Recensione su Sharknado 4

/ 20162.817 voti

Il gioco è bello quando dura poco… / 7 Settembre 2016 in Sharknado 4

Dopo i “so bad it’s so good” dei primi due Sharknado, la Asylum era già tornata al suo stile stupido e inconsistente nel terzo (non che i primi due fossero capolavori, ma, appunto, erano talmente stupidi da far ridere e divertire). Ebbene, in questo quarto capitolo, tornano i soliti Ian Ziering, Tara Reid, David Hasselhoff e compagnia bella, cinque anni dopo Sharknado 3. Cinque anni tranquilli, perché un genio della scienza ha creato dei dispositivi in grado di bloccare gli Sharknado. Peccato che dal nulla, i tornado di squali comincino a prendere vita da ogni elemento invece che dall’acqua. Solita distruzione stavolta per tutti gli States, solito trash (ma meno divertente), solita recitazione penosa e poco divertimento. Da notare le numerose citazioni a “Il Risveglio della Forza”, ma tutte piuttosto limitate e fini a se stesse. Si notano, più che mai, le comparsate di tantissimi personaggi famosi: tanto per dirne qualcuno, Seth Rollins, lottatore della WWE, Vince Neil, ex membro dei Motley Crue, Corey Taylor degli Slipknot ed il regista Steve Guttenberg. Da evitare. Meglio riguardarsi il primo, lì sì che l’ignoranza funzionava.

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