Recensione su Chocolat

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Le sfumature del cioccolato / 23 Gennaio 2015 in Chocolat

Ammetto di averlo visto con un certo ritardo, ma meglio tardi che mai. Pensavo che mi sarei trovata di fronte ad una commedia essenzialmente romantica ed, invece, è stata una piacevole scoperta constatare che è solo una piccola parte di tutto il film.
Il film è ambientato all’incirca negli anni ’50, di cui si respira l’aria con gli abiti, le pettinature e la musica, in un paesino sperduto della Francia dove le tradizioni sono il pane quotidiano da cui non si sfugge. Se oggi ancora troviamo persone all’antica figuriamoci all’epoca in un piccolo paesino di montagna. Per la straniera che porta novità e una ventata di aria fresca in un paese così chiuso non mancano certo i guai, ma diventa una vera sfida tra il conservatorismo del luogo e il dolce piacere della libertà dei nomadi. Al centro di tutto c’è il cioccolato che comincia ad assumere tanti significati: come potente afrodisiaco, come medicina che allevia il dolore, soprattutto quello che può derivare dall’amore, il cioccolato come mezzo per dirci che non c’è solo il lato amaro nella vita, ma anche quello dolce, doveri ma anche piaceri. Nel complesso il film si rivela a tratti ironico e divertente, quasi a sbeffeggiare chi non si gode la vita ma resta chiuso nelle regole; a tratti risulta emozionante perchè mette a nudo la fragilità umana e mostra che il diverso non è sempre un male, anzi può e deve arricchirci. Ho apprezzato molto questo film che non si riduce solo ad una relazione amorosa con probabile lieto fine, ma parla anche di amicizia, del senso di comunità, degli affetti famigliari, di mondi diversi e della possibilità di cambiare e crescere. Molto interessante anche la questione della Chiesa, del credo e non credo. Un film davvero “delizioso” con la presenza di Johnny Depp che per quanto lo preferisca matto si fa amare anche qui.

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