Recensione su Titanic

/ 19977.51496 voti

Tutta colpa di “My heart will go on” / 17 Gennaio 2016 in Titanic

Titanic non è un film romantico. Nè un film forzatamente drammatico.
La trama è a tutti nota: Rose e Jack sono due passeggeri del Titanic, nave che sarà destinata ad affondare durante il viaggio di inaugurazione. L’unica differenza tra i due è che Jack ha un biglietto di terza classe, Rose di prima.
Ogni scena del film è girata con cura e maestria. E l’intreccio regge anche un buon ritmo. Titanic è effettivamente un film molto lungo, perché si ritrova a raccontare una grande quantità di eventi condensati in pochi giorni.
Sinceramente l’ho sempre trovato all’altezza delle sue grandi aspettative. Perché dietro questa apparente facciata drammatica e sentimentalista che ci viene presentata, specie dai promo di Rai 1, si nasconde la critica alle divisione delle classi. Questa è la tematica principale. La morte di Jack, è perfettamente intuibile fin dall’inizio, quando raccontano la vita di Rose senza di lui. Rose è ingabbiata in un mondo di lusso sostenuto dalla povertà
altrui ( molto bella la scena in cui mostra la bella cabina di Rose e le terribili condizioni di lavoro degli operai che azionavano le macchine). Il Titanic è in qualche modo uno strumento che riesce a raccogliere tutto questo, e a conciliarlo. E solo in un ambiente di quasi forzata vicinanza con la plebaglia è possibile l’incontro tra Jack e Rose. Rose odia la sua vita apparentemente perfetta, mentre Jack paradossalmente ama la sua vita che non gli ha dato niente, e quindi niente da perdere.
Sinceramente non mi è sembrato un melodramma sentimentale, se non per quella orribile canzone di Celine Dion che è veramente la cosa più ruffiana e superflua del mondo. Che dopo tre ore di di film ce lo vende come una storia esclusivamente romantica.
Immagino che per questo a suo tempo molti fan abbiano dato più importanza alla scena di “Jack sto volando” , piuttosto che a quella in cui Rose scende dalla scialuppa, rifiutandosi di essere una privilegiata. Scegliendo deliberatamente la classe sociale degli svantaggiati. Una scelta folle, illogica. Del tutto simbolica. La denuncia aperta e sincera di quella scelta di salvare solo i privilegiati. No Titanic non è sopravvalutato. Ha avuto un successo che avrebbero dovuto avere altri film come lui altrettanto meritevoli.
Ma dopotutto, quante volte i film riescono a raccogliere il successo che meritano?

3 commenti

  1. Stefania / 17 Gennaio 2016

    Sono convinta che il film di Cameron sia un prodotto cinematografico oltremodo dignitoso, un film capace di intrattenere un pubblico estremamente variegato con un buon ritmo narrativo, bravi attori e una ricostruzione scenografica accurata. Come un “filmone” d’altri tempi, direi.
    Temo che, paradossalmente, abbia pagato un successo “fastidioso” legato ad alcuni dei suoi elementi più popolari ed esasperati dai media: il presunto romanticismo (come dici tu) e il nascente divismo di DiCaprio.

  2. Mirage / 4 Dicembre 2020

    Sono assolutamente d’accordo con te su questo film, in particolare io ho sempre trovato molto tragico il personaggio di Rose nella sua quasi depressione da principessa d’altri tempi, insofferente alla vita di corte e alle sue ipocrisie. Le scene finali poi, quelle della distruzione della nave, sono angoscia allo stato puro, molto realistiche e ricche di pathos. Purtroppo è un film che ha raccolto un enorme successo commerciale e viene praticamente attaccato per questo, nonché ingiustamente tacciato di essere banale e zeppo di stereotipi quando non è così, o perlomeno le idee vengono sviluppate in modo tutt’altro che scontato o melenso.

  3. Alicia / 4 Dicembre 2020

    Esatto, alla fine è un grande kolossal, forse è stato l’ultimo in questo senso

Lascia un commento