Le ali della libertà
/ 19948.4837 votiFilm tratto dal racconto 'Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank' di Stephen King contenuto nella raccolta 'Stagioni diverse'. Un mite impiegato di banca, Andy Dufresne, viene incarcerato nel penitenziario di Shawshank con l'accusa di duplice omicidio. Qui, l'uomo fa amicizia con un altro detenuto, Red. Con implacabile tenacia e intelligenza, Andy sopravvive alla pena e alle ingiustizie legate alla vita carceraria.
Stefania ha scritto questa trama
Titolo Originale: The Shawshank Redemption
Attori principali: Tim Robbins, Morgan Freeman, Bob Gunton, William Sadler, Clancy Brown, Gil Bellows, James Whitmore, Mark Rolston, Jeffrey DeMunn, Larry Brandenburg, Neil Giuntoli, Brian Libby, David Proval, Joseph Ragno, Jude Ciccolella, Paul McCrane, Renee Blaine, Scott Mann, John Horton, Gordon Greene, Alfonso Freeman, V.J. Foster, John E. Summers, Frank Medrano, Mack Miles, Alan R. Kessler, Morgan Lund, Cornell Wallace, Gary Lee Davis, Neil Summers, Ned Bellamy, Joe Pecoraro, Harold E. Cope Jr., Brian Delate, Don McManus, Donald Zinn, Dorothy Silver, Robert Haley, Dana Snyder, John D. Craig, Ken Magee, Eugene C. DePasquale, Bill Bolender, Ron Newell, John R. Woodward, Chuck Brauchler, Dion Anderson, Claire Slemmer, James Kisicki, Rohn Thomas, Charlie Kearns, Rob Reider, Brian Brophy, Paul Kennedy, James Babson, Dennis Baker, Fred Culbertson, Alonzo F. Jones, Sergio Kato, Gary A. Jones, Mostra tutti
Regia: Frank Darabont
Sceneggiatura/Autore: Frank Darabont
Colonna sonora: Thomas Newman
Fotografia: Roger Deakins
Costumi: Elizabeth McBride
Produttore: Niki Marvin, David V. Lester, Liz Glotzer
Produzione: Usa
Genere: Drammatico
Durata: 142 minuti
Dove vedere in streaming Le ali della libertà
Il classico, che piu’ classico non si puo’, film drammatico statunitense degli anni 90, di quelli fatti apposta per essere passati alla tele ed essere visti con la famiglia, per discuterne un po’ e poi archiviarlo. Il film funziona, ma non eccelle in nulla, con una trama basata su un racconto piuttosto debole di King, che pero’ si perde nel mucchio di trame drammatiche simili del periodo.
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Un ottimo film degli anni ’90 che ricrea l’ambiente carcerario degli anni 50, tra secondini infami, compagni di sventure e ingiustizie. Finora si può dire che abbia tutte le carte in regola per un buon film, come “fuga da Alcatraza” citato già da altri…o come “Fuga di Mezzanotte”, ma qui c’è anche lo zampino di uno Stephen King fuori dall’horror, più vicino al thriller ma senza esagerare.
Ebbene, rivederlo dopo tanti anni, mi ha ricordatio che è davvero uno dei film più belli degli anni 90: mi ha preso e coinvolto come la prima volta, anche perchè a giocarmi a favore c’era il fatto che lo ricordavo appena…
Intenso, provocatorio, freddo ma dannatamente pieno di speranza.
Speranza di cosa?! Che c’è sempre una forma di giustizia nella vita.
Grande Tim Robbins freddo e ingenuo. Freeman non ha bisogno di spiegazioni: un bell’8.
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Leggero ma allo stesso tempo per nulla scontato e banale. Un bel finale e bei messaggi
Rivedere questo film è una gioia per gli occhi e per il cuore. Complice l’infatuazione (tardiva) per The Walking Dead, mi sono andato a rivedere questo capolavoro di Frank Darabont, regista e sceneggiatore dalla filmografia contenuta ma che difficilmente sbaglia un colpo (è suo anche lo splendido Il miglio verde). Insuperato nel genere “film carcerari”, con un soggetto grandioso (che ve lo dico a fare, c’è la mano del Re) e due attori che raggiungono qui l’ apogeo della loro carriera, Tim Robbins e Morgan Freeman, “Le ali della libertà” è tra le tante cose un atto d’ amore verso la cultura, verso l’arte che non può conoscere sbarre. Ciò si manifesta cristallinamente con la memorabile sequenza della diffusione via altoparlante delle Nozze di Figaro di Mozart.
Questo film risulta addirittura al primo posto nella Top 250 di Imdb, quindi una classifica che rispecchia efficacemente il gradimento popolar-cinefilo (il punto di giuntura tra il critico snob e il consumatore di popcorn); beh, per quello che contano queste classifiche, vi dirò che io non ho molto da eccepire in merito.
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