Recensione su Mia moglie è una pazza assassina?

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“She smelled like soul” / 13 Maggio 2024 in Mia moglie è una pazza assassina?

Mike Myers post-Wayne’s World e pre-Austin Powers è protagonista di una commedia romantica con il twist del thriller.
Charlie (Myers) è un tipo un poco paranoico e particolarmente selettivo sulle donne: ognivolta c’è un motivo atipico per cui ha rotto con la fidanzata (“She smelled like soul”).
Tony (Anthony LaPaglia) è il suo amico poliziotto deluso dall’esperienza lavorativa perché poco somigliante a quella delle serie TV.
Charlie si infatua di una macellaia, Harriet (Nancy Travis), per cui andrà a lavorare pur di passare tempo con lei.
Iniziando a frequentarsi, tutto sembra perfetto ma… Leggendo un giornale di dubbia appartenenza letto dalla madre, Charlie va in paranoia credendo che Mrs X, killer di ex, sia Harriet.

Il presupposto narrativo andrebbe anche bene ma purtroppo è contornato da interpreti blandi.
Lo stesso Myers è un personaggio qualunque. Troppo normale.
Dopo un inizio convincente, con la preparazione in una sola sequenza di un cappuccino enorme in un club di poeti della beat generation, con tanto di esecuzione sul palco di Myers, il film poi vive di sprazzi in cui stenta però a decollare.
Tony LaPaglia (il poliziotto) è probabilmente il personaggio che ha le battute migliori.
Ma la migliore interpretazione è sempre di Myers, per il padre scozzese, che sbraita e dice tutto quello che gli passa per la testa.
Purtroppo il tempo passato su schermo è ahimè ridotto… Ma rischiava veramente di rubare il palcoscenico.
Da segnalare anche un breve (troppo breve…) cameo di Michael Richards (Kramer di Seinfeld) e la partecipazione (in poche scene) di Alan Arkin come capo di polizia, troppo rispettoso per i gusti di Tony che vuole vivere una pura esperienza poliziesca con urla e strigliate del boss.
C’è anche un eccezionale Phil Hartman che fa la guida ad Alcatraz… Poche battute ma che ravvivano (per poco) la commedia.

Intendiamoci, non è un film brutto. Mi ha fatto piacere diventarlo, è diventato a suo modo una cult comedy degli anni 90s ma purtroppo non è incisivo come dovrebbe; sarebbe potuto essere un poco più cupo e graffiante perché potenzialmente poteva essere una commedia eccellente

Qualche curiosità: da qui Myers riprenderà l’accento scozzese per Shrek, inizialmente non previsto per la voce dell’orco verde, ma dopo aver insistito in cabina di doppiaggio la Dreamworks rimarrà convinta da questa cadenza scelta dal comico canadese.
Inoltre il pentavirato, nominato dal padre scozzese di Charlie, sarà ripresa da Myers per la omonima serie Netflix.

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