Recensione su Fanboys

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Una nerd-story in tono minore / 7 Gennaio 2016 in Fanboys

Dopo i livelli a cui ci ha abituati The Big Bang Theory, trovare una nerd-story – che sia per il piccolo o per il grande schermo – capace di entusiasmare fino a quei livelli è praticamente impossibile. Sheldon e compagni hanno tagliato le gambe al genere, abituando il pubblico a qualcosa di francamente ineguagliabile.
Questa commedia post-adolescenziale prova a focalizzarsi sul tema del fandom, in particolare su una passione che, negli Stati Uniti soprattutto, raggiunge livelli maniacali tra molti geek: quella per Star Wars, la saga creata da George Lucas.
Il film estremizza questa passione, portandola fino allo scontro fisico (le risse con gli odiati trekkies, i fan di Star Trek).
Ne esce fuori un on-the-road in salsa nerd molto di nicchia (ha un senso soltanto per i fan di Guerre stellari).
Dopo un inizio poco entusiasmante, il film cresce con il tempo grazie alla storia di fondo (strappalacrime ma neanche troppo) e al sano cameratismo made in u.s.a. che permea la trama.
Qualche trovata piacevole e qualche spunto effettivamente simpatico; per il resto la pellicola si trasforma nella fiera del cameo, sia di vecchie glorie starwarsiane (Leila/Carrie Fisher e Lando/Billy Dee Williams, che interpretano, rispettivamente, la dottoressa e il giudice), sia startrekkiane (il mitico William Shatner, che fu il Capitano Kirk e che si presta spesso a cose di questo genere), sia extra-saga (Danny Trejo).

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