Rita Hayworth: Biografia completa, filmografia completa, scheda Attrice

Female

Margarita Carmen Cansino, meglio conosciuta come Rita Hayworth, è stata un’attrice, ballerina e cantante statunitense di origini spagnole, irlandesi e inglesi.
Nel mondo dello spettacolo fin da giovanissima, per via del padre ballerino di flamenco che la porta in tournée quando è ancora una bambina, viene scritturata appena adolescente da un talent scout della 20th Century Fox per piccoli ruoli cinematografici, spesso accreditati con il nome di Rita Cansino. Nel 1935, il produttore Harry Cohn della Columbia Pictures viene colpito dalla bellezza latina della ragazza e la inizia seriamente al cinema. Ne modifica il nome e ne stravolge l’aspetto fisico, partendo dal colore dei folti capelli, cambiati da mori a rossi, creando, di fatto, il mito della Hayworth.
Tra la fine degli anni Trenta e l’inizio degli anni Quaranta, la Hayworth si afferma velocemente come star di Hollywood e mito dell’esercito americano (la sua immagine viene incollata sulla bomba atomica sperimentale lanciata sull’atollo di Bikini nel 1946), grazie a film come “La preda” (1939) di Peter Godfrey, “Sangue e arena” (1941) di Rouben Mamoulian, al fianco del divo Tyrone Power, “Bionda fragola” (1941) di Raoul Walsh con James Cagney, “Non sei mai stata così bella” (1942) di William A. Seiter con Fred Astaire.
L’affermazione completa arriva con il noir “Gilda” (1946) di Charles Vidor, dove la Hayworth si esibisce in alcuni celeberrimi intermezzi canori, come l’esecuzione in scollato tubino nero e lunghi guanti di “Put The Blame on Mame”.
Nel frattempo, la Hayworth sposa il regista Orson Welles, per cui recita nel noir “La signora di Shanghai” (1947), rinunciando alla chioma rubina in favore di un cortissimo taglio color platino. Dal loro matrimonio, asce una figlia, Rebecca (1944-2004).
Vittima della gelosia del produttore Cohn, che, dopo che l’attrice ha rifiutato un copione, la accusa di aver fatto licenziare ingiustamente delle maestranze, il suo contratto con la Columbia viene rotto e l’immagine della Hayworth subisce un duro colpo. Quasi contemporaneamente, la Hayworth divorzia da Welles, accusando una profonda depressione. Nel 1949, accetta di sposare il principe ismailita Aly Khan, erede dell’Aga Khan III, da cui ha una figlia, Yasmin. Papa Pio XII la scomunica per essersi unita in matrimonio con un islamico.
Per qualche tempo, la Hayworth rinuncia alla carriera artistica, ma, più o meno in concomitanza con il divorzio da Khan (1953), si rivolge a Cohn, chiedendogli di riprenderla alla Columbia. La Hayworth tenta di rilanciare la sua carriera con “Trinidad” (1953), accanto allo storico collega Glenn Ford, con cui aveva avuto una relazione clandestina all’epoca di “Gilda”, ma il film si rivela un insuccesso. Da quel momento, benché l’attrice dichiarasse apertamente di desiderare parti meno stereotipate in cui potesse esprimersi senza dover ricorrere al trucco, alla Hayworth vengono proposti perlopiù ruoli da donna fatale, alcolizzata o prostituta (“Salomè”, 1953; “Pioggia”, 1953). Dopo un’altra breve interruzione, la Hayworth realizza alcuni film convincenti, benché reciti talvolta in ruoli secondari: “Pal Joey” (1957) di George Sidney con Frank Sinatra; “Tavole separate” (1958) di Delbert Mann con David Niven e Burt Lancaster; “Cordura” (1959) di Robert Rossen; “Inchiesta in prima pagina” (1959) di Clifford Odets.
Nel 1960, l’attrice ottiene una stella sulla Walk of Fame di Hollywood. Nel 1964, riceve una nomination ai Golden Globe come miglior attrice per la sua interpretazione nel film western “Il circo e la sua grande avventura” (1964) di Henry Hathaway con John Wayne e Claudia Cardinale.
La Hayworth contrae ancora due matrimoni e, alla fine degli anni Sessanta, inizia a mostrare i primi vistosi segni del morbo di Alzheimer, che gli viene diagnosticato solo nel 1980. Il suo ultimo film prima del ritiro definitivo dalle scene è il western “La collera di Dio” (1972) di Ralph Nelson.
Un poster della Hayworth è un elemento fondamentale del racconto “Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank” contenuto nella raccolta letteraria “Stagioni diverse” (1982) di Stephen King. Da questo racconto è stato tratto il film “Le ali della libertà” (1994) di Frank Darabont.

Luogo di nascita: Brooklyn, New York City, New York, USA
Data di nascita: 17/10/1918
Data di morte: 14/05/1987

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