Il commissario Pelissier

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Il commissario Pelissier

Max Pelissier è un ex-magistrato, ora poliziotto. Dopo tanti anni, ritrova Abel, una vecchia conoscenza. Un tempo legionario, ora l'uomo è un piccolo malavitoso, capo di una banda mal assortita specializzata in crimini di modesta entità. Ossessionato dall'idea di arrestare i criminali in flagranza di reato, Pelissier si finge banchiere e usa a sua insaputa la prostituta Lily, fidanzata di Abel, per far compiere all'uomo una rapina in banca.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Max et les ferrailleurs
Attori principali: Michel Piccoli, Romy Schneider, Bernard Fresson, François Périer, Georges Wilson, Boby Lapointe, Philippe Léotard, Michel Creton, Betty Beckers, Henri-Jacques Huet, Dominique Zardi, Dany Jacquet, Danielle Durou, Jacques Canselier, Maurice Auzel, Léa Gray, Bernard Musson, Albert Augier, Robert Favart, Alain Belart, Alain Grellier, Jean-Paul Blonday, Jack Lenoir, Chantal Ladesou, Jacques Cottin, Henri Coutet, Michel Duplaix, Gaston Meunier, Mostra tutti

Regia: Claude Sautet
Sceneggiatura/Autore: Claude Néron, Claude Sautet, Jean-Loup Dabadie
Colonna sonora: Philippe Sarde
Fotografia: René Mathelin
Costumi: Tanine Autré, Jacques Cottin
Produttore: Roland Girard, Raymond Danon, Jean Bolvary, Edmondo Amati, Maurizio Amati
Produzione: Francia
Genere: Thriller
Durata: 112 minuti

Dove vedere in streaming Il commissario Pelissier

Un malsano chiodo fisso / 8 Giugno 2017 in Il commissario Pelissier

Elegante dramma psicologico travestito da polar: un irreprensibile e rigidissimo Michel Piccoli (e la rigidità è estremamente funzionale al personaggio, per cui, chapeau) interpreta un ex-magistrato passato a fare, come dice lui (perlomeno nella versione italiana), il celerino, perché ossessionato dal fatto di poter garantire con assoluta sicurezza un criminale alla giustizia solo se questi viene colto in flagranza di reato. In funzione di quella che è una vera paranoia, Pelissier (che, tra l’altro, a dispetto del titolo nostrano, non è commissario, da quel che ho capito) sacrifica tutta la sua vita: sentimento, relazioni interpersonali, lo stesso spirito di sacrificio al lavoro è fortemente deviato e reso malsano dal suo chiodo fisso.
Splendida la Schneider: la scena della vasca ci ha consegnato un paio di sue indimenticabili pose e un sorriso che, ancora oggi, fa dolere il cuore.

Bella la descrizione della malavita parigina e l’uso dei contesti, ridotti essenzialmente alla colorita triade strada (comprensiva di sfasciacarrozze e bar), alcova e questura.

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16 Marzo 2013 in Il commissario Pelissier

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Michel Piccoli che intellettualmente abusa di Romy Schneider-Princess Sissy, anche se qui è piuttosto una troia tedesca che si chiama Lily Ackermann (vuoi mettere? Già solo per il nome fa molto più sesso, come ci si potrebbe far una sega con la Principessa Sissy? Ma che pensiero idiota… pace – e comunque giusto Emanuele Filiberto magari ci riesce); ovviamente alla fine andrà a rotoloni e fronti imperlate per tutti. Noir francese, di attori che recitano parti in cui devono recitare delle parti, e abile nel descrivere il sottobosco dei criminali di piccola taglia, tra sogni non raggiunti e dibattersi in trappole destinate a chiudersi. Il problema è che, poi o prima, si chiudono su tutti. Clac.

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