17 Recensioni su

The Woman in Black

/ 20125.7236 voti

6 Maggio 2018 in The Woman in Black

2 / 26 Settembre 2017 in The Woman in Black

Un “horror” in cui non succede praticamente nulla

16 Febbraio 2017 in The Woman in Black

Rivisto da poco perché non ricordavo di averlo già visto.
La noia che mi ha pervaso dalle prime scene mi ha fatto subito capire il perché dell’amnesia post prima visione.
Il romanzo da cui è tratto è una ghist-story classica. Il film, cupo e lento, con protagonisti, cupi e poco reattivi, rendono il tutto nioso e poco avvincente.
La location e i costumi non sono male… ma non c’è altro.

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La noia vu ucciderà / 14 Novembre 2015 in The Woman in Black

Abbastanza noioso, non ci sono realmente situazioni paurose e/o inquietanti. La noia è dietro l’angolo a causa di alcune inquadrature ripetute 100 volte (tipo quella del corridoio del piano di sopra della casa) ed alla caratterizzazione troppo accennata dei personaggi.

Se dobbiamo parlare di fantasmi e spiriti, Insidious gli è enormemente superiore.

6 Settembre 2014 in The Woman in Black

Tratto all’omonimo romanzo di Susan Hill(che ho avuto modo recentemente di leggere e apprezzare) il film fatica molto “a decollare”, il solito leitmotiv di apparizioni spettrali non porta nulla se non al susseguirsi di scene che sanno tanto di cliché del genere, la solita storia di fantasmi infarcita di forti rumori di scena intervallati a lunghi silenzi che non bastano a sopperire alla totale mancanza di emozioni e di suspense che sono completamente carenti per tutta la durata del film.
C’è da dire che buona parte dell’insuccesso di questo film è da attribuire anche al cast, in particolar modo al suo protagonista, Daniel Radcliff, il maghetto di Harry Potter che, ormai cresciuto, ha visto ben donde di puntare a un cinema più impegnativo, senza però averne le capacità adatte(la sua espressione perennemente imbambolata non fa altro che infastidire lo spettatore).
Le ambientazioni gotiche rapiscono lo spettatore(la bellezza e l’austerità di una villa immersa nella nebbia e nella palude è di notevole impatto), ma tuttavia il film non colpisce, non avvince, non incute paura, non convince né dal punto di vista registico né tantomeno da quello interpretativo(ho già fatto notare come Radcliffe non cambi mai espressione per tutta la durata del film), in parole povere un film mediocre, salvo le splendide ambientazioni che colpiscono(e, a dirla tutta, non è poco).

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Filmaccio tratto da un romanzaccio. / 5 Settembre 2014 in The Woman in Black

Già la lettura dell’omonimo romanzo non mi aveva affatto soddisfatta: confidavo vagamente che il film in questione avrebbe potuto sanare i difetti della sua matrice letteraria, sfruttando meglio le promesse pienamente gotiche del racconto.

Speranza completamente vana: il film sembra puntare essenzialmente sulla fotografia, cupa, e su un’atmosfera che strizza l’occhio, facendo pensare più ad un bruscolino sotto la palpebra che ad una seria ispirazione, alle classiche ghost stories.

Radcliffe, poi, non contribuisce in alcuna maniera a risollevare le sorti di un pasticciaccio in salsa vittoriana: perennemente inebetito, fuori contesto (lui ed il suo personaggio), compie gesti privi di qualsiasi forma di consecutio.

Finale risibile.

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5 Aprile 2013 in The Woman in Black

No.
Nonono, non ci siamo
Daniel, io ti amo con tutto il cuore, ma devi riconoscere anche tu che il ruolo che ti è stato assegnato non era proprio per te.
Ho visto attori impersonare ruoli di padri anche se in realtà di figli non ne avevano mai sentito parlare. Probabilmente oramai il tuo destino è segnato, tu per me sei e sempre sarai Harry Potter ma non mi hai proprio convinto.
Caro Daniel, forse non avrai mai più speranze di recitare al cinema poiché tutti ti riconoscono nel maghetto dagli occhiali tondi tondi.

L’unica cosa che mi ha colpito del film è stata la fotografia: le ambientazioni son cupe al punto giusto e riescono a trasmettere quel senso di ansia che dovrebbe essere l’elemento portante di un film horror, per il resto: 1 h e mezza o forse più della mia vita sprecata.

