The Strangers
/ 20085.7194 votiUna giovane coppia si ferma per la notte nella casa di campagna dei genitori di lui. La costruzione, isolata in un bosco, viene assediata da un terzetto di sconosciuti il cui volto è celato da maschere di plastica: ben presto, gli intrusi inizieranno ad attentare alla vita dei due giovani.
Stefania ha scritto questa trama
Titolo Originale: The Strangers
Attori principali: Liv Tyler, Scott Speedman, Gemma Ward, Kip Weeks, Laura Margolis, Glenn Howerton, Alex Fisher, Peter Clayton-Luce, Nick Barghini, Shawn McClellan, Jordan Orr
Regia: Bryan Bertino
Sceneggiatura/Autore: Bryan Bertino
Colonna sonora: Tom Hajdu, Andy Milburn, tomandandy
Fotografia: Peter Sova
Costumi: Susan Kaufmann, Stephen K. Randolph
Produttore: Doug Davison, Roy Lee, Joseph Drake, Nathan Kahane, Kelli Konop, Marc D. Evans, Trevor Macy, Sonny Mallhi
Produzione: Usa
Genere: Thriller, Horror
Durata: 86 minuti
Dove vedere in streaming The Strangers
ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama
Lei è la classica ragazza urlante che si deve far male, perché così facendo pensa di creare suspance, e che puntualmente si salva anche se tutti pensano (e sperano) che ci lasci le penne.
Lui è il classico figo di turno che va in contro al pericolo perché deve impressionare la sua bella, e ci lascia le penne non appena lei gli apre il suo cuore.
Poi c’è l’amico, la comparsa, che sembra essere indifferente al resto del mondo anche se ha il serial killer che gli alita sul collo, ma che inspiegabilmente viene ammazzato dal migliore amico.
Una cosa non ho capito: perché il film inizia con una che chiama la polizia e urla che c’è sangue dappertutto, se poi i “cadaveri” vengono trovati da due giovincelli?
Mi sa che anche questo film è destinato a diventare una fanfiction comica…
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ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama
“Why Us?”
“Because you were home”
BOOOM! Crolla tutto. Non c’è movente, nulla di nulla e questo mi ha terrorizzato. Solo un “gioco” perverso portato al limite.
Terribile la scena finale. Credo di aver pianto ogni lacrima che avevo in corpo.
E quindi? E’ la domanda che mi sono posta alla fine del film.
Bertino ha tentato invano di riportare sul grande schermo uno dei capolavori assoluti del cinema mondiale, “Arancia Meccanica£ di Stanley Kubrick, ma il risultato finale è un film che, pur creando una buona tensione nello spettatore, alla fine delude parecchio.
La trama, come ho già scritto, mi sa di già visto(per chi non lo sapesse s’ispira a un fatto realmente accaduto), l’interpretazione degli attori è piuttosto scadente(la Tyler, nonostante qualche chilo di troppo, è sempre una gran gnocca, ma alla sua ennesima espressione imbambolata e al suo ennesimo urlo a squarciagola giuro che l’avrei presa volentieri a ceffoni), il finale è piuttosto pilotato(a metà film già avevo intuito come sarebbe andata a finire).
In parole povere un film davvero pessimo, inconcludente, banale, lento, mal diretto e mal interpretato…se volete un consiglio tenetevene alla larga, altrimenti dategli uno sguardo, ma senza pretesa alcuna.
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Tratto da una storia vera, così si dice, ti mette un senso di paura già da subito perchè il fatto che qualcosa sia davvero accaduto ti spinge a pensare che potrebbe accadere anche a te quindi ti immedesimi nel personaggio, eppure non è successo paro paro quello che succede nel film.
Gia dalle prime scene si salta un pò dalla sedia: rumori molesti, non si capisce l’origine, si vede una sagoma nello sfondo di una scena, poi c’è gente che indossa maschere veramente inquietanti e quel disco LP inceppato nella parte più fastidiosa della canzone
Certo lei magari fa un pò la scema prendendo un coltello con la speranza di difendersi perche spera in cuor suo di ricevere quella dose di coraggio che serve ad infilzare l’assassino, coraggio che non ho mai visto in nessun film.
Discreto, da vedere magari al buio in assoluto silenzio senza alcuna distrazione.
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Pessimo.
Non accade nulla di determinante. Mai.
E nulla è necessario: cellulari che spariscono, vestiti cambiati, porte spaccate, un amico ammazzato per sbaglio, coltelli dimenticati. Si tratta solo di particolari offerti allo spettatore per “riempire” le inquadrature e la storia (quale storia, poi?).
Elementi altrove fondamentali, come la casa rifugio/trappola o l’uso delle maschere, qua diventano asettici, inutili, vuoti. Per esempio, non è chiara la geografia esterna del luogo in cui sorge la villa, né quella dell’edificio stesso: è puro sfondo, una scenografia che non partecipa in alcun modo alla vicenda.
Personaggi sciapi e abbastanza stupidotti, dialoghi al limite del necessario.
Fastidiosissimo, poi, notare come le apparizioni, gli agguati, i fruscii degli assalitori siano fini a sé stessi, incapaci di generare alcun tipo di tensione.
Il finale, infine, è vacuo, inconsistente, praticamente insensato.
Ribadisco, un pessimo film.
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