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Il cavaliere oscuro – Il ritorno

/ 20127.4904 voti

cupo introverso e commovente finale dell’opera di Chris Nolan / 2 Dicembre 2021 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

difficile un commento, forse il meno capolavoro della trilogia a causa di un villain scritto un po male ed oltretutto doppiato malissimo nell’italico idioma. Sognando che un giorno Nolan regali un piccola postilla in stile The Dark Knight Returns di Miller.

Filmone epico, però… / 27 Agosto 2020 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

…un paio di buchi di sceneggiatura (abbastanza grandi, peraltro) ne minano significativamente la valutazione. Anche se la spettacolare scena iniziale dell’arrembaggio aereo da parte degli scagnozzi di Bane compensa, parzialmente, la pecca.

no titolo / 3 Agosto 2020 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Gotham è sotto assedio, nessuno può entrare o uscire dalla città. A parte Bruce Wayne, ovviamente. Lui fa un po’ come ca**o gli pare. Il realismo elastico di Nolan.

Una conclusione pessima / 27 Settembre 2018 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

Ho amato i primi due film dell’Uomo Pipistrello diretti da Christopher Nolan: Batman Begins e Batman: Il Cavaliere Oscuro perché hanno saputo prendere i personaggi che abbiamo conosciuto tramite i fumetti, cartoni animati e serie televisive (i videogiochi migliori sono usciti successivamente) e tramutarli in personaggi più umanizzati, ci troviamo di fronte davvero a cattivi che hanno maturato un odio così grande, magari anche sofferto, al punto tale che le loro azioni sono quasi giustificate. In questo ultimo film secondo me doveva esserci la presenza di Joker (Heath Ledger, che purtroppo non ha potuto partecipare al film data la sua prematura dipartita) ma soprattutto Bane (che nel doppiaggio italiano parla in un modo incomprensibile) e altri personaggi che vediamo nel corso del film sono completamente snaturati rispetto a quello che rappresentano nei fumetti, rendendo il tutto strano e sgradevole anche perché la trama è confusa e ogni azione sembra essere compiuta senza un senso logico, gente che segue in massa un pazzo senza motivo… non faccio spoiler ma in sostanza non aggiunge nulla alla trama dei primi due se non nel finale che, secondo me, è a interpretazione libera. Metto 5 stelle solo perché la regia e gli effetti speciali sono curati veramente bene (peccato solo per le scene di lotta che sono davvero incasinate).

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MAGNIFICO / 23 Settembre 2018 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

La conclusione spettacolare di una trilogia epica!! Nolan, con le sue doti che pochi hanno, ha creato un Batman da ricordare. La trama eccezionale, attori magnifici (Bale è superbo!) e un mix d’azione sono il fulcro di questa pellicola. Da vedere e rivedere. SUPERBO

Eccellente! / 22 Agosto 2017 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

La fine di una splendida trilogia!
Un film epocale, maturo e duro. Non ci sono parole per descriverlo: armatevi di pazienza, caffè e sparatevi tutta la trilogia finendo con questo gioiello!
Superbo, 8.

Una buona conclusione della saga / 27 Luglio 2017 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

Il cavaliere oscuro il ritorno non è sicuramente ai livelli dei precedenti capitoli della trilogia, ma se preso singolarmente il film risulta essere un buon cinecomic. Più di tutto mi è piaciuta l’interpretazione di Bane di Tom Hardy, il quale, regala agli spettatori un Bane molto originale. Belle anche le scene d’azione e la colonna sonora di Hans Zimmer. Tutto sommato un buon film di Batman.

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26 Dicembre 2014 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Mamma mia…una pesantezza allucinante…
Dopo “Batman Begins” e “il cavaliere oscuro”, Christopher Nolan confeziona un nuovo prodotto indubbiamente molto bello visivamente, ma mortalmente noioso…i punti a sfavore sono tanti, a partire dal doppiaggio(e questo dovrebbe farci riflettere, noi abbiamo un’antica tradizione di grandi doppiatori, possibile che non riusciamo a trovare un doppiatore come si deve per questo benedetto Christian Bale in “formato” Batman?), ancora una volta pessimo(ma tra tutti i bravi doppiatori che abbiamo, si è dovuto chiamare Claudio Santamaria?), passando per una trama confusa, concludendo poi con un finale a mio modestissimo parere osceno, che distrugge la figura carismatica dell’uomo pipistrello(Batman trasformato alla fine in un tirapiedi, in uno zerbino…ma dai…).
Cosa c’è di positivo? La sempre splendida colonna sonora di Hans Zimmer e la speranza che dopo questo conclusivo capitolo Nolan non ne tiri fuori degli altri sulla figura di Robin…Nolan ha talento, questo non lo metto in dubbio, è riuscito a ridare una dignità al personaggio dell’uomo pipistrello letteralmente distrutto dagli obbrobri perpetrati su di lui da Joel Schumacher, ma la poesia, la bellezza, il fascino dark e quel sapore velatamente fiabesco regalatoci da Tim Burton per me sono inarrivabili…il vero Batman, per me, è solo ed esclusivamente quello di Burton, gli altri sono, chi più e chi meno, solo delle copie mal fatte…

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Sempre meno Batman / 14 Luglio 2014 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

Capitolo conclusivo della trilogia. Bello eh, stilisticamente e cinematograficamente perfetto, forse un po’ troppo.
Un Batman più assente rispetto alla figura di Bruce, attorno al quale sembra girare l’intero film.
Stupefacente e sexy Pretty Princess, qui nei panni dell’antieroina di turno.

