Recensione su Una vita tranquilla

una vita tranquilla.
Un’angoscia senza fine che ti segue anche quando esci dalla sala.
un film duro, spietato, come il protagonista, interpretato dal bravissimo Toni Servillo, che continua a cambiare vita abbandonando figli ed affetti in nome di un istinto primordiale di sopravvivenza, in nome del quale uccide, tradisce, sperando che il suo figlio più grande faccia come lui che vive ma è già morto dentro.
Il vuoto di un’esistenza in cui prevalgono le ombre di un passato che non ha nessuna voglia di essere cancellato. La durezza di un uomo che sembra in fuga da sgarri e vendette ma finisce in fondo solo per fuggire dalle sue emozioni più forti, lasciando dietro di sè vuoti incolmabili, domande senza risposta,la disperazione di chi lo ha amato.