Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo

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Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo

Uno spietato assassino sfida la polizia di San Francisco con lettere anonime, siglate con l'enigmatico nome 'Scorpio', nelle quali annuncia i suoi omicidi: nell'ultima minaccia di uccidere un prete oppure un uomo di colore se non riceverà centomila dollari in contanti; incaricato del caso è il cinico ispettore Callaghan, detto 'Harry la carogna' per i suoi modi non proprio ortodossi...
laschizzacervelli ha scritto questa trama

Titolo Originale: Dirty Harry
Attori principali: Clint Eastwood, Harry Guardino, Reni Santoni, John Vernon, Andrew Robinson, John Larch, John Mitchum, Mae Mercer, Lyn Edgington, Ruth Kobart, Woodrow Parfrey, Josef Sommer, William Paterson, James Nolan, Maurice Argent, Jo De Winter, Craig Kelly, Albert Popwell, Joy Carlin, Bill Couch, Diana Davidson, Vince Deadrick Sr., Chuck Dorsett, Al Dunlap, Larry Duran, George Fargo, Lois Foraker, Max Gail, John Garber, Christopher Pray, Eddie Garrett, James W. Gavin, David Gilliam, Don Haggerty, Scott Hale, Kate Harper, Bob Harris, Chuck Hicks, Raymond Johnson, Richard Lawson, Laurie Mock, Ann Noland, Kathleen O'Malley, Angela Paton, Victor Paul, Debralee Scott, Don Siegel, Kristoffer Tabori, Tony Dario, Marc Hertsens, Gordon Chapli, Janet Wisely, Pamela Tanimura, Richard Samuelson, Derek Jue, Sean Maley, Diane Darnell, Diana Davidson, Mostra tutti

Regia: Don Siegel
Sceneggiatura/Autore: Harry Julian Fink, Rita M. Fink, Dean Riesner
Colonna sonora: Lalo Schifrin
Fotografia: Bruce Surtees
Produttore: Clint Eastwood, Don Siegel, Robert Daley
Produzione: Usa
Genere: Azione, Thriller, Poliziesco
Durata: 102 minuti

Dove vedere in streaming Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo

Politicamente scorretto / 17 Maggio 2020 in Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo

Un classico del cinema poliziesco pieno di idee originali e geniali per l’epoca e che mantiene tutt’oggi un suo incredibile fascino. Memorabile e perfetto per il ruolo Clint Eastwood nel ruolo dell’ispettore Callaghan, con il suo modo di fare insolente e poco ortodosso ma che gli si perdona tutto perché in fondo è dalla parte del giusto. Un anti-eroe con le palle quadrate.
Apprezzo moltissimo il politicamente scorretto di cui questo film è intriso. L’ispettore non nasconde la sua misantropia e il disprezzo per ogni genere di persona. È razzista? Non direi, lui odia tutto e tutti.
Oggi non sarebbe neanche lontanamente pensabile fare un film del genere e si griderebbe subito allo scandalo. Figurarsi che un film del genere probabilmente non credo lo mandino più in onda in TV.

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Harry la carogna, ovvero: dopo la Trilogia del dollaro, un nuovo personaggio pronto ad esaltare le doti (in)espressive di Clint Eastwood / 20 Febbraio 2016 in Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo

Dirty Harry è il film che ha rinnovato il poliziesco americano, agli inizi degli anni Settanta, sull’onda della ventata di freschezza portata dalla Nuova Hollywood.
Insieme a Fuga da Alcatraz è il film più famoso della celebrata coppia Don Siegel – Clint Eastwood, con quest’ultimo che veniva definitivamente consacrato nell’olimpo degli attori più inespressivi eppure più ricercati di Hollywood.
Dopo il successo della Trilogia del dollaro, Eastwood fornisce una nuova sponda a coloro che lo vorrebbero capace di due sole espressioni, quella con cappello e quella senza (che qui diventano con la 44 magnum in pugno e senza).
Eppure il primo Callaghan (Callahan nell’originale) è un personaggio assolutamente memorabile: il poliziotto ribelle e anarchico, dai metodi discutibili eppure giustificabili in nome di un più alto ideale di sicurezza e giustizia. E una discreta parte del merito va proprio all’attore californiano.
Il film destò polemiche per la palese apologia del travalicamento dei propri poteri da parte della polizia, fino alla forse eccessiva accusa di fascismo.