Finale fantastico che compensa, forse, la troppa durata del film

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Il fuoco divamperà / 24 Novembre 2013 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

Dopo un Batman Begins discreto e un Cavaliere Oscuro eccellente, le aspettative per questo terzo e conclusivo capitolo sulla crociata dell’eroe mascherato erano molto alte. Ma raggiungere nuovamente l’apice come con la seconda pellicola era una missione difficile, se non impossibile per Nolan e compagnia.
Ed effettivamente, il film ha un vistoso calo rispetto al precedente capitolo. Ma ciò non toglie a mio avviso che il prodotto confezionato rimanga comunque di ottima qualità.
La sceneggiatura manca di quella tensione e quella capacità di tenere lo spettatore col cuore in gola che si era ben messa in mostra col secondo lungometraggio. Ne viene fuori una prima parte di film piuttosto lenta, che potremmo definire “di semina”, a contrasto con una seconda decisamente più movimentata ed epica, che va a sciogliere tutti i nodi.
Paura e morte, follia e giustizia, caduta e rinascita. Queste parole riassumono perfettamente le tematiche trattate da Nolan in questa trilogia. La morte, intesa come perdita del proprio spirito e dell’annichilimento della volontà piuttosto che dell’annientamento della propria esistenza, e della rinascita, ottenuta dalle proprie ceneri dopo aver toccato con mano le fiamme dell’inferno più profondo, sono espresse degnamente nella bellissima e simbolica scena del pozzo (che non a caso è anche un rimando alla nascita di Batman, come ci viene mostrato nel primo capitolo).
Passando al discorso “cattivone di turno”: Bane si rivela, più di quanto mi aspettassi, un villain carismatico e di grande impatto. Magari più razionale e meno imprevedibile del Joker, ma non per questo di poco valore. Merito di una buona interpretazione da parte di Tom Hardy, che restituisce a questo personaggio un po’ della dignità sottratta dalla pellicola di Schumacher, il quale vantava come unico pregio soltanto una somiglianza fisica migliore. Cosa che comunque non sminuisce il Bane di Nolan nemmeno sotto questo punto di vista, dato che è bene ricordare che si tratta comunque di una rivisitazione in chiave più dark. Il Bane di Schumacher, in un contesto del genere, sarebbe apparso eccessivamente “fumettistico”.
Ottimo anche il resto del cast (menzione per la bella Anne Hathaway e la sua Catwoman), così come la regia di Nolan e le musiche di Hans Zimmer.
Peccato solo per la sceneggiatura di Goyer, che, come già detto, rispetto al precedente capitolo fa un bel passo indietro. Specialmente con i dialoghi, che a volte appaiono azzeccati e riflessivi, a volte pretenziosi e quasi imbarazzanti.
In conclusione Nolan fallisce nell’ardua impresa di ripetere il boom del precedente capitolo, che a questo punto rimane l’apice dell’intera trilogia. Seppur inferiore, questo terzo film merita comunque la visione. Sia perchè si tratta del capitolo conclusivo, sia perchè, tra i suoi alti e bassi, è comunque un ottimo film.
Deshi! Bashara!

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6 Aprile 2013 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

Il rimpianto per i bei tempi che furono, i due Batman di Tim Burton, si acuisce con l’ultimo episodio della trilogia nolaniana, che porta definitivamente a compimento la stucchevole mistificazione Gotham City = Manhattan (iniziata con The dark knight). Che bisogno ce n’era? Addio atmosfere gotiche timburtoniane, il Batman di oggi, a quanto pare, deve necessariamente avere una forte connotazione urbana, meglio se palesemente newyorkese.
Altro aspetto biasimevole, a mio avviso, il plagio fin troppo evidente di Star Wars: per la fisionomia del cattivo di turno, la scimmia urlatrice Bane, e per il primo duello tra quest’ultimo e Batman… mancavano solo le spade laser!
Un Bruce Wayne sempre più complessato e apatico, fa di tutto per risultare fastidioso.
Situazioni surreali e sempre esagerate, al limite dell’indigesto. Sará che non tollero più sti film dove il cattivo di turno muore dalla voglia di distruggere una fetta di civiltá con un ordigno atomico!
Nelle scene pseudorivoluzionarie, che sfociano nella guerra civile, ci ho trovato un triste collegamento all’attualitá: se Il Caimano ha profetizzato alcune situazioni culminate con l’impresentabile (Annunziata dixit) manifestazione pidiellina al Tribunale di Milano, nelle arringhe alla folla di Bane ci ho visto una preoccupante analogia con i discorsi di un noto comico genovese (propositi di esplosione nucleare a parte, almeno per ora).
Unica scena davvero degna di nota, quella del kafkiano processo sommario davanti al tribunale del popolo, ma é davvero troppo poco…

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Bah… / 6 Aprile 2013 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

Tanto rumore, luogo una quaresima, tanta confusione per l’ultimo episodio del
Batman più moderno. Ma sarà un problema mio a la voce di
Batman è veramente fastidiosa. Per non parlare di giorno
Bane. Ma perché aveva la maschera? Me lo sono perso.
Esagerato!
Ad maiora!

Spacconate e castronerie / 2 Aprile 2013 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

Ma dove è finita la magia del primo batman di Burton??
Il finale è la parte migliore del film.
Certo che Batman sceglie meglio gli uomini che le donne!
Sorvolo sul fatto che adoro Gary Oldman XD, e mi piace anche questo Robin.

