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Il ritorno di Mary Poppins

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Il voto sarebbe un 6.5 / 9 Ottobre 2022 in Il ritorno di Mary Poppins

Discreto seguito della Tata Magica.
La famiglia Banks ha ancora bisogno dell’aiuto di Mary Poppins (Emily Blunt); Michael (Ben Whishaw)
è ormai un uomo adulto, vedovo con 3 figli. Siamo nel periodo della Grande Depressione e Michael cerca
di arrangiarsi come può, però i figli stanno assumendo alcune responsabilità degli adulti e crescono troppo velocemente.
L’arrivo della Tata aiuterà i figli a ritrovare lo spirito fanciullesco ma non sarà di aiuto solo per i piccoli.
Troviamo i piccoli del film precedente (del 1964) ormai cresciuti; Michael ha appena perso la moglie,
Jane (Emily Mortimer) cerca di aiutarlo ma è più impegnata nelle lotte politiche. Sembra che entrambi
crescendo abbiano perso completamente il senso di meraviglia verso le cose ma Michael si è anche staccato
dai figli. Mary Poppins oltre a coinvolgere i figli di Michael in una serie di bizzarre avventure, sarà
di aiuto anche per la situazione economica/famigliare.
Un tocco di magia e di meraviglia serve sempre nella vita, e Mary Poppins aiuta anche gli spettatori
a ritrovarlo, almeno in parte. Inoltre le canzoni mi sono sembrate adeguate allo standard dell’originale
Nel cast troviamo anche Lin-Manuel Miranda nei panni di Jack, il lampionaio, Julie Walter è Ellen
la domestica di casa Banks, Meryl Streep è Topsy, la simpatica antiquaria riparatrice, Colin Firth
è Wilkins. Piccoli ruoli anche per Dick Van Dyke e Angela Lansbury.

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Meraviglioso / 28 Novembre 2021 in Il ritorno di Mary Poppins

Mi dispiace leggere che ci sono persone a cui non è piaciuto. Perché io sono dell’idea che abbiano fatto un gran bel lavoro, potevano fare di molto peggio conoscendo gli amici Americani, tipo ambientarlo nel mondo moderno, con bambini alle prese con il cellulare, noiosi e viziati. Ed invece hanno mantenuto la storia nel passato, i colori e le canzoni sono adeguate al classico film Disney. E anche se il primo resterà un must da vedere ogni tanto anche non per intero, questo è un degno seguito. La Disney ha fatto anche di peggio purtroppo…

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Imitazione grottesca dell’originale Mary Poppins / 11 Dicembre 2019 in Il ritorno di Mary Poppins

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Posso apprezzare l’impegno, anche la parte a cartoni è stata fatta molto simile a quelle che erano le tecniche di animazione degli anni ’60, i luoghi sono ricreati molto bene e anche la casa stessa. Ma niente di più.
Il film è piatto, conosco bene l’originale e posso dire che la Mary Poppins di questo sembra più fredda e meno dolce di quella originale; la storia è abbastanza banale ma la cosa più grottesca è l’aver costruito l’intero film su scene che vanno palesemente a citare/imitare/omaggiare l’originale, a tratti quasi sembrando una presa in giro o una “taroccheria”. Decisamente inutile e brutto.
Chi conosce bene l’originale troverà le scene di questo estremamente simili: la banca, gli spazzacamino (ora lampionari), l’entrata nel disegno (ora vaso) e tante altre.
Tutto questo porta al risultato finale di un film che sembra costruito più come imitazione che come film a sé stante, o “continuum” del primo.
Forse uniche scene un po’ degne di nota la scena con il lupo (che fa molto Disney anni 60/70 tipo Bianca e Bernie, la carica dei 101 o gli Aristogatti) e la scena della scalata al Big Ben.
La domanda che viene spontanea è: perché fare un seguito, con un cast molto importante, riciclando anche due Attori con la A maiuscola come la Lansbury e Van Dyke, ultranovantenni, per fare un film che ha come punti di forza unicamente i punti in comune con il suo predecessore?
Dov’è finita la fantasia?
Avrebbero potuto fare una meraviglia, per un po’ ci avevo sperato, ma è difficile fare un seguito degno, dopo un capolavoro come l’originale.

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Voto 5 / 2 Giugno 2019 in Il ritorno di Mary Poppins

Una sola domanda: perché?

Nessuna magia / 15 Aprile 2019 in Il ritorno di Mary Poppins

Un seguito che non ripete la magia dell’originale. Certo, il primo Mary Poppins l’ho visto quando avevo cinque anni, e a quell’età tutto ti sembra magico; in ogni caso, non vedo grandi qualità in questo secondo episodio. La storia arranca senza grandi invenzioni verso un finale scontato; l’unico momento abbastanza emozionante è la scalata al Big Ben. Emily Blunt sembra una nanny molto più severa di Julie Andrews, se la memoria non mi inganna (sono passati un bel po’ di anni). Le canzoni, infine, non lasciano il segno. Insomma, per farla breve, il film non ha nulla di supercalifragilisticexpialidocious (tant’è vero che la parola, incomprensibilmente, non viene mai pronunciata).
L’unica meraviglia del film è la presenza di Dick Van Dyke, uno dei protagonisti del film originale, che torna sulla scena all’età di 92 anni, e per giunta in ottima forma.

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