Esordio di Martone alla regia cinematografica / 1 Dicembre 2022 in Morte di un matematico napoletano

Con Morte di un matematico…, nel 1992, arrivato dal teatro sperimentale e forte di un paio di film per la tv, Martone fece un debutto incredibile nel lungometraggio cinematografico, guadagnandosi il Gran Premio della Giuria a Venezia, David e Nastro come miglior regista esordiente e la candidatura egli European Film Award come film straniero.
Colpisce positivamente anche come questo lavoro raggruppi nel suo seno alcuni dei migliori professionisti cinematografici italiani di quegli anni e di molti a seguire, una specie di “meglio gioventù” del settore. Oltre al regista, ovviamente, annovero Luca Bigazzi alla fotografia, Jacopo Quadri al montaggio, Giancarlo Muselli al montaggio.
E, poi, nel cast, Renato Carpentieri, Licia Maglietta, Anna Bonaiuto, Toni Bertorelli, Toni Servillo, Roberto De Francesco e un Carlo Cecchi in stato di grazia, premiato con un David speciale.

Il film racconta gli ultimi giorni di vita del matematico napoletano Renato Caccioppoli (1904-1959) trascorsi dall’uomo in una tormentata attesa della morte e a “mettere a posto” a suo modo e, forse, non troppo consciamente, le proprie pendenze con il passato.
Caccioppoli è un uomo stanco, disilluso ma estremamente lucido (e, perciò, tutto ciò che fa è ancora più doloroso, se possibile) che, nel suo viaggio verso la completa autodistruzione, introduce al pubblico amori, amanti, parenti, amici, colleghi, studenti, compagni di partito, la città di Napoli (ben lontana dall’immaginario folkloristico).
Ogni incontro racconta un frammento della biografia di Caccioppoli che, piano piano, si compone come un puzzle e disvela la propria immagine completa solo alla fine.

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