7 Marzo 2013 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

Il terzo e conclusivo capitolo della saga di Batman risulta essere un finale soddisfacente, seppur inferiore alla perfezione stilistica e sostanziale del secondo capitolo. Non del tutto convincente nei suoi momenti forti, ostaggi di una sceneggiatura che rende difficile la sospensione della realtà, probabilmente la pellicola sconta il peso del fardello del realismo, grande pregio dell’opera di Nolan, che qui si sfilaccia in iperboli di sceneggiatura del tutto inverosimili. Non che sia difficile farsene una ragione in fin dei conti, dato che siamo sempre nel contesto di un cinecomics, ma è proprio la patina seria e reale che Nolan ha così sapientemente donato a Gotham e co. a sbiadirsi qui, e quindi a disorientare chi guarda.
Aldilà dei buchi di sceneggiatura però, il film resta un grande film, una conclusione che è un circolo chiuso, che si ricollega alle tematiche e alle conseguenze di quel che era era successo in “Batman Begins”. Molto del merito va chiaramente, ancora una volta, all’eccellente lavoro di regia di Nolan, sempre così aggraziato nell’inseguirei i suoi personaggi, ma anche al comparto tecnico, con una bellissima fotografia, una OST tutta di Zimmer e forse un gradino sopra ai capitoli precedenti ed effetti visivi non eccessivi e realistici. Il montaggio, in questo contesto di eccellenza, è forse il comporto che pecca di più, non amalgamando bene, in certi frangenti, i numerosi cambi di scena che seguono le sottotrame, mai così importanti.
E dalle sottotrame si arriva dunque ai protagonisti. Film corale “The Dark Knight Rises”, con un cast meritevole di altissimo livello. Christian Bale si riconferma il grandioso Batman che già abbiamo apprezzato, e sebbene sia il protagonista, proprio in questo ultimo capitolo, diviene sempre più un simbolo, forte e distinto, che sparisce dallo schermo eppure rimane invocato; il villain esplicito è un Tom Hardy/Bane eccezionale, assolutamente capace di dare forza e carattere ad un personaggio del quale non vediamo mai la mimica facciale, se non quella, riuscitissima, degli occhi. Bane sta tutto nella voce e nella stazza, ma peccato per il suo finale, poco all’altezza di una grande interpretazione, una pecca di sceneggiatura; Anne Hathaway è Selina Kyle, la gatta, la ladra scaltra e suadente, assolutamente perfetta. La sua scena di presentazione è una delle più belle e la Hathaway è bravissima nel caratterizzarla, fin dal cambio di voce, dando al personaggio un aria malinconica ma risoluta. Il punto debole di un cast perfetto ( riconferme da parte di Gary Oldman, Cillian Murphy nella sua piccola apparizione, Morgan Freeman e Michael Caine) è senza dubbio, a mio parere, Marion Cotillard. Attrice bravissima, ma qui debole, buona per un verso ma non adatta per un altro, forse anche per colpa di una scrittura non eccellente, che dona poco spessore al suo personaggio e che relega la grande rivelazione alla fine, quando ormai il tempo è troppo poco, e quel che rimane è una scena finale quasi ridicola e sinceramente mal recitata. Infine, per quanto riguarda Joseph Gordon-Levitt, io l’ho trovato irritante e credo sia colpa della sua mimica facciale plasticosa, anche se il personaggio che interpreta è senza dubbio intrigante e nel finale, fa veramente presa.
Insomma, si può certamente dire che la saga di Nolan è un prodotto, nel suo insieme, riuscito e di qualità ( sebbene i difetti non manchino) che infine fa molto di più di quello che ci si potrebbe aspettare da una storia di supereroi: amplia la portata del messaggio, gli da delle fondamenta realistiche e lo veicola avendo occhio sia per la qualità che per l’entertainment

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I dogmi Hollywoodiani / 18 Febbraio 2013 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

Col pilota automatico inserito, Nolan a caval donato non guarda certo in bocca e tra intriganti quanto ampollose dinamiche, tira le redini per il suo Batman nel clamore dei dogmi main stream, un potpourri apparentemente interessante di soluzioni improbabili e prevedibili con l’epilogo più paracul0 che si possa immaginare… Alla fine i conti (bancari e non) tornano sempre.

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4 Febbraio 2013 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

Premetto che preferivo di gran lunga i film di Tim Burton e che la sua Gotham City era assolutamente perfetta, con i suoi palazzi gotici era sospesa tra realtà e finzione.

Di tutti i film di Batman questo è senza dubbio quello che ho gradito di meno, capisco l’eroe malinconico, con un tragico passato alle spalle e un presente non sempre facile, ma qui si esagera! Il povero Batman passa da eroe drammatico a sfigato cronico nel giro di pochissimo tempo.
Salverei solo le scene finali, con un pizzico di poesia e buonismo e il giovane poliziotto che, rimasto solo a combattere un nemico potente, non si dà per vinto e prosegue instancabilmente la sua lotta.

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23 Gennaio 2013 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

Finale deludente

13 Gennaio 2013 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

Nell’ultimo capitolo della trilogia di Batman Nolan confeziona un film quasi perfetto per ritmo ed azione, esplicitando le soluzioni più Nolaniane in fase di scrittura per una pellicola ben riuscita che pecca però di qualche buco narrativo e di un’eccessiva mole di personaggi importanti ma comprimari.

10 Gennaio 2013 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

Di alcuni film apprezzo molto la credibilità e l’attenzione che hanno racchiusa nei dettagli, il perfezionismo che supera la creatività. Impagabile a mio dire. Questo film è uno di quelli. Estremamente elegante, azione e riflessione si susseguono in un bel mix e nonostante i lunghi dialoghi ideologici non mi si è mai spenta l’attenzione. Credo che in questo caso conti molto il gusto personale, la noia o l’interesse sono stati mentali assolutamente soggettivi. Comunque il mio preferito rimane il primo seguito da questo e per concludere il secondo capitolo che ho trovato certamente bellissimo ma anche vagamente trash, e mi ha ricordato troppo V per Vendetta e tutto un intero filone di film pseudo dark pseudo intellettuali che apprezzo molto solo se in piccole dosi. Voto 10 ma forse potrei votare 9 o anche 9-, comunque oggi il mio è un 10.

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Spettacolo allo stato puro / 8 Gennaio 2013 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

Storia che fila ed appassiona, effetti speciali a non finire. AVVINCENTE

Batman nella leggenda (o Nolan?) / 29 Dicembre 2012 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

Otto anni dopo la morte di Harvey Dent, Gotham City è una città apparentemente tranquilla e senza criminalità, grazie al Decreto Dent che ha messo “al fresco” tutti i criminali. Bruce Wayne vive da eremita, rinchiuso nella sua casa e tutti vociferano su che fine abbia fatto. Ma con l’arrivo di Bane, imponente criminale trascinatore di folle, le cose cambiano…

Molte attese per l’ultimo capitolo della trilogia di Nolan, era incerto il risultato perchè Il cavaliere oscuro sembrava difficile da superare, ma il regista ha regalato agli spettatori un film colossale, complicato e straordinario, al di sopra di ogni aspettativa. Nonostante le quasi 3 ore, il ritmo è serrato, pieno di colpi di scena e di personaggi che si intrecciano alla perfezione, punti della trama che riprendono i capitoli precedenti (soprattutto Batman Begins). Già dai primi minuti, con l’entrata in scena di Bane, capiamo che Nolan gioca duro, che non si risparmia e che vuole superare sé stesso. Tom Hardy (Bane) mette in ombra quello che fino ad ora era stato il cattivo meglio riuscito in tutta la cinematografia di Batman, il Joker di Heath Ledger, Anne Hataway stupisce con Selena (Catwoman mai dichiarata), una ladra furba, seducente e incerta su da che parte stare.

