Santa Maradona

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Santa Maradona

Cosa c'è di più difficile di trovare un lavoro con una laurea in Lettere? Forse trovare l'amore, quello vero; Andrea è alla disperata ricerca del primo, e si imbatte (è proprio il caso di dirlo) per caso nel secondo, ma nel giro di pochi giorni sembra che la troppa felicità lo mandi in crisi: spettatori del paradossale precipitare degli eventi saranno Bart, il suo coinquilino incorporato col divano, e Lucia, in rotta con la famiglia a causa di alcune foto di nudo finite su un giornale.
laschizzacervelli ha scritto questa trama

Titolo Originale: Santa Maradona
Attori principali: Stefano Accorsi, Anita Caprioli, Libero De Rienzo, Mandala Tayde, Domenico D'Alessandro, Fabio Troiano, Aleksandar Cvjetković, Andrea Camuffo, Elisabetta Valgoi, Roberta Fornier, Luca Bianchini, Franco Neri, Alessandro Pisci, Simonetta Benozzo, Valentina Di Nunno, Giuseppe Lo Console, Salvatore Barno, Piera Cravignani, Cesare Melchiori, Gianni Carretta Pontone, Franco Olivero, Germana Pasquero, Franco Urban, Michele Di Mauro, Franco Angeli, Gabriele Vacis, Mostra tutti

Regia: Marco Ponti
Sceneggiatura/Autore: Marco Ponti
Colonna sonora: Samuel, Pierfunk, Pisti
Fotografia: Marcello Montarsi
Costumi: Marina Roberti
Produttore: Roberto Buttafarro
Produzione: Italia
Genere: Commedia
Durata: 96 minuti

Dove vedere in streaming Santa Maradona

Banale, ma piacevole / 24 Settembre 2016 in Santa Maradona

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Dopo aver sentito tanto parlare di questo film, come un capolavoro della commedia italiana, finalmente ho deciso di guardarlo. L’ho trovato abbastanza banale, nel senso che non mi lascia nulla. Averlo visto è esattamente come non averlo visto.
Due colti neolaureati che si trovano ad affrontare i soliti problemi, soldi e donne, ma che in realtà non vogliono affrontare. Uno dei due è cosciente di non volerlo fare, e quindi passa il tempo a giocare, scherzare su tutto, divertirsi, praticamente il sogno di tutti. L’altro ci prova ad affrontare la vita, cerca lavoro, ma lo vuole davvero, incontra l’amore, ma non lo riconosce. Diventa conscio di questo suo essere solo quando l’amico, in un unico momento di serietà, glielo spiattella in faccia.
Il film è sicuramente piacevole, pieno di momenti “comici”, alcuni anche paradossali. Bart (Libero De Rienzo) sicuramente il personaggio più interessante, Andrea (Stefano Accorsi) un po’ meno, ma sarà che lo digerisco poco, il Nicolas Cage (in quanto ha espressività) de noiartri.
In definitiva un film piacevole, scorrevole, divertente, ma non un capolavoro.

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carino / 22 Marzo 2014 in Santa Maradona

Questo film sta nel classico limbo dove si trovano i non capolavori e i non cineporcherie.
Non è brutto, ma è piuttosto banale, a volte piatto, una classica commedia italiana sui tempi che corrono, da vedere una domenica pomeriggio per non deprimersi.
Il 6 lo metto perchè è un film piacevole da vedere, ambientato a Torino della quale si scorgono diversi punti strategici (da Piazza Castello alla Mole a piazza Statuto) e i personaggi sono piuttosto realistici e non macchiette, prova ne è la scelta delle battute che potrebbero essere fatte da ragazzi qualunque e fanno ridere per quello.
Quindi un film piacevole e leggero, nonostante il tentativo di sviluppo di problemi più complessi socio-psicologici dell’individuo trentenne che si confronta con una società del lavoro dinamica ed ostile.

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Esagerazioni / 3 Febbraio 2013 in Santa Maradona

La trama abbastanza banale è solo una scusa per infilare dei dialoghi a tratti geniali e situazioni paradossali.
I due protagonisti sono infantili per il loro modo di affrontare la vita e sono la fotografia di molti neolaureati che si arrabattano per tirare avanti senza mai prendere niente troppo sul serio. Le loro disquisizioni su ogni cosa (dal costo dei libri al modo di ballare in discoteca) girano intorno a dettagli abbastanza banali e contengono veri e propri arzigogoli logici che possono far sorridere o irritare. Anche alcune situazioni sono spesso delle esagerazioni di situazioni capitate a molti di noi. La genialità degli autori sta proprio nel lasciare comunque un segno nella mente dello spettatore ad ogni scena. Sia che si sia apprezzata la logica dei dialoghi o la si ritenga stupida comunque fa sorridere. Le situazioni possono essere ritenute ridicole per quanto sono paradossali, ma rimangono comunque impresse.
Il film non va visto nell’ottica di trovarci qualche lezione o morale, va visto per sorridere e riflettere su alcuni concetti mostrati da un punto di vista non comune, evidenziato proprio delle volute esagerazioni. Parla praticamente di tutto ciò che riguarda le persone, dall’amore alla ricerca del lavoro, dal modo di passare il tempo a come pagare le bollette.
Ho dato un 10 al film proprio perché a me le battute e le scene sono piaciute tutte. E’ una esagerazione anche questa, probabilmente è un buon film da 8 o 9, ma un po di fanatismo ce lo voglio mettere.

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16 Dicembre 2012 in Santa Maradona

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Okok. Questo sostanzialmente l’ho guardato perché è uno di quei film che se sei gggiovane non puoi non aver visto. Solo vedendolo ho scoperto che era ambientato a Torino, forse anche per questo conosco solo persone che l’hanno visto e lo celebrano. Allora, in pratica i ggggiovani ne parlano tutti perché è il solito esempio della vita cazzone e simil-bohemienne che tutti vorrebbero vivere ma non avranno mai. Ovvero, avere una casa incasinatissima dove volendo puoi spaccare tutto, giocare a palla contro i muri, non pagare l’affitto ma se il padrone ti becca capace che ti taglia la gola, rubare cose così, a caso, e infine incontrare una gnocchissima ragazza e innamorarsene.
Ma vaffanc**o, tutta roba originalissima. É il simpatico corrispettivo italiano di E morì con un felafel in mano, un po’ di problemi che possono aver toccato tutti messi insieme e presentati in maniera divertente. Oh, a me i film così stanno sul cazzo. Comunque, c’è il bi-espressivo Accorsi, forse un filo più vitale del solito, che vive in quest’alloggio scapestrato con Bart, un simpatico cazzone, che poi a ragionare è un genio ma passa la vita in ciabatte e tv. Giovani che non vogliono crescere, ecc. Lui sbatte contro questa gnocchissima Anita Caprioli ed è amore. E grazie tante. Scene senza un perché, tipo rubano un vestito da sposa con un trucchetto e corrono attraverso Piazza Castello con sto vestito. Sì, prova a farlo davvero. E basta insomma, adesso l’ho visto e so di cosa parlano tutti i soliti gggiovani alternativi a cui era piaciuto anche il felafel. Film fatti per piacere. Il che non significa che non fossero divertenti e leggeri e piacevoli eh, sia chiaro. É che è un genere che mi sta sul cazzo. Oh.
Oggi per esempio giravo a Torino ma non mi sono scontrato con nessuna GNOCCHISSIMA insegnante. Bizzarrissimo!

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