Recensione su Hardcore!

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manca solo Vladimir Putin su un tirannosauro / 15 Aprile 2016 in Hardcore!

Vasilij Molotov: “Tovarish Naishuller, perché non facciamo un film?”
Ilya Naishuller: “DA! ma lo facciamo in soggettiva tipo i film in bianco e nero Kapitalisti e ci creiamo una storia di menare”
Nikolai Kalashnikov: “Nikolai non muore mai”
Vasilij: “Si ma, la trama?”
Ilya: “Vladimir Putin”

Hardcore Henry
Il protagonista del film si sveglia e scopre di essere un robot, la scienziata che lo riporta in vita, la “moglie”, gli spiega che un tempo era un essere umano ma lui non si ricorda una sega e quindi ha rimosso anche i bei momenti passati con lei. A 2 minuti dall’inizio entra in scena il cattivo, per i meno lungimiranti è quello nella foto, che ha i superpoteri e vuole Henry tutto per sé.
Il cattivo rapisce la moglie e Henry deve ritrovarla.
Fine della trama. Semplice, lineare, penserete voi, peccato che abbia dei buchi così grossi che fanno sembrare il film un groviera e io che ho visto un sacco di film d’azione posso dire che almeno quelli muscolari anni ’80 avevano delle frasi ad effetto che li riempiva. C’è un problema dietro Hardcore Henry ed è il fatto che tutti quelli che ci hanno lavorato confondono, come molti cinefili, l’azione con la confusione. Hardcore Henry è un film di confusione:
le GoPro Hero 3 potevano essere uno dei punti forti del film,
peccato però che fra un salto e l’altro non viene fuori un’azione pulita. Numerose sono le sequenze dove non si capisce una cippa lippa, anche in parte dei combattimenti, e non metto in dubbio che a livello coreografico c’è stato un allenamento da parte dei vari stunt. Quello che sto dicendo è che per i combattimenti poteva evitare la soggettiva, prendete The Raid o The Raid 2, quanto ca**o sono belli i combattimenti? In The Raid si sentono le ossa che si spezzano, le mani che colpiscono e i piedi che rompono le giunture. Senti il puzzo del sudore, il sangue, il fango e porco dia arrivo al punto che mi rode il c**o diventato rosso come quello di un babbuino. Non sto dicendo che le scene d’azione sia proprio brutte, ma quello che vediamo in Hardcore Henry non è un film d’azione, la violenza non è spettacolare come in un film di John Woo (e tra l’altro anche John Woo nelle sparatorie inquadra dalla spalla di Chow Yun Fat al grilletto della pistola) o in un film di Peckinpah. In Hardcore Henry la violenza è fine a sé stessa. È pornografia, di sangue ne vedi a litri ma non ti arriva la magia filmica. Tu assisti alla violenza, al sangue, e ti chiedi, dopo l’ennesima uccisione cos’altro mi vuoi far vedere? Chi è il prossimo? Cosa resta? Dopo che hai ammazzato quello con il lanciafiamme, l’altro con il lanciagranate, quello con le granate, cosa rimane? Niente.
A parte il mal di testa.

Io amo i film d’azione e credevo tantissimo in questo progetto.
Ho letto che “Hardcore è il primo film in prima persona e ci fa porre delle domande sul futuro delle riprese in soggettiva”. Già lo scrissi un mese fa: Hardcore non è il primo film in soggettiva. Abbiamo svariati esempi di film ripresi completamente in soggettiva, Lady in the lake (tra l’altro è presente un poster del film all’interno dell’appartamento che Henry raggiunge nei primi minuti di film, dopo una scena di parkour) è uno di questi. Spero vivamente che il futuro del cinema non sia un film in prima persona perché l’oggettività è una parte molto importante di qualsiasi materia/arte/cazzo/mazzo preso in esame mostrando la realtà in modo diretto, visualizzando tutto ciò che è necessario in quel momento. In mezzo a tanta me**a c’è qualcosa di salvabile: la sequenza ambientata prima sui tetti del laboratorio di Jimmy (che fa molto Call of Duty), dove una sua replica vestita da Maggiore semina il panico a colpi di fucile da cecchino, e quella subito dopo all’interno dell’edificio abbandonato. Interessante è anche l’inseguimento sulle moto ma al di là di queste poche azioni memorabile, c’è troppa roba demenziale e trash allo stesso tempo:
a) un balletto sotto le note di I got you under my skin che è “oribbbile” con tre “b” e una “r” sola. Voleva allungare la broda, complimenti bella me**a.
b) a una certa esce fuori un T-80 un carro armato che puzza di Perestrojka, lui ammazza i componenti che lo guidano e lo lascia là. E lo lascia là, preferendo una pistola ad un T-80.
c) tutta la sequenza all’interno dello strip club e la tizia doppiata (uno dei pochi personaggi doppiati) armata di katana che era meglio non doppiarla visto che metà film non era doppiato.
d) manca solo Vladimir Putin su un orso, Il’ja Ivanovič Ivanov con l’esercito di scimmie e Vladimir Makarov.

La soggettiva era una buona idea ma non regge, la frenesia nei movimenti aiuta eh, maschera, ma non ti fa capire quello che succede in alcune sequenze non si capisce bene cosa accade, sembra di essere nel combattimento di Transformers fra le piramidi dove non si capisce cosa combatte cosa e chi combatta chi. E infine, perché lui ha i superpoteri? Dico il cattivo, quello nella foto. Ha i super-poteri e non ci viene spiegato il motivo per cui lui debba avere dei superpoteri. Ehi biondo, non serve che ti fai l’esercito di super-soldati, hai i super-poteri!

Hardcore Henry sembra voler imitare Crank ma non ci riesce e lo spettatore si ritrova in un mattatoio. Assisti in modo passivo a una serie di uccisioni che alle lunghe annoiano. Ho capito che in Russia vi calate il Krokodil pesante, ma sembra di vivere per 90 minuti un video de “Little Big” e non lo augurerei a nessuno.

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