11 Recensioni su

L'onda

/ 20087.5490 voti

Sconvolgente…. 7,5 / 3 Marzo 2016 in L'onda

Questo è uno di quei film che non puoi raccontare, devi vederlo e basta.
Ela cosa bella è che tutto parte come un insegnamento: “Può una Germania ricadere nella dittatura dopo gli errori del passato?” C’è chi dice no…e chi dice si, ma il professore vuole portare i ragazzi a capirne il concetto, provando questo esperimento.
Ma fallisce, anzi no… vince. Perchè alla fine quello che ti resta in testa è che non impariamo mai a fondo la lezione, e che gli errori si possono rifare. Si rifanno.
Finale imprevedibile ma inevitabile. Un film che spaventa, ci mette di fronte alla terribile verità che non saremo mai al sicuro da noi stessi e che l’idea “l’unione fa la forza” non ha sempre dei risvolti positivi.
Da vedere e rivedere.
7,5.

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Straordinario nei minimi dettagli. / 3 Marzo 2016 in L'onda

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Grande film,con un finale per niente prevedibile e scontato…Fa riflettere molto.

E’ ancora possibile… / 29 Maggio 2014 in L'onda

Un’ altra dittatura è ancora possibile. Film che mette i brividi. Dovrebbe essere proiettato in tutte le scuole.

20 Ottobre 2013 in L'onda

E’ un film molto valido, che però, purtroppo, non ha avuto la giusta risonanza. E’ assolutamente educativo e dovrebbe proporsi la sua visione in tutti i licei.
Nelle scuole ci hanno insegnato gli estremismi politici, abbiamo dovuto studiare le autocrazie, le dittature ed il totalitarismo come qualcosa di lontano dal nostro vivere, dalla nostra realtà. Come se appartenessero a quei fogli di un libro di storia, frutto di un’evanescente memoria.
Eppure siamo figli di quegli orrori e, consapevoli di questo,ci siamo voluti tutelare con le Carte costituzionali, riconoscendo il fatto che fondamentalmente l’uomo è sempre uguale a sé stesso ed esistono, citando Giambattista Vico, “corsi e ricorsi storici”.
Questo film ricorda, a titolo esemplificativo quanto volutamente “iperbolico” e provocatorio, quanto quella realtà sia invece non solo vicina ma possibile, riproponibile. Basta davvero poco.
Ha una buona regia, un buon ritmo che rendono ancora più convincente la trama, benché esasperata. Bella la scena finale.
E’ un film che ti lascia qualcosa, che fa riflettere su quali meccanismi possano muovere le persone, ma soprattutto ci fa pensare a quante “manipolazioni”(anche insignificanti) subiamo nella nostra vita. Più di quante ne immaginiamo.

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Nicht hinauslehnen. / 27 Aprile 2013 in L'onda

Quando sono venuti a prendere gli ebrei
Sono rimasto in silenzio perché non ero ebreo
Quando sono venuti a prendere gli omosessuali
Sono rimasto in silenzio perché non ero omosessuale
Quando sono venuti a prendere i comunisti
Sono rimasto in silenzio perché non ero comunista
Quando sono venuti a prendere gli zingari
Sono rimasto in silenzio perché non ero zingaro
Quando sono venuti a prendere me, non c’era più
nessuno che potesse parlare per difendermi.
(Martin Niemöller)

Sarebbe possibile oggi? Si.
Hai detto niente.
Film fatto molto bene e dal quale si possa anche imparare qualcosa.
Tragico e realistico, cosa rara e mai abbastanza apprezzata.

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24 Marzo 2013 in L'onda

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Film presentato al Torino Film Festival, e che a detta di tutti lo avrebbe dovuto vincere. Talmente di tutti che quando ci ero andato ero rimasto fuori perché la sala era piena (che non sono affatto violento, io, ma la voglia di incendiare tutto mi era venuta. Erano le 11 del mattino ca**o!!! Andate a lavorare!).
Per la settimana sull’autocrazia (?) un prof molto rock (con tanto di T-shirt dei Ramones) sperimenta una dittatura in classe. Poi la cosa gli sfugge un po’ di mano. Jawhol!
Detto che è sufficiente mettere della musica durissima, e tedesca, oltre a un po’ di montaggio ben costruito, per far sembrare che un’auto vada a 120 all’ora mentre magari in realtà va a 30, ecco, detto questo è un film che mi spiace solo non aver potuto vedere a 20 anni. Tipo… quei film che si devono vedere a 20 anni insomma, e saperne parlare, Trainspotting, Natural Born Killer e American History X (giusto per far degli esempi). Questo è un po’ Bayside School alla nazista, schematico e a muso duro quanto vuoi ma, in effetti, ora che avrebbe dovuto vincere lo penso anch’io.

