Shakespeare in Nippon / 24 Marzo 2015 in Il trono di sangue

Un magistrale Macbeth con katana e kabuto sullo sfondo del Giappone feudale. Un coro greco ci introduce al panorama desolato di nebbia e vento da dove con un flashback veniamo portati alle vestigia di una antica fortezza. Due cavalieri sperduti nell’intrico della foresta sotto la pioggia incontrano uno spirito con le sembianze di una vecchia diafana tessitrice, che predirà loro un glorioso e terribile futuro.
Così nel solco di una profezia che andrà inesorabilmente ad avverarsi vaticinio per vaticinio, cresceranno nel cuore del vulcanico Washizu il fuoco del sospetto e dell’alienazione, alimentato dai sussurri di una laconica Lady Macbeth in frusciante kimono.
Kurosawa orchestra con grandezza una trama profondamente ancorata al modello scespiriano, che tra oscuri presagi e intrighi di palazzo giunge al grande assedio finale beffardamente architettato dal destino, così imprevedibile nelle sue stravaganti manifestazioni perfino nei circuiti chiusi delle profezie.
Toshirō Mifune è semplicemente divino, anche nelle sue espressioni più forzate e caricaturali.

Leggi tutto