4 Recensioni su

L'albero

/ 20107.018 voti

Delicato e introspettivo. / 9 Dicembre 2020 in L'albero

Gli australiani possiedono una spiritualità e una delicatezza fuori dal comune, me ne ero già accorta in “picnic a hanging rock” e dopo aver visto questo film non posso che confermare, un film profondo, delicato e introspettivo, immerso in una natura lontana e selvaggia dove la vita trascorre lentamente.
Una storia d’amore di una famiglia che va oltre anche alla morte. Fotografia superlativa.

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9 Marzo 2013 in L'albero

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Charlotte Gainsbourg è sempre brava e in parte e anche i bambini, molti in questo film, fanno la loro parte, bene, Nella seconda metà il film però spinge l’acceleratore sul DRAMA e la cosa sembra esagerata. Inoltre, più che un film con una solida trama, sembra una carrellata di stupende ( bella fotografia) istantanee dell’Austrialia. Una sorta di The Boys Are Back al femminile.

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16 Dicembre 2012 in L'albero

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Non sapendone nulla, mi trovo tra le mani questo film così fottutamente australiano che quasi mi sono commosso. Una famiglia vive nella (riconoscibilissima e sterminata) campagna australiana, tra campi e bush. Il padre muore d’infarto, restano la moglie Dawn, che è quella mascellona della Gainsbourg, e i suoi tre o quattro figli. Non ricordo ma non importa, perché quella che conta è la piccina, Simone, che si convince che lo spirito del padre le parli tra i rami dell’enorme fico che affianca e sovrasta la loro casa. Spazi senza fine e natura a perdita d’occhio, case messe in piedi per miracolo, gli australiani son gente alla buona, ci mancavano solo i canguri (però si vede un wallabe) e sarebbe stato uno spottone magnifico. Dawn (è curioso come in quasi tutti i film aussie che vedo ci sia la protagonista che si chiama Dawn, è già il secondo o il terzo, al di là del significato del nome) dapprima cade nella depressione, lasciando perdere tutto. Poi cerca di rifarsi una vita, con l’idraulico del paese (magari il paese stava a 70 km da casa loro, poteva benissimo). L’unica a non rassegnarsi, e che a tutti i costi non vuole fare abbattere l’albero, anche quando sta diventando un pericolo per la casa, è appunto Simone, quella per cui il distacco dal ricordo paterno e l’accettazione del prosieguo della vita più è difficile. L’alberò alla fine cade per cause naturali e la casa è distrutta, a segnare il momento di ripartenza per tutta la famiglia. Il tutto con sensibilità e intimismo, osservando le reazioni umane alla perdita della persona amata.

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3 Settembre 2012 in L'albero

Il padre muore e lascia moglie e 4 bambini. Simone si convince che l’anima del padre è rimasta nell’albero vicino casa. Toccante il fatto che questa bambina non vuole accettare la scomparsa del padre. Toccante la piccola ma per il resto niente di che.

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