8 Luglio 2012 in Strani compagni di letto

Dico subito che nutro una certa antipatia per la Lollo: è sempre stata troppo vezzosa per i miei gusti e perfino poco elegante, benché negli anni le siano stati affidati ruoli da regina e da donna raffinata. Non è un caso che, così come non la ami nelle sue versioni più sofisticate, la apprezzi tantissimo nei primi due Pane e amore di Comencini, scalza, impolverata e (spero) sincera.

Tutto questo per dire che in queste pur piacevoli commediole di metà anni Sessanta, per me, lei è il cosiddetto cavolo a merenda.
Complici abiti e pettinature improponibili (i codini e il tupé? Combinati, su una donna della sua età?), sospiri prolungati e mossette leziose, l’ho trovata difficilmente digeribile.

Il film in sé non è da buttare e, poi, c’è Rock Hudson a ristabilire la media dello charme.
Però, alcune trovate sono forzose, pesanti e quantomai inverosimili (parliamo pure del “telefono senza fili” tra tassisti…).
Londra artefatta, da dimenticare.

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