Recensione su Il giardino di limoni

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3 Aprile 2013

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

A una vedova palestinese, che vive sul confine con Israele vendendo i frutti del limoneto di famiglia, capita tra capo e collo un nuovo vicino, scomodo quanto può essere il Ministro della Difesa dello stato sionista. Il Mossad decide che limoni devono essere abbattuti perché costituirebbero un riparo da cui lanciare eventuali attacchi terroristici. Segue opposizione cocciuta e legale senza quartiere della Madama Limone contro lo stato stupido. Film di quelli doverosi, e precisamente come ce lo si aspetta. Onesto, secco e diretto a denunciare le assurdità e distorsioni a cui conduce la situazione quotidiana nei territori di confine. Da inscrivere in tutta una serie di film simili, anche se al momento mi risale solo in mente La sposa siriana (sono un cretino. Mi sono accorto solo ora che sono dello stesso regista. Per forza si inscrivono:) Fate come se non avessi detto nulla e riempitemi la bocca di cenere).

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