Everything Everywhere All at Once

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Everything Everywhere All at Once

Quando la sua lavanderia a gettoni è oggetto di un controllo fiscale, Evelyne Wang si ritrova catapultata in una folle avventura al centro del multiverso e viene investita del ruolo di eroina salvatrice del suo e di molti altri mondi!
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Everything Everywhere All at Once
Attori principali: Michelle Yeoh, Stephanie Hsu, Ke Huy Quan, James Hong, Jamie Lee Curtis, Tallie Medel, Jenny Slate, Harry Shum Jr., Biff Wiff, Sunita Mani, Aaron Lazar, Brian Le, Andy Le, Neravana Cabral, Chelsey Goldsmith, Craig Henningsen, Anthony Molinari, Dan Brown, Anthony N., Cara Marie Chooljian, Randall Archer, Efka Kvaraciejus, Peter Banifaz, Audrey Wasilewski, Li Jing, Dylan Henry Lau, Boon Pin Koh, Timothy Eulich, Daniel Scheinert, Michiko Nishiwaki, Jane Lui, Jason Hamer, Timothy Ralston, Hiroshi Yada, Randy Newman, Amanda MacLeod, Mostra tutti

Regia: Daniel ScheinertDaniel Kwan
Sceneggiatura/Autore: Daniel Kwan, Daniel Scheinert
Colonna sonora: Ryan Lott, Rafiq Bhatia, Ian Chang
Fotografia: Larkin Seiple
Costumi: Shirley Kurata
Produttore: Joe Russo, Anthony Russo, Jonathan Wang, Josh Rudnick, Tim Headington, Tim Headington, Mike LaRocca, Theresa Steele Page, Daniel Scheinert, Daniel Kwan
Produzione: Usa
Genere: Azione, Commedia, Fantascienza
Durata: 140 minuti

Dove vedere in streaming Everything Everywhere All at Once

Pasticciaccio pacchiano / 3 Settembre 2023 in Everything Everywhere All at Once

La parodia di Inception e Matrix. Videogiochi, fumetti, manga, cinema di arti marziali, film di animazione Pixar. E ancora: citazioni a non finire, dal Signore degli anelli a Guardiani della galassia. Eccellenti i Daniels a far convivere tutto questo in un unico film, rendendo l’opera tecnicamente perfetta. Ma la confusione su schermo diventa presto soverchiante e le parti umoristiche non divertono mai (pacchianissime le mani hot dog e il butt plug infilato in salto). Un pasticciaccio pieno di idee, folli quanto geniali (sembra un film di Gondry dopo una serata a base di LSD e funghetti), ma tanto si poteva tagliare (less is more!) senza alterare una virgola di un film inspiegabilmente premiatissimo agli Oscar. Il messaggio, poi, per quanto interessante, viene gestito con il solito buonismo hollywoodiano. Mi aspettavo molto di meglio dai registi dell’ottimo Swiss Army Man.

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Confuso e disturbante… / 17 Giugno 2023 in Everything Everywhere All at Once

Non comprendo chi lo abbia adorato, ma come si dice de gustibus non disputandum est… personalmente non ho retto ai primi 20min… lo svolgimento é confuo e disturbante, l’umorismo mediocre, il film in sintesi non mi ha coinvolto, ed anzi non vedevo l’ora di interromperlo… inutile forzarsi a vedere qualcosa che fin dall’inizio ti ripugna…

15 Marzo 2023 in Everything Everywhere All at Once

Una delirante e bizzara storia di multiversi è semplicemente l’allegoria di un rapporto tra madre e figlia e di una vita a cui non riescono a dare un significato.

Sentimentalismo multi-dimensionale / 19 Gennaio 2023 in Everything Everywhere All at Once

La cosa migliore del film è il titolo – che in italiano avrebbe funzionato persino meglio: Tutto dappertutto tutto assieme. Per il resto siamo di fronte a uno strambo amalgama di umorismo infantile – si ride, ma per scene appunto infantilmente salaci o per invenzioni bambinesche (l’universo con le dita a hot-dog) – e di sentimentalismo con qualche sfumatura vagamente mistica – il film presenta quella che potrebbe essere la scena madre più lunga della storia del cinema: 38 minuti. Il tema degli universi paralleli è interessante, ma avrebbe bisogno di uno sforzo intellettuale decisamente più impegnativo.

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Le bizzarre avventure dei Daniels / 18 Ottobre 2022 in Everything Everywhere All at Once

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

I Daniels mi avevano stupito e divertito con Swiss Army Man. Perciò, quando ho saputo della distribuzione negli Stati Uniti di questo nuovo film, ho subito drizzato le antenne. Dubitavo di un suo arrivo nei cinema italiani: davo praticamente per scontato l’atterraggio del film direttamente su qualche piattaforma, e, invece, seppur con qualche mese di ritardo rispetto all’uscita negli USA, Everything Everywhere All at Once è arrivato anche nelle sale d’Italia e, nell’ambito della programmazione attuale, è un unicum, senza dubbio.

È un film che affronta temi fantascientifici, ma non fa parte di un franchise, non annovera supereroi propriamente detti, non è un remake, prequel o sequel di qualcos’altro, si basa su un soggetto originale, è un film “occidentale” che (al netto dei protagonisti asiatici) ambisce alla follia, al nonsense, al dinamismo e ai sottotesti di certi prodotti cinetelevisivi “orientali”.

Everything Everywhere All at Once è un curioso passatempo audiovisivo che, al proprio interno, affastella idee, visioni, citazioni e riflessioni in modo compulsivo (come la casa dei Wang, somigliante, per densità di oggetti presenti, all’alloggio di un accumulatore seriale).
Escludendo la complessità della materia (le implicazioni connesse all’esistenza di un multiverso), la trama è abbastanza lineare e veicola una morale pratica e confortante (scoprire il lato “buono” della propria vita e apprezzarlo).

Però, nel complesso, l’ho trovato noioso (o, meglio, ripetitivo) e ho sentito pesarmi addosso un po’ troppo le due ore e venti minuti di visione.
Assodato il (buffo) meccanismo del “tappeto elastico”, il film involve e, in più occasioni, reitera, senza avanzare di un passo.

Bizzarro, ok, ma dov’è il vero colpo di teatro?

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