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1 Marzo 2013 in The Woman in Black

Sono stati molti gli ingredienti che a dire il vero mi hanno attratto alla visione di questo film: la fotografia che tende al blu, i fantasmi e vedere harry potter senza bacchetta. Film gradevole che ti fa sparare qualche bestemmiuccia sparsa nei suoi 90 minuti di trasmissione per scene di paura, finale prevedibile per metà (capirete il perché dopo averlo visto) ma esame da rifare per Harry Potter. Mi spiace da matti dirlo, ma mentre vedevo il film speravo ad ogni scena di paura che tirasse fuori la bacchetta e illuminasse la casa con un Lumus Solem (incantesimo della luce sulla punta della bacchetta), ma nulla.

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29 Gennaio 2013 in The Woman in Black

Riassumendo: Harry Potter vede la gente morta.

2 Novembre 2012 in The Woman in Black

Anche se durante tutto il film non ho fatto altro che urlare -Lanciagli un incantesimo!!-
-Chiedi aiuto ad Hermione!- devo dire che è stato davvero un bel film e in alcune parti sono anche saltato dalla sedia!

La casa nel querceto in riva al mare / 27 Maggio 2012 in The Woman in Black

Un vero e proprio omaggio alle ghost stories classiche degli anni cinquanta. Bella atmosfera, fantastici paesaggi, regia convincente.
E mette anche paura.

8 Maggio 2012 in The Woman in Black

La storia non di discosta molto dalle classiche pellicole horror che hanno come protagoniste le case infestate da oscure presenze rancorose. L’avvocato Kipps (Daniel Radcliffe) vedovo e con un figlio piccolo deve recarsi in uno sperduto paesino sulla costa inglese per sbrigare alcune faccende legali legate ad Eel Marsh House, conosciuta dagli abitanti del villaggio anche come “la casa nella palude”. Ben presto l’avvocato Kipps si accorgerà che il suo lavoro non sarà così facile, non solo a causa della ritrosia da parte degli abitanti, che vedono nell’avvocato una sorta di minaccia, ma soprattutto per l’alone tetro e misterioso della casa ormai disabitata che nasconde presenze oscure e un lugubre passato.

continua su: http://www.diariodipensieripersi.com/2012/03/recensione-woman-in-black-di-james.html

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6 Maggio 2012 in The Woman in Black

Interessante come film, anche se in alcuni punti ti mette un po i brividi. E Radcliffe è stato davvero molto bravo. Il finale però devo dire che non mi è piaciuto molto. Non me lo aspettavo.

Harry Potter o Daniel Radcliffe? / 1 Maggio 2012 in The Woman in Black

Sarà che Harry Potter mi ha cresciuta in un certo senso .. non Harry ma la saga! Sarà perchè è inquietante da morire…e ha un viso troppo strano…fa paura pure quando sorride…sarà perchè ha poche espressioni…ma il film non mi è piaciuto! Bella storia, belle le ambientazioni ma lui me lo ha leggermente rovinato…
C’avrei visto meglio John Cusack..

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23 Marzo 2012 in The Woman in Black

Parto con l’idea che potesse essere un film di un supereroe donna con poco entusiasmo ma con la curiosità di vederlo.
Invece l’argomento è sugli spiriti. Già parte male in quanto per me ci sono veramente pochissimi film che possono essere visti ma poi più avanza con la trama e più mi rendo conto che è veramente una perdita di tempo. Totalmente inutile con un finale alquanto stupido anche se può sembrare diverso. Salvo solo la compagnia con cui l’ho visto, per il resto da evitare.

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22 Marzo 2012 in The Woman in Black

Veramente una stupidata da evitare.

4 Marzo 2012 in The Woman in Black

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

classica storia di fantasmi: un giovane avvocato si reca in un paesino della costa per sistemare l’eredità di una vedova che viveva in una casa isolata in mezzo alla palude.
Gli abitanti del paesino lo invitano a tornare a Londra ma lui è costretto a restare altrimenti rischia di perdere il lavoro. Nella villa scopre che la morta aveva adottato il figlio illegittimo della sorella negandole ogni contatto, il ragazzino è morto annegato nella palude e dopo pochi anni anche la madre è morta di dolore. da quel momento però la donna tormenta il paesino e strappa ai genitori i figli che muoiono in circostanze tragiche e misteriose.
Buona l’ambientazione, l’interpretazione del protagonista accettabile, peccato che la storia si dilunghi un po’ troppo ma soprattutto che scelga un finale “quasi felice”, avrei preferito infatti un finale davvero tragico.

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