cinefilo

  • Alicia ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 8 mesi fa

    Ottimo spaccato della società toscana e dell’Italia di quel periodo.
    Come sempre Pieraccioni riesce a divertire e far pensare, lo trovo uno dei miglior registi italiani non viventi ma di sempre.
    I ruoli in […]

    • Guà, Il ciclone è uno di quei film italiani che rivedo sempre con piacere, quando passa in tv, e gli riconosco molti meriti, ma non l’avevo mai guardato così “profondamente”. E, aggiungo, piripìììì!
      P.s.: però, sono più affezionata a I laureati.

  • Alicia ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 8 mesi fa

    Ci sono molte ragazze all’altezza di Judy. Più belle di Judy, più alte di Judy, più obbedienti di Judy, più brave a recitare, più intelligenti, più capaci forse. Ma nessuna ha la sua voce. Lo mette in chiaro Louis […]

  • Alicia ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 11 mesi fa

    Quando vidi per la prima volta lo Spider Man di Raimi, non mi piacque. Nè mi è mai piaciuto più di tanto in seguito. Non mi piaceva Tobey Mcguaire, non era lo spider man che conoscevo dal cartone animato. E poi mi […]

  • Alicia ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 11 mesi fa

    La serie tv Boris, andata in onda tra il 2007 e il 2010, di certo fu qualcosa di rottura, qualcosa di necessario. In netta contrapposizione certo con un fiction patinata, vuota e fatta male,era volontariamente […]

    • Guà, proprio in questi giorni, ho letto due righe di un’intervista a Caterina Guzzanti che consiglia Liberti tutti a chi ha apprezzato Boris e pensavo proprio di recuperarla su RaiPlay 😉

    • Sono contenta che se ne parli un po’ nel sito, e di aver fatto un po’ di pubblicità

  • Alicia ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 2 mesi fa

    Ma te lo immagini un mondo senza i Beatles?
    Io personalmente non ci riesco proprio, ma non vale per tutti questo discorso e lo capisco. Certi film ti prendono al cuore, più di altri, come questo Yesterday. […]

    • Ok, il mondo del film non ha conosciuto la musica dei Beatles: ma questo cosa ha comportato? Secondo il film, niente. Cioè, non c’è niente che attesti un deficit culturale o sociale legato all’assenza dei Beatles. Solo chi li ricorda ancora (Jack e i due che lo contattano e, poi, non sappiamo se c’è ancora qualcun altro nella loro condizione) sa qual è la differenza tra un mondo con/senza Beatles. Tu, in forma retorica, chiedi: “ve lo immaginate dopotutto un mondo senza John Paul George e Ringo?”. Boyle se l’è chiesto, ma poi non è stato capace di sviluppare in nessuna maniera uno spunto così forte. Per questo, anche se sono una grande fan dei 4, il film m’ha fatto abbastanza anguscia 😀

    • Io credo che tu faccia l’errore di ignorare il tono con cui si pone il film e le questioni che solleva. È impossible anche per lo sceneggiatore più geniale immaginare un mondo senza Beatles, andresti ad aprire duemila questioni senza venire a capo di nulla (per dire non esisterebbero nemmeno Flowers o Let it Bleed dei Rolling Stones, o una Paint it black) passersti tutto il film a parlare di come sarebbe andata e ti verrebbe un pastrocchio alla mr nobody. Perciò ti consiglio di guardare dove il regista vuole che tu guardi. La questione Oasis si apre semplicemente perché ogni canzone degli Oasis è o una copia o un plagio dei Beatles, serve solo per fare una battuta. Il regista non vuole chiaramente andare da quella parte. Mi capita spesso di parlare con gente della mia generazione che non conosce I Beatles ed é un peccato, è frustrante, voleva raccontare un modo per riscoprirli.

      • Il film si propone come ucronico, quindi, per quel che mi riguarda, rivendico la premessa del film (che, appunto, secondo me, è andata sprecata): che mondo sarebbe senza i Beatles? Stando alla sceneggiatura, sarebbe uguale. Chi, nel film, ha “conosciuto” i Beatles dice che non è bello un mondo senza i Beatles: ma perché? In 3 lo sanno (e lo sappiamo noi che i Beatles li amiamo anche se non li abbiamo “vissuti”), ma non sembra esserci nessun deficit (musicale, estetico, ecc.) che dimostri come il mondo sia diverso (meno bello) senza i Beatles. Nel film, le canzoni dei Beatles piacciono anche senza i Beatles, piacciono perché sono “belle”: è un paradosso stimolante, ma, davvero, questo film, così come è stato concepito, dovrebbe far scoprire i Beatles a chi non li conosce? Perché dovrebbe incuriosire a tal punto qualcuno? Cosa propone di così elettrizzante? (le cover non sono neppure particolarmente entusiasmanti)
        E, poi, i Beatles non sono stati “solo” musica: sono stati un fenomeno di costume e pensare che il film non contempli affatto le ripercussioni della mancanza dell’aspetto pop dei Beatles (eccezion fatta per la mancata morte violenta di Lennon e il fatto che il Beatles Tour di Liverpool non esista e che Penny Lane o Strawberry Fields non significhino niente per alcuno), per me svilisce l’intero progetto e, di fatto, non rende merito a nessuno, Boyle in primis, i Beatles chissà 🙂

