Recensione su Lavorare con lentezza

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16 Dicembre 2012

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Film ambientato nella Bologna degli anni ’70, che lega insieme le storie di alcuni personaggi per raccontare quella vera di Radio Alice, una delle prime radio indipendenti. I protagonisti principali sono Pelo e Squalo, due ragazzotti non troppo svegli che si arrangiano facendo lavoretti. A un certo punto un ricettatore gli propone di scavare un grosso tunnel per una rapina. Mentre scavano ogni notte scoprono Radio Alice, vanno alla sede e vi trovano un ambiente di comunismo-canne-libertà-femminismo-goliardia-sciopero ecc, a cui si uniscono. Finisce con le grandi manifestazioni e ci scappa il morto. La vicenda di Radio Alice aveva fatto scalpore sia per la spregiudicatezza delle trasmissioni, durante le quali poteva parlare letteralmente chiunque, sia per il fatto che aveva continuato a trasmettere fino a quando i poliziotti non gli sono entrati in casa buttando giù la porta, fino all’ultimo momento.
Il film è bene ma non benissimo, perché è di quelli che restano un po’ nel sì ma poi? Abbiam concluso qualcosa? Adesso è tutto uguale a prima? Ma allora tutto a cosa minchia è servito? Rischia di finire per essere la solita cosa sui pischelli e i sogni irrealizzati/abili. La fantasia al potere. Si sorride, tanto, e ci sta Massimo Coppola che per me è yeah.

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