6 Recensioni su

Everything Everywhere All at Once

/ 20227.0157 voti

Pasticciaccio pacchiano / 3 Settembre 2023 in Everything Everywhere All at Once

La parodia di Inception e Matrix. Videogiochi, fumetti, manga, cinema di arti marziali, film di animazione Pixar. E ancora: citazioni a non finire, dal Signore degli anelli a Guardiani della galassia. Eccellenti i Daniels a far convivere tutto questo in un unico film, rendendo l’opera tecnicamente perfetta. Ma la confusione su schermo diventa presto soverchiante e le parti umoristiche non divertono mai (pacchianissime le mani hot dog e il butt plug infilato in salto). Un pasticciaccio pieno di idee, folli quanto geniali (sembra un film di Gondry dopo una serata a base di LSD e funghetti), ma tanto si poteva tagliare (less is more!) senza alterare una virgola di un film inspiegabilmente premiatissimo agli Oscar. Il messaggio, poi, per quanto interessante, viene gestito con il solito buonismo hollywoodiano. Mi aspettavo molto di meglio dai registi dell’ottimo Swiss Army Man.

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Confuso e disturbante… / 17 Giugno 2023 in Everything Everywhere All at Once

Non comprendo chi lo abbia adorato, ma come si dice de gustibus non disputandum est… personalmente non ho retto ai primi 20min… lo svolgimento é confuo e disturbante, l’umorismo mediocre, il film in sintesi non mi ha coinvolto, ed anzi non vedevo l’ora di interromperlo… inutile forzarsi a vedere qualcosa che fin dall’inizio ti ripugna…

15 Marzo 2023 in Everything Everywhere All at Once

Una delirante e bizzara storia di multiversi è semplicemente l’allegoria di un rapporto tra madre e figlia e di una vita a cui non riescono a dare un significato.

Sentimentalismo multi-dimensionale / 19 Gennaio 2023 in Everything Everywhere All at Once

La cosa migliore del film è il titolo – che in italiano avrebbe funzionato persino meglio: Tutto dappertutto tutto assieme. Per il resto siamo di fronte a uno strambo amalgama di umorismo infantile – si ride, ma per scene appunto infantilmente salaci o per invenzioni bambinesche (l’universo con le dita a hot-dog) – e di sentimentalismo con qualche sfumatura vagamente mistica – il film presenta quella che potrebbe essere la scena madre più lunga della storia del cinema: 38 minuti. Il tema degli universi paralleli è interessante, ma avrebbe bisogno di uno sforzo intellettuale decisamente più impegnativo.

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Le bizzarre avventure dei Daniels / 18 Ottobre 2022 in Everything Everywhere All at Once

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

I Daniels mi avevano stupito e divertito con Swiss Army Man. Perciò, quando ho saputo della distribuzione negli Stati Uniti di questo nuovo film, ho subito drizzato le antenne. Dubitavo di un suo arrivo nei cinema italiani: davo praticamente per scontato l’atterraggio del film direttamente su qualche piattaforma, e, invece, seppur con qualche mese di ritardo rispetto all’uscita negli USA, Everything Everywhere All at Once è arrivato anche nelle sale d’Italia e, nell’ambito della programmazione attuale, è un unicum, senza dubbio.

È un film che affronta temi fantascientifici, ma non fa parte di un franchise, non annovera supereroi propriamente detti, non è un remake, prequel o sequel di qualcos’altro, si basa su un soggetto originale, è un film “occidentale” che (al netto dei protagonisti asiatici) ambisce alla follia, al nonsense, al dinamismo e ai sottotesti di certi prodotti cinetelevisivi “orientali”.

Everything Everywhere All at Once è un curioso passatempo audiovisivo che, al proprio interno, affastella idee, visioni, citazioni e riflessioni in modo compulsivo (come la casa dei Wang, somigliante, per densità di oggetti presenti, all’alloggio di un accumulatore seriale).
Escludendo la complessità della materia (le implicazioni connesse all’esistenza di un multiverso), la trama è abbastanza lineare e veicola una morale pratica e confortante (scoprire il lato “buono” della propria vita e apprezzarlo).

Però, nel complesso, l’ho trovato noioso (o, meglio, ripetitivo) e ho sentito pesarmi addosso un po’ troppo le due ore e venti minuti di visione.
Assodato il (buffo) meccanismo del “tappeto elastico”, il film involve e, in più occasioni, reitera, senza avanzare di un passo.

Bizzarro, ok, ma dov’è il vero colpo di teatro?

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31 Maggio 2022 in Everything Everywhere All at Once

Film di stampo demenziale. La trama non era ben coesa, questo e’ giustificato proprio per aumentare il nonsense, ma ha portato ad avere certi passaggi chiari, e altri che invece necessitavano di piu’ spiegazione. Inoltre un po’ troppo lungo, sarebbe stato piu’ fresco e dinamico con 20-30 minuti in meno. Nel complesso comunque accettabile a parer mio. In sala il pubblico (giovane e numeroso, anche relativamente alla posizione del cinema non favorevole per questo target) ha gradito, meno spiegabile il grosso seguito, un po’ esagerato, che sembra avere nei vari siti esteri di recensioni e commenti.

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