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Un film raffinato sulle ossessioni e le paure dell’essere umano. / 4 Agosto 2018 in Quello che non so di lei

Dopo “la nona porta” e “L’uomo nell’ombra” Roman Polanski sceglie di nuovo il mondo del libro per raccontare la storia della scrittrice Delphine che racchiude in sé un po’ tutte le ossessioni del talentuoso regista polacco.
Il risultato finale è un film ambiguo, a tratti inquietante, raffinato, sofisticato e interpretato ottimamente da Emmanuelle Seigner ed Eva Green (che come scrissi una volta si trova perfettamente a suo agio nell’interpretare personaggi dal passato oscuro e misterioso), una lo specchio dell’altra.
Un film sulle paure e sulle ossessioni che talvolta possono accompagnare la vita di ogni singolo essere umano.

2 commenti

  1. Nadja / 2 Ottobre 2018

    Unica cosa io sin dalla prima scena avevo capito che la Green era una proiezione mentale, se lo noti bene hanno lo stesso colore di capelli, sono sempre vestiti con gli stessi colori , in una scena la protagonista ha un cappotto arancio e una maglia blue la green l’inverso ecc

  2. Stefania / 17 Aprile 2019

    @elisa1996: idem, e la cosa mi ha rovinato un po’ il film 🙁

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