Nonostante sia un film tratto da un fumetto, ci troviamo di fronte ad eroi, supereroi e criminali “umani” (come nei precedenti), e si affrontano tematiche sempre più attuali: la crisi economica, gli eroi che sono ricordati come tali anche se sono arrivati fino a lì con l’inganno, la voglia di rivoluzione contro un governo dei pochi.

Ai titoli di coda ne vuoi ancora, vorresti ripagare il biglietto per vedere la proiezione dopo. Ora c’è da chiedersi: continuerà la saga di Batman? Chi avrà il coraggio di affrontare un altro film dopo la trilogia epica di Nolan?

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14 Dicembre 2012 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Ultimo capitolo della trilogia e blabla, i pipistrelli blabla, Batman ha appeso le scarpette al chiodo e blabla, c’è un nuovo cattivo veramente cattivo blablaa, colpo di scena finale e bla. Man mano che si va avanti si debbono alzare le poste in gioco, e quello di Batman per ritornare in scena diventa in questo caso una autentica risalita da un inferno terrestre, in cui viene relegato dal bad boy dopo essere stato sconfitto nel primo scontro. Nel frattempo, a Gotham City… ecco, questo è il pezzo forte del film, perché mentre Batman è assente il cattivone si è impadronito della città, sotto a cui una bomba nucleare può esplodere. E fin qui vabbuò ma il cattivone, vero reietto della società moderna, dichiara una sorta di libera tutti, con toni da dittatura del proletariato e da caccia al nobile dei tempi giacobini. La nobiltà è stata sostituita dalla ricchezza, e gli sfruttatori (e si capisce benissimo che sono → la società capitalista) diventano gli oggetti su cui sfogare la rabbia repressa della povera gente. La morale è ancora più picchiaduro. Gotham City è il capitalismo, e potrò rinascere, ma solo dopo esser stata distrutta quasi del tutto. Ohiohi, e in un film smaccatamente hollywoodiano, mica in un basso costo di quelli in cui Romero faceva risvegliare gli zombie come metafora della ribellione al conformismo liberista. Insomma, cool, e me ne frego che sia uno specchietto per le allodole. Io sono una splendida allodola U_U Per il resto è divertente lo stesso, promette → mantiene. Menzione speciale ad Alfred, il vecchio maggiordomo, che finisce al tavolino di un bar in Italia a leggere Repubblica e bere Fernet.

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27 Novembre 2012 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

Un film molto dark e molto tormentato, con un Bruce Wayne che decide, assai a malincuore, di tornare ad essere Batman, con un nemico decisamente alla sua altezza per forza fisica e morale.
Assai piacevole e in certi punti molto coinvolgente.

Modi alternativi per elogiare Heath Ledger. / 18 Settembre 2012 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Non posso essere obbiettiva dopo un Joker di quel livello.
Allo stesso modo l’intero seguito non può essere degno.
E poi… Il cattivo sempre più cattivo, sempre più forte ed insuperabile che finisce inevitabilmente per fare una fine ridicola, questa cosa non la capirò mai!

Grande cast.
Idee buone (mi ha molto colpita la scena del tribunale, a mio parere azzeccatissima).
Terreno già bello che spianato per un quarto episodio…
Ma non posso di certo dire di essere uscita entusiasta dal cinema.

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Deludente / 13 Settembre 2012 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

Con questo terzo capitolo appare chiara la volontà di Nolan di tornare alle origini realizzando un film quanto più simile a Begins, e allontanandosi dalla formula (vincente) del secondo episodio. Purtroppo questo Ritorno del Cavaliere Oscuro rende ancora più evidenti pregi e difetti del cinema di Nolan già emersi nel precedente Inception. L’eccessivo minutaggio, l’utilizzo quasi ossessivo dell’accompagnamento musicale, la necessità di spiegare tutto e subito in maniera spesso eccessivamente didascalica. Ad aggravare le cose la scelta di antagonisti non proprio carismatici o che mal si adattano ad una interpretazione di Batman che privilegia l’azione sugli elementi fantasy (mi riferisco a Catwoman in particolare). Ovviamente il film è sopra la media se lo andiamo a paragonare alla quasi totalità degli action movie che ogni anno invadono le sale ma la sensazione è che Nolan abbia esaurito tutto ciò che aveva da dire sul personaggio dell’uomo pipistrello con il secondo episodio della saga.

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10 Settembre 2012 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Mah, non so…Sarà che per me Catwoman è Michelle Pfeiffer, senza alcun paragone possibile con Anne Hathaway che di sensualità non me ne ispira affatto. Sarà che rivelare solo nell’ultimo quarto d’ora di film che la fedele Miranda è in realtà la vendicativa figlia dell’arcicattivo visto in Batman begins, e quindi la mente dietro l’intero complotto contro Batman e Gotham City, è una trovata senza fondamento e al limite della soap opera. Sarà che Bane, con la sua maschera, mi ha ricordato continuamente un patetico tentativo di scimmiottare Darth Vader. Sarà che la predica contro i ricchi strizza troppo l’occhio all’odio sociale in circolazione di questi tempi (anche se le scene dei “tribunali del popolo” fanno riflettere un po’). Sarà che il modo in cui John Blake/Robin raccoglie l’eredità di Batman mi sembra eccessivamente scontato. Sarà che non ho ben capito dove volesse andare a parare in fin dei conti la trama. Sarà che i tre Batman di Nolan sono andati calando di volta in volta in termini di qualità…
Sta di fatto che stavolta non m’ha detto niente.

