5 Luglio 2013 in Il dottor Jeckyll e Mr. Hyde

Paradossalmente, si tratta di un film gustoso, benché datatissimo: situazioni improbabili e melodrammatiche fino al parossismo, personaggi delineati con l’accetta, ingenuità estetiche nelle scenografie e nei costumi.
Il fatto che al romanzo di Stevensono venga abbinata una sottotrama riccamente sentimentale svia l’attenzione dal sottofondo filosofico della storia, ma ciò accade, a conti fatti, senza provocare particolari fastidi.

Cast di grandi nomi: Spencer Tracy, ovviamente, è più interessante nei panni di Hyde che di Jekyll, Lana Turner agghindata come una pastorella di ceramica fa bella mostra di sé in maniera abbastanza anonima, il personaggio di Ingrid Bergman è bellissimo, fragile e stupido, ma ella riesce a conferigli credibilità e a coinvolgere il pubblico nonostante evidenti ammanchi nella sceneggiatura. E, poi, che guance, che pelle, che vitino e, soprattutto, che labbra, signora mia: da fare invidia ad una pin up. Gli uomini, sapete, mi trovano anche bella
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