  • Alicia ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 4 mesi fa

    Matteo Garrone con il suo Pinocchio questa volta cerca di liberarsi dalla nicchia e di arrivare al pubblico più ampio possibile. Se con il Racconto dei Racconti era stato gotico, dark, a tratti quasi orrido, con […]

  • Alicia ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 4 mesi fa

    Gatsby e Ashleigh sono una giovane coppia che frequenta l’università. In occasione di un’intervista a un regista che Ashleigh deve compiere a New York decidono di passare lì il fine settimana insieme. Gatsby è in […]

    • Come già con La ruota delle meraviglie e il confronto con Biancaneve che avevi messo in evidenza nella tua recensione, anche in questo caso il film di Allen non mi ha convinta, ma mi ha intrigato molto il parallelismo che hai individuato con Melody e, soprattutto, la metafora delle tre anime del cinema che hai evidenziato.
      Solo una nota personale sul fatto che Ashleigh si conceda solo all’attore: prosaicamente, ho pensato che non sia mai stata sfiorata dall’idea di fare altrettanto con gli altri due uomini, perché sono “vecchi”. Il personaggio di Luna è un quarantenne, quello anagraficamente più vicino all’età della protagonista e, fisicamente, più aitante.
      Benché non lo espliciti, secondo me, Ashleigh la pensa come Gatsby che esclama (con molta autorionia di Allen): “Ma perché diavolo quelli di una certa età affascinano tanto le donne? Sono soltanto decrepiti! Che c’è di sexy nella perdita della memoria a breve termine?”. Non credo che Ashleigh sia attratta dal regista e dallo sceneggiatore (ma solo perché non ha visto Jude Law nel trailer di The New Pope, oh oh oh), soprattutto per una questione anagrafica: ritiene gli altri due “vecchi” e quindi sessualmente non “considerabili”.

    • Ma credo che Allen torni un po’ sul caro vecchio tema della nostra assurda adorazione per il successo, il regista è sconosciuto ai più mentre quello che ricorda la maggioranza è l’attore, insomma è un’icona come Mahatma Gandhi (quando l’ha detto non smettevo più di ridere), certo anche il discorso dell’età è pur sempre valido.

  • Alicia ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 6 mesi fa

    Frank Sheeran svolge come professione quella di imbiancare i muri con la materia celebrale del cranio del malcapitato di turno. Non ha niente di sadico, anzi, è granitico e immobile, un monolite inarrestabile e […]

  • Alicia ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 7 mesi fa

    Non ci ho capito nulla a una prima visione, ma ora ho un urgente bisogno di adottare un cane pelo corto bianco a chiazze nere.

  • Alicia ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 7 mesi fa

    C’è da vergognarsi che una perla simile sia passata quasi inosservata non solo agli occhi del pubblico ma anche della critica colta. C’è da vergognarsi non solo che un artista del calibro di Niccol sia stato d […]

    • Gli darei un votino in meno, ma tendenzialmente concordo

    • Anch’io gli assegno una stellina in meno, ma ti ringrazio per averlo portato alla mia attenzione, perché non lo conoscevo (e non sapevo neppure che fosse disponibile su Netflix). Ti dirò, io non l’avevo mica capito, a metà film, chi era il colpevole! 😀

    • mi fa piacere averlo fatto scoprire a qualcuno, è un peccato che nessuno lo abbia considerato più di tanto perché Niccol non ha ancora perso la mano nè tantomeno ha esaurito le storie da raccontare…

  • Alicia ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 7 mesi fa

    Potrei anche riassumere la trama di questo film ma sarebbe superfluo. La trama è insignificante.
    Se vogliamo è la storia di un attore sul viale del tramonto, ma non solo. E’ la storia delle storie, la storia f […]

  • Alicia ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 7 mesi fa

    E che gli vuoi dire? E’ perfetto.

  • Alicia ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 9 mesi fa

    Un gruppo di amici sessantottini si rincontra dopo molto tempo perché un membro della compagnia si è suicidato senza alcun apparente motivo. Inevitabilmente si ritroveranno a dover fare i conti con la propria v […]

  • Alicia ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 11 mesi fa

    Questa è la triste storia di un giovane eroe, proveniente da un paese dell’Africa chiamato Wakanda. Il nostro eroe ha perso il padre, ed è deciso a combattere per ciò che è suo, il trono del Wakanda. Le leggi del […]

  • Alicia ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 1 mese fa

    Ora me lo spiegate. Perché ormai siamo invasi da questi Young Adult in cui sembra che il protagonista o entrambi i protagonisti debbano per forza essere affetti da morbo mortale eo mutilazione eo malattia […]

    • @Alicia M’hai fatto tajà ahahahahahahahaha. Concordo in ogni tuo punto. Il perbenismo che emana questa pellicola è diabetico.
      Per caso hai visto Perfect Sense di David Mackenzie? Dagli un’occhiata perché è un melodramma veramente originale e ben fatto.