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8 Settembre 2012 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Tanto è già stato detto, io non ho granché da aggiungere.

Dirò solo che, verso la metà della proiezione, ho iniziato ad annoiarmi, perché le parole ed i dialoghi “epici” mi stavano sommergendo senza appassionarmi davvero.
Meno male che, ad un certo punto, la moto di Batman e la Batwing (per quanto bruttarella: sembra una specie di ragnone volante) hanno salvato la situazione, introducendo l’azione propriamente detta, ed io mi sono risvegliata dal torpore.

La critica sociale che sottende una parte del film mi è parsa interessante, ma, a conti fatti, mi è sembrata un pallido pretesto per giustificare alcuni inviluppi narrativi.
Belle le scene di delirio collettivo: la pazzia del tribunale improvvisato, retto da quel che resta dello Spaventapasseri, mi ha fatto venire qualche brivido morale necessario.

Cast bravissimo, nulla da eccepire, e decisamente brava anche la Hathaway che ha conferito a Selina un carattere ben preciso: il suo sangue freddo e la sua lucidità sono degni di lode e, poi, complici un sinuoso ancheggiare, gli occhioni profondi ed un certo cinismo di fondo, ha reso bene l’idea della gatta.

Interessante l’uso della metropoli: le location urbane usate sono state diverse, Nolan non si è limitato alla sola New York. Eppure, nessuna delle città, la Grande Mela in primis, è immediatamente riconoscibile, il che permette allo spettatore di credere (anche solo per una frazione di secondo) che Gotham non sia un set di cartone e che esista davvero, da qualche parte.

Forse sbaglio, ma credo che Nolan abbia citato abbastanza apertamente Gangs of New York nella scena degli scontri tra polizia e detenuti armati: la ripresa dall’alto, con la strada innevata, mi è parsa la stessa che Scorsese aveva studiato per la battaglia iniziale tra Nativi e Conigli Morti e, poi, lo spirito del sanguinoso riot è molto simile.

Propongo un’altra petizione a tema doppiaggio: dopo aver interdetto le sale di registrazione ad Adriano Giannini, possiamo porre un veto anche a Filippo Timi? Chi ha avuto la malsana idea di affidargli la caratterizzazione di Bane?
Timi al massimo della sua sbrodolosità che grida al citofono: inascoltabile. Di almeno mezzo tono sempre al di sopra del resto del parlato, poi. Davvero fastidioso.

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Recensione Il Cavaliere Oscuro – il Ritorno / 7 Settembre 2012 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Hollywood, Los Angeles
quartier generale di Chris Nolan & soci
Chris: allora come facciamo a fare un Batman ancora più grande?
Scagnozzi: facciamolo durare millamila ora!
Chris: è un buon inizio… che altro?
Tizio che si nasconde nell’oscurità con la sigaretta accesa: facciamo un film su Batman, ma senza Batman…
Azz!

…e quindi dopo ore ed ore si conclude la trilogia di Batman made in Nolan…Eh si sappiatelo, ha una durata spropositata! Talmente tanto che nella parte centrale è persino un pò noioso, e si c’è poco Batman ma non vi dico altro…

Avevamo lasciato Gotham in balia della bugia dell’integrità morale di Harvey Dent e della caccia all’uomo pipistrello. E così scopriamo che il Sign. Wayne ha deciso di appendere il costume al chiodo. Succedono però fatti strani! una tizia ti ruba in casa? All’improvviso diventi povero? Il tuo maggiordono ti abbandona? questo è un lavoro per Superm… ehm… Batman!

Se il Joker era la parte malata di Gotham, allora Bane è la parte violenta.
Fin dalle prime immagini e notize mi sono chiesto perchè con tanti cattivi disponibili si è scelto Bane ed ero certo che dietro di lui si nascondeva una qualche altra figura (cosa che ho sgamato dopo 2 minuti 2) come successo nei capitoli precedenti. Alla fine mi sono dovuto ricredere, Bane (come personaggio) mi è piaciuto, quello che però non mi è piaciuto è la motivazione che muove questo enorme personaggio e la cosa vale anche per altri. Per esempio, tralasciano che Anne Hathaway è stata molto brava (come tutti gli altri) alla fin fine il suo personaggio è privo di interesse e patos e la storia dello “Smacchiatore” regge poco…
Anche questa volta come successo per il Joker (ma là ci stava come cosa) non ci viene detto quasi nulla del passato di alcuni personaggi ed il loro ingresso in scena (e per qualcuno anche l’uscita) non mi è sembrato realizzato nel migliore dei modi. Inoltre, alle volte, ho avuto la sensazione che mancassero delle parti di trama o che in fase di montaggio si sia perso qualcosa.

Nonostante questo, si è riuscito a creare un film quasi corale ed è pervaso da un senso di epicità dall’inizio alla fine. E’ un film grandioso a livello di realizzazione, di regia (impeccabile, pulita, efficace) e della colonna sonora.

Il mio, umile, parere è che nonostante i difetti che ci sono (nell’intera trilogia) Nolan e soci hanno svolto un lavoro eccezionale portando i cine-comics su un altro livello, quindi un grazie è doveroso in quanto sarà difficile, se non impossibile, dimenticare la sua opera ed i suoi protagonisti.
Alcuni di loro già divenuti leggenda.

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Resoconto flash di The dark knight – rises: / 6 Settembre 2012 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

1) Classiche musiche stratosferiche, tipiche degli ultimi film di Nolan (Inception compreso), che comunque alimentano l’enfasi e l’ “epicità” della scena. (http://www.youtube.com/watch?v=JLTz78_D2ns fighefighefighe! Le adoro!)

2) Se avessero scelto un’altra attrice per il ruolo di Catwoman, più attraente e magnetica della Hathaway, avrei preferito (ho ancora vivo il ricordo degli occhi glaciali della Pfeiffer in testa). Però, ammetto che è stata “più”, di quello che mi aspettavo. Probabilmente il merito di questo successo va attribuito quasi totalmente alla nostra doppiatrice.

