Miniserie HBO noiosa, ma Winslet wow / 7 Maggio 2024 in Omicidio a Easttown
Posto che sia una serie al femminile, pro femminino e femminocentrica e che, quindi, ne apprezzi gli intenti, la miniserie Omicidio a Easttown (il titolo italiano toglie negligentemente qualsiasi riferimento a questa dimensione che, invece, è fondante e fondamentale nel titolo originale, Mare of Easttown, poiché contiene il nome della protagonista, come -per dire- in una ballata o in un romanzo ottocentesco, tipo Tess dei D’Urberville) mi è sembrata un thriller molto convenzionale, prolisso, stereotipato e accomodante.
In definitiva, salvo solo la bella (molto bella) interpretazione di Kate Winslet: fatico ancora a non tenere a mente le uscite anti Woody Allen e Polanski di qualche anno fa, ma le continuo a riconoscere una bravura inarrivabile dalla maggioranza delle sue colleghe contemporanee. Winslet riesce a essere sempre credibile, anche quando il ruolo di competenza non lo è (e, talvolta, sfiora quasi il ridicolo), come in questo caso. In questo senso, è un’attrice paradossale, con pochi eguali.
Per il resto, la trama è sbuff, i personaggi sono ghhh (ci tengo a dire a chiare lettere ho trovato insopportabile e narrativamente inutile la figlia di Mare, oh! Uh, e non mi dilungo sullo scrittore interpretato da Guy Pearce e di tutte le relative parentesi).
In definitiva, troppi episodi per una storia dolorosa ma, in fondo, abbastanza esile e, dal punto di vista del puro intrattenimento, noiosa.
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