Recensione su Prisoners

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Essere padri / 8 Aprile 2020 in Prisoners

Bel thriller di Denis Villeneuve, che dirigerà poi Blade Runner 2049.
Durante il giorno del ringraziamento, la famiglia Dover è ospite dei Birch; la piccola Anna Dover e la sua amica Joy Birch scompaiono improvvisamente.
Il padre di Anna, Keller (Hugh Jackman), concentra le sue attenzioni su un camper che poco prima sostava nelle vicinanze. Incaricato delle indagini è il detective Loki (Jake Gyllenhaal) che trova subito il veicolo sospetto e arresta il conducente, il giovane (ritardato mentale) Alex (Paul Dano). Però non ci sono prove a suo carico e quindi Loki è costretto a rilasciarlo; Keller però ha altri pensieri sul ragazzo.
Film duro e cupo, che oltre a una buona dose di tensione aggiunge un’intesa analisi dei protagonisti; Keller, uomo dotato di fede, che però non lesina ogni possibile violenza per cercare di scoprire cosa è successo
alla figlia. Invece i genitori di Joy, Franklin (Terrence Howard) e Nancy (Viola Davis), sono più in preda allo sconforto, non sono disposti a seguire le orme di Keller ma lo lasciano fare per cercare di arrivare alla verità.
Il detective Loki che rischia di perdere la ragione nel seguire questo caso, intricato e con gli ostacoli che Keller, involontariamente, gli procura.
Bello e intenso anche il finale.
Nel resto del cast da citare Maria Bello nei panni della moglie di Keller, Melissa Leo è Holly, la zia del ragazzo e Len Cariou è Padre Dunn (strano prete, a dire la verità).

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