Carte giocate male / 12 Settembre 2023 in Il primo giorno della mia vita

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Boff, alla fine delle fini, ammé i film di Genovese non incantano.
Più andiamo avanti e meno li apprezzo.

Ne Il primo giorno della mia vita, neppure l’elemento fantasy ha saputo conquistarmi. Perché, al di là della doverosa sospensione dell’incredulità, tutto -dalla messinscena ai “temi” portati dai protagonisti- mi è sembrato artificioso, estremamente stereotipato (su tutto: i genitori del bambino youtuber non si possono proprio guardare/ascoltare) e molto prevedibile, pensato per essere solo rassicurante.
Ma perché non osare? Perché non mettere nel gruppo un fattore di imprevedibilità (che, certo, non è rappresentato dalla scelta finale del personaggio di Mastandrea, anche se si “pretende” di farla passare per tale)?

Peccato, perché Servillo, Mastandrea e la Buy sono sempre delle gran carte da giocare e, qui, mi sono sembrate calate non proprio bene.

Fra l’altro, ritengo che il minutaggio sia un po’ eccessivo, per una storia che, ben prima del finale, esaurisce il carburante.

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