L'apparenza delle cose

Più che un horror un thriller psicologico che ricorda “le verità nascoste” di Robert Zemeckis e “Shining” di Kubrick, un film dalle buonissime premesse e un discreto cast, peccato però che nella seconda parte crolli come un castello di sabbia difronte a un’onda, una sceneggiatura vacua e poco comprensibile e un finale paranormale tanto bello dal punto di vista visivo ma demenziale e incomprensibile nel suo svolgimento.
Un”occasione sprecata.

Catherine e George con la loro figlia sono una tranquilla famigliola americana la quale si trasferisce in un paese nei pressi di New York perché è stata assegnata una cattedra in un college privato a George. Vanno a vivere in una villetta in cui, negli anni passati, sono accadute alcune cose assai curiose. E, ovviamente, queste tornano a farsi sentire dalla loro figlia e soprattutto da Catherine.
Trama non particolarmente emozionante ma fino ad un certo punto scorreva e sembrava potesse prendere una piega originale…
Ed invece… BOOMMMM!!! Niente da fare.
Ma perché non ho fatto il regista!!! Forse perchè magari nessuno sarebbe venuto a vedere i miei film ma almeno sarebbero stati particolari.
Peccato.
Occasione sprecata.
Ad maiora!
#filmaximo

Ormai i film Netflix son tutti uguali.
Buon cast , belle ambientazioni, tutto sommato anche idee buone…ma manca sempre la sostanza.
Anche in questo caso, la trama si vaporizza sul finale, non dando tutte le risposte che ci si aspettava. Anzi, si va anche sul filone onirico, facendo ancora più confusione. Peccato perchè comunque il film si guardava, pur non essendo nulla di eccezionale.
Abbastanza ridicola la partecipazione della Dyer…praticamente un filler dichiarato . Non serve pressochè a nulla.