Recensione su Il cavaliere oscuro – Il ritorno

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Batman nella leggenda (o Nolan?) / 29 Dicembre 2012 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

Otto anni dopo la morte di Harvey Dent, Gotham City è una città apparentemente tranquilla e senza criminalità, grazie al Decreto Dent che ha messo “al fresco” tutti i criminali. Bruce Wayne vive da eremita, rinchiuso nella sua casa e tutti vociferano su che fine abbia fatto. Ma con l’arrivo di Bane, imponente criminale trascinatore di folle, le cose cambiano…

Molte attese per l’ultimo capitolo della trilogia di Nolan, era incerto il risultato perchè Il cavaliere oscuro sembrava difficile da superare, ma il regista ha regalato agli spettatori un film colossale, complicato e straordinario, al di sopra di ogni aspettativa. Nonostante le quasi 3 ore, il ritmo è serrato, pieno di colpi di scena e di personaggi che si intrecciano alla perfezione, punti della trama che riprendono i capitoli precedenti (soprattutto Batman Begins). Già dai primi minuti, con l’entrata in scena di Bane, capiamo che Nolan gioca duro, che non si risparmia e che vuole superare sé stesso. Tom Hardy (Bane) mette in ombra quello che fino ad ora era stato il cattivo meglio riuscito in tutta la cinematografia di Batman, il Joker di Heath Ledger, Anne Hataway stupisce con Selena (Catwoman mai dichiarata), una ladra furba, seducente e incerta su da che parte stare.

Nonostante sia un film tratto da un fumetto, ci troviamo di fronte ad eroi, supereroi e criminali “umani” (come nei precedenti), e si affrontano tematiche sempre più attuali: la crisi economica, gli eroi che sono ricordati come tali anche se sono arrivati fino a lì con l’inganno, la voglia di rivoluzione contro un governo dei pochi.

Ai titoli di coda ne vuoi ancora, vorresti ripagare il biglietto per vedere la proiezione dopo. Ora c’è da chiedersi: continuerà la saga di Batman? Chi avrà il coraggio di affrontare un altro film dopo la trilogia epica di Nolan?

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