7 Recensioni su

Le ali della libertà

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19 Aprile 2022 in Le ali della libertà

Il classico, che piu’ classico non si puo’, film drammatico statunitense degli anni 90, di quelli fatti apposta per essere passati alla tele ed essere visti con la famiglia, per discuterne un po’ e poi archiviarlo. Il film funziona, ma non eccelle in nulla, con una trama basata su un racconto piuttosto debole di King, che pero’ si perde nel mucchio di trame drammatiche simili del periodo.

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Rivederlo… ottima idea! / 7 Luglio 2016 in Le ali della libertà

Un ottimo film degli anni ’90 che ricrea l’ambiente carcerario degli anni 50, tra secondini infami, compagni di sventure e ingiustizie. Finora si può dire che abbia tutte le carte in regola per un buon film, come “fuga da Alcatraza” citato già da altri…o come “Fuga di Mezzanotte”, ma qui c’è anche lo zampino di uno Stephen King fuori dall’horror, più vicino al thriller ma senza esagerare.
Ebbene, rivederlo dopo tanti anni, mi ha ricordatio che è davvero uno dei film più belli degli anni 90: mi ha preso e coinvolto come la prima volta, anche perchè a giocarmi a favore c’era il fatto che lo ricordavo appena…
Intenso, provocatorio, freddo ma dannatamente pieno di speranza.
Speranza di cosa?! Che c’è sempre una forma di giustizia nella vita.
Grande Tim Robbins freddo e ingenuo. Freeman non ha bisogno di spiegazioni: un bell’8.

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Imperdibile / 23 Gennaio 2016 in Le ali della libertà

Storia bellissima.

Mozart tra le sbarre / 9 Luglio 2013 in Le ali della libertà

Rivedere questo film è una gioia per gli occhi e per il cuore. Complice l’infatuazione (tardiva) per The Walking Dead, mi sono andato a rivedere questo capolavoro di Frank Darabont, regista e sceneggiatore dalla filmografia contenuta ma che difficilmente sbaglia un colpo (è suo anche lo splendido Il miglio verde). Insuperato nel genere “film carcerari”, con un soggetto grandioso (che ve lo dico a fare, c’è la mano del Re) e due attori che raggiungono qui l’ apogeo della loro carriera, Tim Robbins e Morgan Freeman, “Le ali della libertà” è tra le tante cose un atto d’ amore verso la cultura, verso l’arte che non può conoscere sbarre. Ciò si manifesta cristallinamente con la memorabile sequenza della diffusione via altoparlante delle Nozze di Figaro di Mozart.
Questo film risulta addirittura al primo posto nella Top 250 di Imdb, quindi una classifica che rispecchia efficacemente il gradimento popolar-cinefilo (il punto di giuntura tra il critico snob e il consumatore di popcorn); beh, per quello che contano queste classifiche, vi dirò che io non ho molto da eccepire in merito.

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11 Gennaio 2013 in Le ali della libertà

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Ok, lo ammetto, andava visto 10 anni fa. E nessuno è perfetto, che vuoi, ci sono sempre dei buchi nella rete. E poi boh, l’ho visto due settimane fa, nemmeno mi ricordo più niente. Ci sono lì, come si chiama, Tim Robbins e Morgan Freeman che sono gay latenti sullo sfondo duro e crudo di una prigione USA della prima metà ’900.. Potrebbero darsi due bacetti ma non lo fanno. Insomma, restiamo a dire che è uno davvero carcerario dramma ottimo, che ti ricorda tanto i classiconi come Fuga da Alcatraz e risoffia aria nei polmoni del genere. Secondini cattivi, direttori avidi, buchi nei muri… Quelle cose lì, fatte molto bene.

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22 Agosto 2011 in Le ali della libertà

La meravigliosa avventura di un innocente caparbio e tenace, che non abbandona la speranza e condivide il suo sogno con l’insormontabile Morgan Freeman.

1 Marzo 2011 in Le ali della libertà

Ho letto da pochissimo il racconto di Stephen King da cui è tratto: una volta tanto un film che rende giustizia al libro, se non gli è addirittura superiore.

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