Recensione su Kaboom

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17 Settembre 2013

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Film piuttosto scomposto, arcobalenico e parecchio da festival del cinema LGBT. Il punto fondante è che scopano tutti con quasi tutti. E questo è importante U_U
Smith è questo ragazzotto strabisex, trisex, eptasex, che va al college. Si veste gaio, si fa le pippe sul suo compagno di stanza Thor (uno tantissimo idiota, surfista che prova a farsi i pompini da solo – sì ok D’Annunzio e blabla lo so), ha una migliore amica, ovviamente lesbica, laquelle ha a sua volta una relazione con una teen-strega, che spara raggi laser et alia del genere amenità. Intanto Smith scopa una conosciuta a una festa, ma anche un nigga in spiaggia, ma anche l’amico di Thor, ma anche qualcun altro che probabilmente non ricordo; e incontra persone che aveva sognato, i livelli di sogno e realtà si accavallano, ed è inseguito da personaggi lynchiani con delle teste di coniglio.
Scoprirà che fa tutto parte di un piano, anzi, Piano, ordito da una setta capeggiata dal suo disperso padre, che comparirà solo nel finale, vestito da divino bianco Otelma con in mano il pulsante rosso da guerra fredda.
Incrocio bizzarro tra Donnie Darko, pezzi di Lynch come detto, i gomblottismi mondiali alla Pendolo di Foucault di Eco, horror, YMCA e i gay che ballano nelle acciaierie, teen movie dove tutti hanno il blackberry, elogio dello scopa più che puoi. Ammiccamenti a quiproquò, la setta si chiama New Order (e lo dicono anche: the seminal group from the 80s?), il piano di Smith, sballottato dagli eventi, è: dividiamoci. Dai, che figata! E poi a un certo punto partono i Placebo, scopri che tutto era, sì, ma era diverso, e si conclude in un finale affrettatissimo, prima di far fare a tutto KABOOM → trama, svolgimento, taglio netto, ti chiedi cosa starà per succedere, solo che non succede niente, kaboom. Eh, sì, comoda così, non è che solo per avere un titolo cool butti via la storia 🙁
Titoli di coda psi-colorati.

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