Recensione su Sense8

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8? facciamo 9, se non 10 / 16 Settembre 2020 in Sense8

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Sense8 è probabilmente una delle serie più ricche che si possano incrociare sulle piattaforme di streaming
Le due sorelle wachowski, celebri per la regia e l’immaginario creato attorno a Matrix, realizzano una serie che costringe lo spettatore a viaggiare negli angoli più remoti del pianeta, ma anche a guardare sotto una luce completamente nuova tutto il dibattito legato al mondo LGBT.
Sense8 non parla di diritti civili, libertà sessuali o discriminazioni, ovvero lo fa, ma mettendo al centro del racconto non la questione, ma le persone.
8 personaggi intensi, completi e ricchi e comprimari altrettanto strutturati accompagnati da dialoghi, e silenzi, costruiti in modo minuzioso, il tutto accompagnato da location che esclusive, da Seul a Nairobi passando per Napoli, Chigaco, Londra, Parigi e l’Islanda.
Al centro del racconto ci sono persone ‘diverse’ in quanto capaci di comunicare tra loro telepaticamente e per questo braccate.
Le scene corali a distanza sono probabilmente le meglio riuscito tanto che si tratti di una canzone (cercate what up/sense8 su youTube) quando un momento di passione.
Indubbiamente una serie talmente ricca da rientrare di prepotenza nella top five di chiunque la approcci.

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