Lucia Bosè: Biografia completa, filmografia completa, scheda Attrice

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Lucia Bosè, una Miss Italia nel cinema

Lucia Borloni, meglio nota come Lucia Bosè, è stata un’attrice italiana naturalizzata spagnola.
Appena sedicenne, la Bosè partecipa al concorso di bellezza Miss Italia e vince l’edizione del 1947. Quello stesso anno, alla competizione gareggiano anche altre ragazze che, di lì a poco, sarebbero diventate famose attrici: Gianna Maria Canale, Eleonora Rossi Drago, Gina Lollobrigida e Silvana Mangano.
Destino vuole che la Bosè e la Mangano vengano scelte entrambe per partecipare al film “Riso amaro” (1949) di Giuseppe De Santis. La famiglia della Bosè vieta alla ragazza di partecipare alle riprese.
Poco tempo dopo, però, la Bosè esordisce al cinema come protagonista con un altro film di De Santis, “Non c’è pace tra gli ulivi” (1950) e, in breve tempo, diventa famosa come maggiorata, insieme a Sophia Loren, Marisa Allasio e alla Lollo.

I primi film di Lucia Bosè: da Antonioni a Luciano Emmer

La carriera della Bosè decolla presto e, nel giro di pochi anni, recita in diversi film, diretta da registi italiani famosi: “Cronaca di un amore” (1950) e “La signora senza camelie” (1953) di Michelangelo Antonioni; “È l’amor che mi rovina” (1951) di Mario Soldati, con Walter Chiari, con cui la Bosè si fidanza; “Parigi è sempre Parigi” (1951), con Aldo Fabrizi e Ave Ninchi e “Le ragazze di Piazza di Spagna” (1952), ancora con la Ninchi, Marcello Mastroianni e Renato Salvatori, entrambi di Luciano Emmer; “Roma ore 11” (1952) ancora di De Santis; “Accadde al commissariato” (1954) di Giorgio Simonelli, con Alberto Sordi, Nino Taranto e ancora Walter Chiari; “Gli sbandati” (1956) di Francesco Maselli; “Sinfonia d’amore” (1956), con Marina Vlady.

Il matrimonio con il torero Dominguín e i film con Buñuel e Cocteau

Nel 1955, la Bosè sposa il torero spagnolo Luis Miguel Dominguín e si trasferisce in Spagna. Dal matrimonio, finito nel 1968 con il divorzio, nascono tre figli: Miguel, figlioccio di Luchino Visconti e diventato un famoso cantante con il nome di Miguel Bosè, Lucia e Paola, diventata attrice. Durante il matrimonio con Dominguín, la Bosè incontra molte difficoltà a lavorare, per via della gelosia del marito.
A questo periodo, risalgono pochi film. Tra questi, “Amanti di domani” (1956) di Luis Buñuel; “Il testamento di Orfeo” (1960) di e con Jean Cocteau.

I film di Lucia Bosè negli anni Settanta

Dopo il divorzio, la Bosè riprende a lavorare assiduamente, sperimentando generi diversi, compreso il thriller e l’horror: “Sotto il segno dello scorpione” (1969) dei Fratelli Taviani, con Gian Maria Volontè; “Fellini – Satyricon” (1969) di Federico Fellini; “Metello” (1970) e “Per le antiche scale” (1975) di Mauro Bolognini; “Qualcosa striscia nel buio” (1971) di Mario Colucci; “L’ospite” (1971) di Liliana Cavani; “Arcana” (1972) di Giulio Questi; “Le vergini cavalcano la morte” (1973) di Jorge Grau; “Scene di un’amicizia tra donne” (1976), il primo film da regista dell’attrice Jeanne Moreau; “Violanta” (1977), con Maria Schneider e Lou Castel.

Gli ultimi film di Lucia Bosè e la morte

Negli anni Ottanta, la Bosè dirada i suoi lavori. Nel 1982, partecipa allo sceneggiato tv Rai “La certosa di Parma” diretto da Mauro Bolognini, con Volontè. Ritorna sulle scene nel 1987, con il film “Cronaca di una morte annunciata” di Francesco Rosi, ancora con Volontè.
Tra gli anni Novanta e Duemila, la Bosè recita in alcuni film (“Volevo i pantaloni”, 1990; “L’avaro”, con Sordi e Laura Antonelli; “Harem suare”, 2000, di Ferzan Ozpetek) e serie tv (“Alta società”, 1992; “Capri”, 2010).
Gli ultimi film di Lucia Bosè sono “I Viceré” (2007) di Roberto Faenza e “One More Time” (2013) di Pablo Benedetti e David Sordella.
Lucia Bosè muore nel marzo 2020, a Segovia, in Spagna, per una polmonite.

Luogo di nascita: Milan, Lombardy, Italy
Data di nascita: 28/01/1931
Data di morte: 23/03/2020

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