Strani compagni di letto
/ 19656.38 votiCarter, un affarista americano di passaggio a Londra, si innamora dell'eccentrica artista Toni, di origini italiane.
I due decidono immediatamente di sposarsi, ma, dopo l'iniziale idillio, nascono insormontabili divergenze di opinioni. Così, Carter si trasferisce in Medio Oriente e resta separato dalla bella pittrice per sette anni. La ragazza, innamoratasi di un altro uomo, richiama Carter a Londra per firmare le carte del divorzio. L'antica passione si riaccende in maniera inaspettata.
Stefania ha scritto questa trama
Titolo Originale: Strange Bedfellows
Attori principali: Rock Hudson, Gina Lollobrigida, Gig Young, