Recensione su Santa Maradona

/ 20016.9195 voti

16 Dicembre 2012

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Okok. Questo sostanzialmente l’ho guardato perché è uno di quei film che se sei gggiovane non puoi non aver visto. Solo vedendolo ho scoperto che era ambientato a Torino, forse anche per questo conosco solo persone che l’hanno visto e lo celebrano. Allora, in pratica i ggggiovani ne parlano tutti perché è il solito esempio della vita cazzone e simil-bohemienne che tutti vorrebbero vivere ma non avranno mai. Ovvero, avere una casa incasinatissima dove volendo puoi spaccare tutto, giocare a palla contro i muri, non pagare l’affitto ma se il padrone ti becca capace che ti taglia la gola, rubare cose così, a caso, e infine incontrare una gnocchissima ragazza e innamorarsene.
Ma vaffanc**o, tutta roba originalissima. É il simpatico corrispettivo italiano di E morì con un felafel in mano, un po’ di problemi che possono aver toccato tutti messi insieme e presentati in maniera divertente. Oh, a me i film così stanno sul cazzo. Comunque, c’è il bi-espressivo Accorsi, forse un filo più vitale del solito, che vive in quest’alloggio scapestrato con Bart, un simpatico cazzone, che poi a ragionare è un genio ma passa la vita in ciabatte e tv. Giovani che non vogliono crescere, ecc. Lui sbatte contro questa gnocchissima Anita Caprioli ed è amore. E grazie tante. Scene senza un perché, tipo rubano un vestito da sposa con un trucchetto e corrono attraverso Piazza Castello con sto vestito. Sì, prova a farlo davvero. E basta insomma, adesso l’ho visto e so di cosa parlano tutti i soliti gggiovani alternativi a cui era piaciuto anche il felafel. Film fatti per piacere. Il che non significa che non fossero divertenti e leggeri e piacevoli eh, sia chiaro. É che è un genere che mi sta sul cazzo. Oh.
Oggi per esempio giravo a Torino ma non mi sono scontrato con nessuna GNOCCHISSIMA insegnante. Bizzarrissimo!

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