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13 Febbraio 2013 in L'onda

Può instaurarsi ancora una dittatura? Sì, secondo l’esperimento del film. L’idea è ben resa, lo stile è tipicamente giovanile e vivace quindi si lascia ben seguire e gli interrogativi che pone sono inquietanti e giusti. Molto bello.

1 Febbraio 2013 in L'onda

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

L’idea di base è ottima, il problema è tutto quello che vi ruota attorno. Mi aspettavo che venisse approfondita maggiormente la psicologia dei personaggi, che trovo, in generale, troppo stereotipati. C’è, insomma, il tentativo di fare un film Giovane, con intere scene in cui regnano sovrani turpiloquio e sostanze stupefacenti. Non dico che non siano parte della realtà quotidiana, ma secondo me questo aspetto è stato caricato troppo. Il 6 e mezzo si è trasformato in 7 con il finale, forse scontato, ma comunque d’impatto.

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Incredibile / 28 Marzo 2012 in L'onda

Come da una semplice operazione scolastica possa tranquillamente degenerare il tutto senza un controllo.
Da vedere per rendersi conto quanto l’uomo può essere fragile.

15 Marzo 2012 in L'onda

Premetto che il film si costruisce su un intento visibilmente didascalico, la qual cosa tende a limitarne l’apologo di base. La storia è reale e nella realtà durò solo 3 giorni perchè la degenerazione fu immediata, il film ha un respiro più ampio, testimonia il demone che avviluppa i ragazzi, ma anche le tentazioni del professore.
La scuola e i ragazzi alla prova della democrazia: cosa si può imparare se per una settimana si abdica alla propria individualità e alla propria libertà immergendosi nell’indistinto di un gruppo che segue pedisequamente un leader, annullandosi esteriormente, seguendo poche regole d’ordine? Nulla. Perchè il film ha una forte base di disincanto e di pessimismo acuto, nulla i ragazzi imparano se non l’ebrezza dell’appartenza fino a che non arriva la violenza e la tragedia. Ed è significativo l’ultimo fotogramma, il fermo immagine del volto del professore pieno di orrore, come un novello Kurtz che vede l’abisso di se stesso, perchè non si parla solo del gruppo, della manipolazione dei giovani, della spinta a trovare una identità e un perchè degli adolescenti che cercano punti fermi nel periodo solitario della crescita, ma anche delle motivazioni del singolo e dell’ubriacatarua del potere, dell’incapacità dell’adulto di vedere il limite e le distorsioni preso dal proprio narcisismo e avallato da un sistema che vede nell’ordine un fine a cui tutto sacrificare.

I piccoli eventi che possono allarmare sono isolati, giudicati l’uno slegato dall’altro e quindi giustificati come poco significativi, così l’insieme viene perduto di vista.
Solo due sono le voci contro: una contraria sin da subito perchè ben sorretta da una base ideologica che però la porta comunque all’estremismo (il fine giustifica i mezzi, la menzogna come arma per disinnescare l’esperimento), l’altra invece prova per due giorni, qui la sceneggiatura ha un vuoto, le vere motivazioni del perchè si ritragga sono davvero oscure (solo perchè non rinuncia alla sua vanità? Il che non sarebbe neppure male come idea), poi l’evoluzione e come non pensare che è proprio la studentessa con una famiglia alle spalle attenta, aperta, progressista e presente che riesce a metabolizzare la tentazione del fascismo? Ancora una volta la sconfitta della scuola: ogni ragazzo ha una sua frustrazione personale o sociale che lo spinge ad aderire al progetto, una debolezza e una fragilità che la famiglia di appartenenza amplifica a dismisura e la scuola che sarebbe l’occasione di emancipazione dalla proprio origine sociale, fallisce, perchè da sola non ce la fa.

E’ un film da far girare nelle scuole, sicuramente.

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2 Febbraio 2011 in L'onda

Lucido e profetico.

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