3) Eccezionali le scene di inseguimenti e combattimenti.

4) Ottimi gli effetti speciali, soprattutto quando esplode mezza città, vista dall’alto. Quando esplodono i ponti, i tombini. Fantastico.

5) Peccato la boiata finale creata sul personaggio di Gordon-Levitt, super-prevedibile.

6) Gran topa la Cotillard, che per una volta, forse la prima, ha incarnato il ruolo di una stronza con i fiocchi.

7) Classiche frasone ad effetto, stra-divertenti.

8 ) Un pò idiota il finale, prevedibile anch’esso. Ma dopotutto piacevole. Ci stava.

Insomma, un buon film, da vedere al cinema (se avete uno schermo di oltre 50 pollici, forse potreste godervelo anche a casa), ma ho preferito di gran lunga il film precedente della trilogia. Sarà stata la presenza del Joker. Chissà.

Passate a trovarmi su: https://www.facebook.com/pages/Ilcinemasecondome/438177629529327 😉

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Quasi perfetto / 6 Settembre 2012 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Qualcuno aiuti i cittadini di Gotham City. Bruce Wayne si è rifugiato in casa sua, abbandonando vita sociale e relazioni interpersonali. Nello stesso momento, Batman si è reso irreperibile.
Ma chissà chi si nasconde dietro la maschera!
Comunque, il film è buono, il ritmo è scorrevole e le 2 ore e 45 minuti passano senza problemi. Certo, ciò che sembrava insospettabile io l’avevo sospettato e l’epilogo non mi ha sorpreso minimamente.
Storia più umana e meno eroica.

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Ps. Dimenticavo: ci sono un paio di scene INVEROSIMILI. Spoiler, quindi potete fermarvi qui!
1) I ladri dove prendono le moto per fuggire dalla borsa?
2) In un minuto quell’aggeggio volante di Batman fa 6 miglia. Ovvero 150 metri al secondo. MINCHIA!

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La leggenda finisce / 3 Settembre 2012 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

Con “Il cavaliere oscuro – Il ritorno“ la leggenda finisce. Dimentichiamo subito i fumettoni fracassoni come gli Avengers, quello di Nolan è tutt’altro stile: il silenzio ovattato dell’attesa caratterizza numerose scene, mentre una colonna sonora poco intrusiva descrive sequenze epiche. A differenza dei precedenti cinefumetti, Batman è poco super-eroe e molto più uomo: segnato dalla vita, diviso tra il desiderio di aiutare la sua amata Gotham e l’impossibilità di contare su una piena forma fisica. Tra i punti di forza del film ci sono anche le new entries, Hathaway e Gordon-Levitt in primis. Nei panni del “cattivo” del film Bane, Tom Hardy ha fatto un gran lavoro corporeo per riuscire ad esprimere sentimenti pur avendo gran parte del viso coperto da una maschera.
La città ha bisogno di eroi e chiunque può essere un eroe, basta seguire la propria coscienza anche se questo significa non obbedire ciecamente ad un’autorità prestabilita. La speranza è un motore potente che deve spingere anche l’odierna società a ribellarsi alla crisi, ma anche a sfuggire ai luoghi comuni che hanno accompagnato la notizia della strage di Aurora, tragicamente consumatasi durante la prima di questo film.

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Buona la terza / 3 Settembre 2012 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

Atmosfera cupa, silenzi ad effetto che precedono imminenti detonazioni, il declino crepuscolare di un eroe; degno finale per una ottima trilogia sull’uomo pipistrello.
Tra le tante valide interpretazioni (Anne Hathaway più felina di Halle Berry, hai visto mai…), rilevo un ottimo Joseph Gordon-Levitt nei panni del buon poliziotto Blake.

5.5 / 3 Settembre 2012 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

Non mi sarei mai aspettato di provare una forte delusione alla fine di questo ultimo capitolo della trilogia di Batman firmata da Nolan, eppure, devo ammettere che questa conclusione è al di sotto di tutte le mie aspettative.
Se Nolan ha avuto il merito di far risorgere Batman dalle ceneri fosforescenti dei precedenti capitoli schumacheriani per ridargli l’oscura dignità che merita (Batman begins) e poi è riuscito anche a far in modo che si confrontasse con un avversario che Nicholson, nel primo Batman, aveva reso magistralmente (The Dark Knight), adesso con oltre 2 ore e mezzo di esplosioni e sgangheratezze è riuscito a firmare un flop come quello di Batman – The return (il seocondo capitolo di Burton..).
Mi spiace ma quando penso a Batman penso ad un eroe solitatio e tomentato, un personaggio notturno…e qui appare più di giorno che di notte. Bruce Wayne sembra la copia sputata di Howard Hughes (bastone compreso..) e le esplosioni e le ipertrofie della sceneggiatura (vedi il finale surreale…) surcalassano i personaggi (un buon Bane, muscolarmente reso da Tom Hardy e la Catwoman della Hathaway, bella e sexy).
Batman mi è sempre piaciuto più degli altri fumetti e il motivo è che più che gli effetti speciali è il personaggio in sè e il suo degno avversario (per dirla alla Sacchi) che conquistano, non i giocattoli (ridicolo l’aereo) o le scene catastrofiche alla Transformers o Avengers…da Batman mi aspetto molto più di questo, o almeno un pò più di cruda adesione alla realtà.
Sicuramente è bello l’incontro tra Bane e Batman, ed è bravo Joseph Gordon-Levitt nel dare un tono ad un personaggio altrimenti detestabile, ma i buchi nella sceneggiatura sono troppi e alla fine il livello non è quello dei capitoli precedenti…

