Recensione su La sindrome di Stendhal

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3 Agosto 2013

Non vorrei ripetermi per l’ennesima volta, ma Dario Argento ormai è diventato l’emblema perfetto della crisi profonda che ha colpito il cinema nostrano.
La parte iniziale è davvero interessante(lo shock provato da una ragazza di fronte a grandi opere d’arte degli Uffizi), le scene con lo spaesamento della protagonista sono stilisticamente pregevoli, così come quelle successive(su tutte la scena della fuga di notte e l’omicidio della commessa) poi, però, tutto si trasforma all’improvviso in un filmetto di serie b tanto prevedibile quanto pretenzioso.
Di Firenze si vede poco e niente(e questo per me è un male), della famosa sindrome di Stendhal non c’è traccia, se non all’inizio, quando viene usata solo per giustificare il turbamento della protagonista, poi viene completamente dimenticata, la trama è mancante di quei colpi di scena e di genio che hanno reso grandi i suoi precedenti film, le musiche, pur essendo ottime(il tocco del grande Morricone è, come sempre, superlativo) non coinvolgono lo spettatore come quelle dei Goblin.
Il finale(che ricorda molto quello di Psycho) è ottimo, un vero colpo di maestro che da prova, ancora una volta, che il vecchio Argento non è del tutto morto, ma non basta a risollevare le sorti di un intero film.
E poi, ancora una volta, c’è la presenza di Asia Argento a rovinare una già esigua interpretazione attoriale…io capisco l’amore paterno, conosco bene il forte legame che si instaura tra un padre e una figlia, ma è possibile che Argento non si renda conto che la figlia per la recitazione è proprio negata?
Possibile che non si renda conto che sua figlia come poliziotta complessata ha la stessa credibilità che ha una suor Paola come pornostar?
Capisco tutto, ma veramente vederla recitare è una pena…non ce l’ho con lei, mi è pure simpatica in fondo, ma veramente non c’è di meglio in famiglia? Perché continuare a insistere con lei? Lasciamola ai movie-action americani, quelli si sono alla sua portata, non film impegnativi di questo genere.
A questo punto preferisco vedermi una starletta televisiva qualsiasi al suo posto, perlomeno ci metterebbe un po’ d’impegno, cosa che lei non fa assolutamente, ha quell’aria da raccomandata che proprio non riesco a mandar giù.
Comunque, come ripeto, il problema è ben altro, Argento ha esaurito la sua vena geniale, ormai si è trasformato in un regista qualunque e i risultati purtroppo sono questi.
Non dovrei vederli, lo so, dovrei ricordarmi di lui com’era, ma a volte è più forte di me, non riesco proprio a essere indifferente davanti ai suoi ultimi film, ogni volta devo vederne uno per rendermi conto di come sia ormai caduto in basso e di come sia impossibile risollevarlo su.
Io spero sempre che un giorno ci riesca, che ritrovi la sua creatività, ma so che è un misero sogno il mio, purtroppo il re è morto e difficilmente si troverà la forza di resuscitarlo.

3 commenti

  1. alex10 / 3 Agosto 2013

    hai ragione…ti capisco…
    questo è un film giudicato assai negativo…
    in effetti nemmeno a me ha colpito del tutto positivamente però ci sono degli aspetti che rendono comunque il film positivo…
    è vero che asia argento è squallida e poco credibile però le scene di spaesamento e e quelle psicologiche sono fatte bene…
    merito però di certo non è dell’attrice che veramente risulta perfino antipatica in quel film…
    però le scene di intrigo mi hanno lo stesso colpito ed emozionato malgrado tutti i difetti che ho riscontrato…

    ciononostante il film credo sia superiore a tanti altri che sono veramente squallidi e senza senso…
    anche io ho notato come dario argento sia calato di livello…
    ma la classe….quella non se ne va mai….
    e pure film come questo e il cartaio conservano degli aspetti positivi che io forse valuto troppo ma mio malgrado sono portato a considerarli….
    non ce la faccio…credo che argento con i suoi film susciti su di me sempre qualcosa di positivo…

    detto questo però capisco come ci siano degli aspetti preoccupanti negli ultimi film di dario argento…
    ripeto però che anche un film come questo che non è perfetto presenta tanti aspetti positivi….secondo me è troppo screditato come film…
    perché confrontato ad altri film questo è di livello superiore e non lo si può negare !!!!
    è ben ricalcato l’aspetto psicologico di molti personaggi.
    A un ceto punto l’idea che il cattivo fosse lo psicologo mi aveva fatto rimanere di stucco…
    e poi ancora di più quando ho scoperto che era lei stessa la criminale….
    (quello dello psicologo era un colpo di genio….)…assolutamente non ci sarei mai arrivato

    secondo me 4 è un voto troppo basso @la-fata-delle-tenebre

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