Una doppia verità

Abbandonando per un momento il ruolo del mitico killer noto come “John Wick”, Keanu Reeves stavolta interpreta un acuto avvocato in un legal thriller dal ritmo serrato, che tiene incollati alla poltrona per tutta la sua durata. Un buon prodotto cinematografico, con interpretazioni più che soddisfacenti e con la giusta dose di tensione, fino ad arrivare ad una sorprendente rivelazione finale. Consigliato per passare una serata tranquilla e piacevole allo stesso tempo.

Discreto thriller legale.
Il film è principalmente ambientato nell’aula del tribunale con flashback legati alle testimonianze che svelano pian piano i risvolti della storia. Procede lentamente con l’avvocato Ramsay (Keanu Reeves) che ha un po’ le mani legate dal fatto che il suo cliente, il giovane Mike Lassiter (Gabriel Basso), non parla con lui. Anche la madre Loretta (Renee Zellweger) sembra essere reticente a raccontare la verità su quel giorno. Solo l’aiuto di una giovane avvocatessa, Janelle Brady (Gugu Mbatha-Rew vista ne “La bella e la bestia”) gli darà una mano per il caso.
Qualche colpo di scena qua e là per sorprendere lo spettatore, il film si fa seguire senza eccessivi squilli; a tratti procede un po’ lentamente con la premessa che in tribunale tutti mentono.
Nel resto del cast da citare Jim Belushi nei panni della vittima, Boone Lassiter.