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Peccato, che occasione sprecata! / 2 Settembre 2012 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Scrivo con la consapevolezza di essere l’unica ad aver dato un voto negativo a questo film. Peccato, poteva essere un bellissimo epilogo, invece mi è sembrato assolutamente inadatto.
Iniziamo dai personaggi che circondano Batman. Catwoman… Ho odiato questo personaggio. Ambigua, lasciva, decisamente troppo sensuale e stucchevole, all’inizio lo tradisce, poi ovviamente si mettono insieme e tu devi fartela stare simpatica per forza. Non avevo capito che il film fosse incentrato su di lei, che occupa le scene molto più di Batman. Alfred che lo abbandona nel momento in cui invece avrebbe più bisogno, era necessario? Ah, parliamo del cattivo, Bane. La sua peculiarità? La maschera. Io ho amato ‘The Dark Knight’ soprattutto grazie agli antagonisti. Il Joker era uno psicopatico geniale, di un’intelligenza e di una particolarità che non possono farti rimanere indifferente al personaggio. Due Facce rappresenta il Bene più puro che si trasforma nel Male assoluto. Bane è solo grosso, cattivo, fortissimo. E un po’ troppo retorico. Vuole liberare la gente di Gotham dall’oppressione della polizia… Non mi convince. La storia di Miranda Tate che a dieci minuti dalla fine del lungo film si scopre essere figlia di Ra’s al Ghul, prima odiato e poi, dopo morto, adorato, mi è sembrata forzata.
I combattimenti fisici tra Batman e Bane lenti e poco spettacolari. Nota positiva, Robin e il personaggio di James Gordon, integerrimo e leale come sempre.

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Che la fine cominci / 31 Agosto 2012 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

Dopo “Batman Begins” (2005) e “Il cavaliere oscuro (2008)” si conclude con questo capitolo la saga del supereroe con il super conto in banca, ed è una grande conclusione. Per la regia di Christopher Nolan (oltre ai precedenti due capitoli della saga regista anche dello straordinario “Memento” (2000), che personalmente considero il suo capolavoro e di “Inception” (2010)) questo film riesce ad avere una durata quasi da opera lirica (pregate che i posti del cinema siano comodi) ma ad essere allo stesso tempo avvincente ed entusiasmante, oltre che semplice da seguire, nonostante come sempre la sceneggiatura del fratello di Christopher, Jonathan Nolan, sia molto articolata (anche senza i salti nel tempo tanto cari alla coppia) e ricca di personaggi, eventi e situazioni che si intersecano. Questo fattore è evidenziato anche dal montaggio, molto ben curato sia nelle sequenze puramente d’azione (cosa abbastanza normale per un film su supereroi, visto che anche le porcate puntano a quello non avendo altro) sia per quanto riguarda i dialoghi, qui veramente molto intensi e profondi, che rivelano l’umanità dei personaggi; ciò dimostra un lavoro molto accurato per tutti gli elementi della sceneggiatura, Deo Gratias. Per quanto riguarda gli attori Bruce Wayne è interpretato ancora da Christian Bale (“The Prestige” (2006) sempre di Nolan in cui era assieme a Michael Caine, qui nei panni di Alfred), che mette in pratica la sua grande duttilità fisica per prendere e perdere chili, rappresentando le varie fasi del suo personaggio, qui particolarmente in evoluzione: uno dei grandi lati positivi della saga è che a differenza di molti film dello stesso genere, anche l’alter-ego normale del personaggio è sviluppato in modo approfondito, il che non significa far vedere Bruce Wayne al supermercato, significa creare un approfondimento interiore e psicologico che non sia da “La Psicologia insegnata agli idioti”; Bane, il personaggio mascherato (no, non quello vestito da pipistrello, l’altro) è Tom Hardy (nel già citato “Inception” e “La talpa” (2011) con Gary Oldman, qui Gordon), veramente grosso e incombente (fatto accentuato dalle numerose riprese dal basso) riesce a mantenere furia e vigore trasmettendoli solo con lo sguardo, cioè la parte più debole del corpo; Selina, la ladra mascherata (no, non quello con la maschera antigas sulla bocca, l’altra) è Anne Hathaway (“Il diavolo veste Prada” (2006), “Rachel sta per sposarsi” (2008)), su cui come Catwoman, personaggio storicamente ambiguo, scaltro e provoca – erezioni, non avrei scommesso una banconota da sei euro, vedendola ancora in versione Susanna tutta panna (“Pretty Princess” (2001), film di una melensaggine irritante), e invece riesce a rendere molto bene la donna gatto come movenze, dialoghi e atteggiamenti. Scenografie eccezionali sia per quanto riguarda gli spazi aperti sia per le riprese della città, molto esplorata, forse più che nei precedenti due film, uso del sonoro intelligente e molto adatto alle situazioni.

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30 Agosto 2012 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

Un bomba ‘sto film. Nolan non si smentisce e sforna un altro signor film.
L’ultima ora è notevolissma, ma l’intero film vola via e non te ne accorgi nemmeno che dura quasi 3 ore. Visivamente potente e maestoso,tecnicamente ineccepibile.
Prove attoriali di livello, con un Bale migliore e più convincente rispetto agli altri due film; è però la Hathaway che ruba lo schermo un po’ a tutti, con una prova azzeccatissima.

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Nolan è pur sempre Nolan / 30 Agosto 2012 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Ho visto il film ieri, e .. che dire? Sono ancora sconvolta dall’immensa bravura che questa volta, come sempre, ha dimostrato Christopher Nolan. Ha fatto di batman una vera e propria leggenda. Avrei dato a questo film un bel 10, ma il regista, concentrandosi troppo sui particolari, ha lasciato dei buchi di trama e perfino delle inadeguatezze; come per esempio il finale, tutti pensavano fosse morte, e forse sarebbe stato meglio cosi. Un finale che ricorda molto Matt Damon in The Bourne Ultimatum, un finale forse un poco banale, ma d’altronde.. un po di banalità non fa mai male. Vediamo un Christian Bale che supera se stesso,rispetto ai precedenti di Batman, un Joseph Gordon levitt che,dopo inception, inizia a mostrare le sue capacità recitative e un Gary Oldman sempre da Oscar, una Marion Cotillard che lascia di stucco l’intera sala e una Catwoman che forse avrebbe potuto essere più “felina”, ( niente a che vedere con la catwoman di TIm Burton Michelle Pfeiffer). Due ore e tre quarti di puro GENIO, lo spettatore resta dall’inizio alla fine col fiato sul collo e non mancano i colpi di scena nell’ultima ora. Insomma un film eccellente, reso tale anche e sopratutto grazie alle musiche di Hans Zimmer.