    • Grazie mille, mi incuriosiva Perfect sense, è una vita che l’ho in lista d’attesa

  • Alicia ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 3 mesi fa

    Inghilterra. Anno 1706. Un anno troppo di passaggio per poter essere ricordato anche dallo storico più accanito.
    La regina Anna è anche lei una sovrana troppo di passaggio per poter essere ricordata anche dallo s […]

  • Alicia ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 3 mesi fa

    Romolo e Remo sono figli di una vestale e del dio Marte, nipoti del re di Alba, eredi di Enea, e via discorrendo.
    Ma Matteo Rovere, di spazio ai deliri mistici e mitologici, non ne vuole lasciare molto.
    Gli […]

    • Considerazioni mooooolto interessanti! In particolare, mi piace questa riflessione: “I due si proteggono e collaborano, si salvano. La civiltà parte da loro e con loro si sviluppa. Fino a quando la natura non architetta un altro modo per separarli: il potere”. Per quanto i due rappresentino una forma di evoluzione dell’uomo dallo stato animale a quello civile, diciamo, è affascinante pensare che, comunque, siano due creature in balia degli istinti.

    • Per come sono fatta io, questo film ha centrato in pieno il mio gusto personale. Ho adorato l’insistere di Rovere sull’inquadrare i personaggi accovacciati a terra, inselvatichiti prostrati, somiglianti a bestie fameliche, laddove invece Remo si erge sempre alto e distinto in piedi fermo nelle sue decisioni. Un gioco di contrasti architettato non tanto sulla recitazione espressiva, ma su quella fisica, sulla costruzione della posizione degli attori.
      Notevole anche quella di Romolo e Remo uno di fronte all’altro distesi in una posizione quasi fetale. Questa capacità di valorizzare il corpo dell’essere umano, per quanto primitivo, non c’è l’ha avuto nemmeno il tanto osannato Inarritu, che descriveva Revenant un ritratto appunto dell’istinto umano, perdendosi purtroppo nei deliri mistici e onirici, oltre che nel virtuosismo.

    • Personalmente tra quel che ho apprezzato del film , riallacciandomi a ciò che dici con “Il potere di Romolo è quello mistico-religioso, quello della forza civilizzatrice fondata su un legame con una superstizione-magica che si rivela vincente”, c’è anche il rispetto dello “spirito” effettivo (o almeno di una parte di esso) della civiltà Romana originaria, quella fondata sulla pìetas e sulla religiosità di Stato (sacralità dello Stato, anche) come tratti caratteristici della società, e su quell’ideale di “missione storica” che ha poi trovato espressione nelle parole di Virgilio: parcere subiectis et debellare superbos (risparmiare i sottomessi e sconfiggere i prepotenti – ed è facile vedere come il Remo di questa pellicola si ponga, proprio come giustamente noti, con arroganza verso l’Uomo che vuole schiavizzare e disprezzo verso il Divino che arriva a negare, fornendo una legittimazione morale al fratricidio, fratricidio a cui il “buon” Romolo qui mostrato giunge controvoglia, per legittima difesa si potrebbe dire, quindi senza macchiarsi di crimini agli occhi deil popolo e degli dèi). Un po’, invece, ho trovato forzato e retorico quel passaggio in cui Romolo, ormai re, con la fondazione della nuova città preannuncia la nascita di un popolo, di una civiltà, disposta a radunare tutti senza distinzioni, pacificamente, quando invece la storia dell’espansione romana ci insegna che questa è notoriamente andata avanti spinta dal ferro delle spade.

  • Alicia ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 3 mesi fa

    Perdonate, arrivo in ritardo al ballo mascherato che si è tenuto attorno a questo film. Ma mi è venuta voglia di vederlo solo ora. Non avevo voglia di vederlo per dire la mia opinione così, sulla cresta de […]

  • Alicia ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 4 mesi fa

    Questo film è un mega spot pubblicitario per Google, con Owen Wilson e Vince Vaughn che fanno i minchioni per tutto il tempo.
    Ma ha anche dei difetti.

  • Alicia ha scritto un nuovo articolo 8 anni, 4 mesi fa

    Titanic non è un film romantico. Nè un film forzatamente drammatico.
    La trama è a tutti nota: Rose e Jack sono due passeggeri del Titanic, nave che sarà destinata ad affondare durante il viaggio di ina […]

    • Sono assolutamente d’accordo con te su questo film, in particolare io ho sempre trovato molto tragico il personaggio di Rose nella sua quasi depressione da principessa d’altri tempi, insofferente alla vita di corte e alle sue ipocrisie. Le scene finali poi, quelle della distruzione della nave, sono angoscia allo stato puro, molto realistiche e ricche di pathos. Purtroppo è un film che ha raccolto un enorme successo commerciale e viene praticamente attaccato per questo, nonché ingiustamente tacciato di essere banale e zeppo di stereotipi quando non è così, o perlomeno le idee vengono sviluppate in modo tutt’altro che scontato o melenso.

    • Esatto, alla fine è un grande kolossal, forse è stato l’ultimo in questo senso

  • Carica di più