La sindrome di Stendhal

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La sindrome di Stendhal

Una giovane poliziotta della sezione anti-violenze si ritrova vittima dello stupratore a cui sta dando la caccia.
theclubber ha scritto questa trama

Titolo Originale: La sindrome di Stendhal
Attori principali: Asia Argento, Thomas Kretschmann, Marco Leonardi, Luigi Diberti, Paolo Bonacelli, Lucia Stara, Lorenzo Crespi, Vera Gemma, Veronica Lazăr, Sandro Giordano, Cinzia Monreale, Julien Lambroschini, Maximilian Nisi, Marna Del Monaco, Franco Diogene, Laura Piattella, Antonio Marziantonio, John Quentin, Mostra tutti

Regia: Dario Argento
Sceneggiatura/Autore: Franco Ferrini, Dario Argento
Colonna sonora: Ennio Morricone
Fotografia: Giuseppe Rotunno
Costumi: Lia Francesca Morandini
Produttore: Dario Argento, Giuseppe Colombo
Produzione: Italia
Genere: Thriller, Horror, Poliziesco
Durata: 119 minuti

Dove vedere in streaming La sindrome di Stendhal

LA SINDROME DI ARGENTO / 5 Settembre 2016 in La sindrome di Stendhal

La sindrome di Argento è una patologia che colpisce registi di talento ed indica il loro progressivo ed inesorabile declino artistico. Da Opera in poi Argento ha perso progressivamente smalto e “La sindrome di stendhal” non fa eccezione. Dialoghi sgraziati e casting call assolutamente malfatto…difetto ricorrente dei film anni ’90 e 2000 del Darione nazionale.
La mano del regista romano s’intravede solo a tratti ed è ciò che rende il risultato meno scadente. La sceneggiatura non funziona…alcune trovate sono decisamente una presa in giro all’intelletto del pubblico…ad esempio la scena al telefono in cui il killer coglie di sorpresa la protagonista.
Su Asia Argento non mi soffermo nemmeno perchè sarebbe come sparare sulla croce rossa…l’unica cosa che sa fare bene è urlare ma non è sufficiente a dare spessore ad un personaggio con una psicologia complessa come quello qui interpretato.

Effetti speciali in computer grafica preistorici e pezzenti ma ciò che è peggio… superflui (la scena delle pillole…a che serviva mostrarmi il percorso che fanno???).

Colonna sonora firmata da Morricone…a volte calza a volte no.

Voto: 4,5 e tanta amarezza.

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3 Agosto 2013 in La sindrome di Stendhal

Non vorrei ripetermi per l’ennesima volta, ma Dario Argento ormai è diventato l’emblema perfetto della crisi profonda che ha colpito il cinema nostrano.
La parte iniziale è davvero interessante(lo shock provato da una ragazza di fronte a grandi opere d’arte degli Uffizi), le scene con lo spaesamento della protagonista sono stilisticamente pregevoli, così come quelle successive(su tutte la scena della fuga di notte e l’omicidio della commessa) poi, però, tutto si trasforma all’improvviso in un filmetto di serie b tanto prevedibile quanto pretenzioso.
Di Firenze si vede poco e niente(e questo per me è un male), della famosa sindrome di Stendhal non c’è traccia, se non all’inizio, quando viene usata solo per giustificare il turbamento della protagonista, poi viene completamente dimenticata, la trama è mancante di quei colpi di scena e di genio che hanno reso grandi i suoi precedenti film, le musiche, pur essendo ottime(il tocco del grande Morricone è, come sempre, superlativo) non coinvolgono lo spettatore come quelle dei Goblin.
Il finale(che ricorda molto quello di Psycho) è ottimo, un vero colpo di maestro che da prova, ancora una volta, che il vecchio Argento non è del tutto morto, ma non basta a risollevare le sorti di un intero film.
E poi, ancora una volta, c’è la presenza di Asia Argento a rovinare una già esigua interpretazione attoriale…io capisco l’amore paterno, conosco bene il forte legame che si instaura tra un padre e una figlia, ma è possibile che Argento non si renda conto che la figlia per la recitazione è proprio negata?
Possibile che non si renda conto che sua figlia come poliziotta complessata ha la stessa credibilità che ha una suor Paola come pornostar?
Capisco tutto, ma veramente vederla recitare è una pena…non ce l’ho con lei, mi è pure simpatica in fondo, ma veramente non c’è di meglio in famiglia? Perché continuare a insistere con lei? Lasciamola ai movie-action americani, quelli si sono alla sua portata, non film impegnativi di questo genere.
A questo punto preferisco vedermi una starletta televisiva qualsiasi al suo posto, perlomeno ci metterebbe un po’ d’impegno, cosa che lei non fa assolutamente, ha quell’aria da raccomandata che proprio non riesco a mandar giù.
Comunque, come ripeto, il problema è ben altro, Argento ha esaurito la sua vena geniale, ormai si è trasformato in un regista qualunque e i risultati purtroppo sono questi.
Non dovrei vederli, lo so, dovrei ricordarmi di lui com’era, ma a volte è più forte di me, non riesco proprio a essere indifferente davanti ai suoi ultimi film, ogni volta devo vederne uno per rendermi conto di come sia ormai caduto in basso e di come sia impossibile risollevarlo su.
Io spero sempre che un giorno ci riesca, che ritrovi la sua creatività, ma so che è un misero sogno il mio, purtroppo il re è morto e difficilmente si troverà la forza di resuscitarlo.

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