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Il fuoco divamperà / 29 Agosto 2012 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Appena tornato dal cinema, dire che sono ancora sconvolto è poco. Spettacolare conclusione di una fantastica trilogia che con il maestro Nolan ritrova smalto, un cast stellare che ovviamente dà i suoi risultati, oltre ai due antagonisti Bale e Hardy notevoli Gordon-Levitt e la Catwoman Hathaway. Il film non dà un attimo di pausa, la tensione è sempre alta e alcune scene mi hanno lasciato davvero con la pelle d’oca, per non parlare di un finale che solo un regista come questo poteva donarci, il tutto costantemente supportato dalle fantastiche composizioni di Hans Zimmer.
Il mio voto alla fine è 9,5, l’ho persino preferito al capitolo precedente, manca un cattivo del carisma di Joker ma Bane non sfigura affatto, forse l’unica pecca **SPOILER** è il modo in cui viene eliminato Bane, che dopo essere stato in scena per tutto il film scompare in un istante e non viene più ripreso, una fine indegna per un cattivo del genere.

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27 Agosto 2012 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

più che un cerchio che si chiude mi sembra una spirale che torna sullo stesso punto (e in un certo senso per certi aspetti ricorda Inception).
Purtroppo leggendo vari articoli di presentazione avevo già capito il colpo di scena (ovvero l’identità del vero oppositore di Batman che non è Bane) ma la vera sorpresa è stata CatWoman, meno “gatta” rispetto alle altre ma non per questo meno affascinante e conturbante.
Della trilogia però il mio preferito resta sempre il secondo. Irraggiungibile!!!

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27 Agosto 2012 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

Credo che nessuno potrà mai eguagliare Nolan. Sublime.

22 Agosto 2012 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

baboom! e via con una sequenza che vorrebbe essere adrenalinica ma che invece risulta forzata ( caro nolan,non siamo in un film di 007)
voi direte,e poi? si c’è una prima parte gradevole con qualche monento comico e degno quindi di nota,per esempio l’entrata in scena di batman è buona e il batpod fa il suo dovere almeno fino a quando il nostro vola sul
mezzo nuovo di zecca che fa anch’esso la sua porca figura per poi portarlo dritto nelle mani dell cattivo di turno che il nostro si ostina a voler menare a mani nude così da beccarle di santa ragione,fin qui il film risulta divertente ma poi ( inevitabili direi )arrivano le dolenti note che si palesano nella seconda parte, che è a conti fatti troppo lunga e piena di cose inverosimili e francamente gratuite,come se non bastasse anche il finale delude assai e allora si tira un sospiro di sollievo nel sapere che nolan non farà più film sull’uomo pipistrello.
se c’è la facciamo accontentiamoci di questo e rimpiangiamo tim burton e le atmosfere gotiche dei suoi batman.
ps un’altra cosa che non sta in piedi è il fatto che quando tutti i criminali escono dalla prigione l’unico che manca all’appello è joker,va bene che heat ledger non c’è più,ma non si poteva escogitare qualcosa?

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Il voto sarebbe un 7.5 / 22 Agosto 2012 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

Altro bellissimo film che chiude degnamente la trilogia di Batman di Christopher Nolan.
Prima parte con meno azione e più spazio per i personaggi: Batman/Bruce Wayne (bravissimo Christian Bale) in crisi dopo la morte dell’amata Rachel, spunta un grande possibile antagonista di Batman, ovvero Bane col volto nascosto da una maschera. Oltre a Bane, uno dei personaggi migliori di questo film è il poliziotto John Blake (un grande Joseph Gordon-Levitt visto in Inception). Splendide e brave le due donne: Marion Cotillard è Miranda Tate (in affari con la Wayne Corporation), Anne Hathaway è Catwoman (anche se non viene mai citata con questo nome ma con il nome “vero” di Selina Kyle). Nella seconda parte molta più azione e qualche piccolo colpo di scena.
Sempre impeccabili Michael Caine, Morgan Freeman e Gary Oldman. Ritroviamo anche lo Spaventapasseri Cillian Murphy, Liam Neeson. Nella parte del poliziotto che accompagna Selina in cella c’è l’attore visto in Prison Break.

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22 Agosto 2012 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

Questo film mi ha preso per i fondelli dall’inizio alla fine. Sì, perché la trama coinvolge a tal punto che ai buchi di sceneggiatura e alle sbavature ho avuto modo di pensarci solo a ore dalla visione. Questo porta a pensare che il film non sia perfetto, e non lo è infatti, ma ciò non toglie che, durante la visione, mi ha dato la sensazione di andare quantomeno vicino alla perfezione. Quindi il voto è farlocco? Non lo so, in fondo, ripeto, il film mi ha preso per i fondelli…

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Rise / 22 Agosto 2012 in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

Degna conclusione dell’epica saga di Nolan;sicuramente, il più ambizioso e “massiccio” dei tre, ma, seppur si attesti su ottimi livelli che tutti gli altri cinefumetti si sognano, il meno riuscito.Mi ha lasciato molto perplesso il modo in cui viene liquidato un cattivo costruito molto bene e il finale mi ha un po’ lasciato con l’amaro in bocca, si sarebbe potuto osare qualcosa di più, ma si sa, bisogna accontentare il pubblico più piccolo.Note sul doppiaggio:Santamaria non è così imbarazzante come negli altri due film, sembra che piano piano abbia imparato un po’ il mestiere;Filippo Timi, che doppia Bane, porta a termine il suo compito senza infamia e senza lode,:in alcuni dialoghi funziona, in altri fallisce nel dare le intonazioni giuste su cui un doppiatore professionista non avrebbe avuto problemi.
P.S. :dopo aver visto il film in lingua originale, mi sono reso conto di quanto l’interpretazione di Tom Hardy sia rovinata dal doppiaggio di Timi.

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