Dirty Harry può essere considerato, per certi versi, un western urbano: non soltanto per la suggestione fornita dal protagonista e per i vari richiami simbolici, tra cui la scena finale in cui Callaghan, dopo aver chiuso a modo suo il caso Scorpio, lancia nel canale il distintivo della polizia, una stelletta simile a quella dei vecchi sceriffi del far west. È lo stesso tema del ristabilimento dell’ordine, dell’uomo solo contro tutti, a richiamare l’America di un secolo prima, insieme ad alcune suggestioni visive – su tutte i bellissimi campi lunghi – che ricordano l’iconografia del genere western.

Da un punto di vista tecnico-stilistico, troviamo alcune interessanti scelte – in linea con i dettami della New Hollywood – che connotano quello che è stato definito il realismo urbano: le zoomate ampissime e a volte violente, che partono da piani medi per finire in campi lunghissimi, rivelatrici dell’anonimato della metropoli; l’utilizzo del teleobiettivo per dare un senso di verosimiglianza alle scene girate in una San Francisco che si era appena lasciata alle spalle le varie esperienze della controcultura di fine anni Sessanta.
Il film è liberamente ispirato a fatti realmente accaduti in California negli anni ’68-’69, allorquando il serial killer Zodiac (su cui si basa il personaggio di Scorpio) commise vari omicidi rimasti impuniti, ingaggiando una provocatoria sfida con la polizia e la stampa, in uno degli invero pochi casi di assassinii seriali rimasti irrisolti della recente storia giudiziaria americana.

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“Well, do ya, punk?” / 31 Marzo 2015 in Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Pietra miliare del genere poliziesco, con un Clint Eastwood granitico che da vita al suo personaggio migliore dopo “lo straniero senza nome”.
All’uscita il film fu accusato di essere reazionario e persino nazista, salvo poi essere rivalutato in tempi più recenti. Sicuramente la figura da giusiziere soltario viene glorificata, ma bisogna anche pensare che in quel periodo erano in molti a ritenere che la polizia avesse le mani legate e si perdesse eccessivamente in lunghi procedimenti burocratici. Harry incarna dunque la personificazione del desiderio di quella gente, un uomo in grado di portare giustizia in modo rapido e categorico, che tuttavia alla fine si renderà conto di non essere adatto alla polizia. In questo senso andrebbe forse letto il gesto di gettare il distintivo nel finale, e non tanto per una sorta di disgusto verso il corpo di polizia.
Ad ogni modo l’aspetto politico della pellicola non mi sembra troppo rilevante, anche perché a quel punto bisognerebbe criticare l’80% dei classici western, visto che in fin dei conti questo non è altro che un western-urbano.
Resta comunque il fatto che Dirty Harry è una pellicola girata magistralmente da Don Siegel (splendida e allegorica la carrellata aerea all’indietro della scena nello stadio), con una colonna sonora super-funky, e con il merito di aver influenzato il genere poliziesco per decenni.

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24 Giugno 2013 in Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo

Inizialmente era John Wayne il prescelto per il ruolo dell’ispettore Callaghan ma, con tutto il rispetto per l’eterno cowboy, Eastwood ha dato una definizione indimenticabile a questo personaggio. Le sue smorfie, i ghigni e le occhiatacce sono storiche.
Don Siegel dirige un poliziesco solido e avvincente, costruendo il ritratto di una San Francisco realistica senza cercare la spettacolarità ma con una bella predisposizione per il ritmo. Le battute di Harry la carogna oggi suonano un pò da fumetto? E chissenefrega! certi personaggi sono memorabili anche per questo…

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Il primo Calla(g)han non si scorda mai / 24 Novembre 2011 in Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo

Ambientato nell’opprimente e arida San Francisco dei ’70. Gli sceneggiatori approfittano del contemporaneo caso del Killer dello zodiaco per sfornare un’affascinante storia dove il serial killer -qui ribattezzato Scorpio- darà non poco filo da torcere al rude ispettore.
Capostipite dell’omonima serie è superiore a tutti , non sicuramente per il classico luogo comune della superiorità del primo. Gli altri risultano più deboli negli argomenti e nella storia e sicuramente maggiormente “buonisti”, forse anche a seguito delle accuse di “esaltazione del fascismo quotidiano” che quest’episodio ricevette.

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