Orange is the new black

Una serie tanto acclamata che finalmente ho avuto voglia di vedere tutta d’un fiato, in un paio di mesi scarsi.
E devo dire che è stata largamente sopravvalutata: si, bella, avvincente, molti personaggi interessanti, alcuni molto ben approfonditi e altri meno, e che tutto sommato nell’insieme è sempre una bella serie.
Ma definirla “stupenda” e avere una media del 7.7 allora credo che il target di molti si fermi ai vari reality, a cose tipo “Uomini e Donne”, isole varie o “Centovetrine” (oddio, come mi è venuta?! Ahahha).
Paragonate a quel tipo di intrattenimento allora si, questa è un cult.
Ma le serie stupende sono altre. Molte altre.
Rivadisco: bella serie, un po’ troppo allungata, e inutilmente, rendendo poi sminuita e ridicola la fine della pena di Piper.
Interessante da vedere, abbastanza coinvolgente, ma noente di più.
6,5.
Stop.

Partita molto bene, serie che funzionava personaggi femminili interessanti e ben costruiti (finalmente), e una protagonista antipatica e atipica. Intreccio interessante, buon cast corale, ogni episodio concentrato su una detenuta facendoti vedere anche il passato.Tutte le donne sono artefici del proprio destino, forti consapevoli, si menano e litigano, spacciano e sono vittime di loro stesse e a volte degli uomini.
L’intera vicenda dovrebbe svolgersi in 15 mesi se non sbaglio, e spalmandola in così tante stagioni si è perso proprio il concetto di tempo.

Questo accade quando non si ha il coraggio di chiudere una storia perchè frutta troppo, allora ecco che iniziano i tira e molla amorosi tra la protagonista Piper e la su ex fiamma Alex, inseriamo personaggi non convincenti e mettiamo flashback inutili per aggiungere minutaggio (come direbbe il buon Renè Ferretti), tutta la 5 stagione è stata una noia mortale e ho smesso di guardarla perchè non m’interessava più.
Perdi una storia stuzzicante, dilatala all’estremo fino a che essa perda tutto il suo mordente e diventi lo sleepover club in carcere pieno di donne isteriche.

Orange is the new black è ispirata alla storia vera di Piper Kerman, ragazza perbene, che indiziata per riciclaggio di denaro e traffico di droga, giudicata colpevole deve scontare 15 mesi di detenzione.
OITNB è giunta alla quinta stagione e sembra che “Pipe” (Taylor Schilling) sia in carcere da anni. In realtà sono molte le detenute che devono scontare pene relativamente brevi, ma evidentemente nel carcere di Litchfield il tempo ha un suo scorrere.
Dopo una prima stagione totalmente incentrata sulla storia di Piper, già dalla seconda si delinea il vero obiettivo della serie, raccontare il vivere quotidiano in un istituto di pena (di minima sicurezza) attraverso le storie personali delle sue detenute e il loro interagire. Ecco quindi che il racconto del carcere Litchfield, diventa il racconto di una città con i “quartieri” suddivisi per etnia o per credo politico, e le storie raccontano di problemi personali, interpersonali e di relazione tra i vari gruppi etnici, in un insieme di ironia, franchezza, sensualità e crudezza.
Naturalmente ci sono stati alti e bassi (terza e quinta), ma la forza di questa serie, imho, resta l’elevato numero di personaggi sempre ben caratterizzati. Credo che il lavoro fatto dalle attrici sui personaggi sia veramente importante, Taylor Schilling (Piper Chapman), Kate Mulgrew (Reznikov, “Red”), Uzo Aduba (Suzanne, “Occhi pazzi”), Natasha Lyonne (Nichols, “Nicky”), Danielle Brooks (Jefferson, “Taystee”), Yael Stone (Lorna Morello), Taryn Manning (Doggett) e Lea DeLaria (“Big Boo”) solo per citarne qualcuna.
La quinta stagione esce un po’ dai soliti schemi, le “tribù” si coalizzano, i tutori dell’ordine vengono pesantemente ridicolizzati, non mancano riferimenti horror alquanto grotteschi. Alcuni episodi sono molto buoni, ma in generale la stagione è deludente ed onestamente non saprei come possano andare avanti per altre due!
Aspettando la prossima stagione, mi vedo costretto, con dispiacere, ad abbassare di un punto il voto generale.
Sesta stagione
Dopo una quinta stagione di transizione narrativa, la sesta rientra in carreggiata, ma porta con se molte novità.
Il nucleo originale di protagoniste si è molto ridotto e con l’ingresso di nuovi personaggi (nella nuova location), le trame cambiano, anche se i problemi, in fondo, sono sempre gli stessi.
Mi spiace aver perso molte delle protagoniste originali, e quelle rimaste sono molto meno centrali. Peccato, anche perchè la nuova trama principale, alquanto scialba, non mi ha preso particolarmente e con un finale che chiude alcune questioni aperte, ma naturalmente ne apre altre!
Resta comunque un buon prodotto corale, con un cast eccezionale, ma forse è ora di chiudere.

Nella tradizione delle migliori serie degli ultimi anni (e.g. BB, The Wire), anche OITNB ha il merito di migliorare stagione dopo stagione.

Se la prima stagione, pur notevole, a tratti si concentra troppo sul duo Piper & Alex, già dalla seconda serie lo scenario si amplia, includendo in modo più equilibrato le altre detenute e focalizzandosi di più sulle sottotrame.
La terza e la quarta serie poi, allargano ancora allo sguardo andando oltre la sola esperienza delle detenute e fino all’organizzazione stessa della prigione.

Nel complesso quindi, la realtà di OITNB si complica e si definisce di stagione in stagione.

Ogni personaggio si porta dietro la sua storia e la sua condanna, i gruppi all’interno della prigione sono allo stesso tempo definiti e dinamici; in prigione niente si fa per niente.

Una serie che ha nei personaggi, nella recitazione e nella moltitudine di sottotrame i suoi punti di forza.

Molto consigliata.

Una produzione Netflix di ottima qualità che mantiene un buon livello di attenzione anche nella seconda stagione. Ci si affezionata subito ai personaggi della serie a tal punto che ti viene quasi voglia di farti rinchiudere.
Battute scritte e recitate molto bene, molto ben scritti anche i personaggi secondari.
Bellissima anche la sigla, la canzone You’ve got time cantata da Regina Spektor non potrà non entrarvi in testa sin dalla prima puntata.
In attesa della terza stagione godetevi le storie di Piper, Alex, Larry, Red, Taystee, Crazy Eyes e le altre ragazze di OITNB