20 Ottobre 2012
Se durante la scena che dovrebbe essere la più drammatica del film in cui la protagonista (un’imbruttita ed un po’ monocorde Claudia Gerini) si confida con uno spasimante raccontandogli di essere stata abbandonata dalla mamma il pubblico in sala ridacchia qualcosa che non va ci deve essere…
Infatti la sceneggiatura fa acqua da tutte le parti, tempi registici e narrativi inutilmente dilatati, personaggi abbozzati.
Si salva una Milano livida che, se anni fa era da bere ora qualcuno se l’è bevuta.
Recensione da Oscar
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