Recensione su 1964: allarme a New York arrivano i Beatles

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24 Giugno 2012

Una pellicola fracassona e sconclusionata per un “giovane” Zemeckis (prodotto da Spielberg) che tenta, dopo Lucas e American Graffiti, un secondo versante, quello davvero scanzonato, del “come eravamo”, deviazione che, in qualche modo, il regista non avrebbe abbandonato facilmente, perdurando nel solco del memorabilia con Ritorno al futuro, Chi ha incastrato Roger Rabbit? e, ovviamente, Forrest Gump.

Le soluzioni narrative sono degne del peggior slapstick inventato là per là, però è innegabile che un paio di scene siano davvero azzeccate ed abbiano aperto la strada alle divertenti commedie anni Ottanta à la John Hughes: in particolare, mi riferisco alla scena del barbiere e a quelle in cui Pam, una delle protagoniste, riesce per puro caso a nascondersi nella camera giusta 😉

Sonoro orrendo, ma -wow- bella fotografia e bei movimenti stretti di macchina.
Il valore aggiunto, ovviamente, è dato dalle canzoni dei quattro di Liverpool.

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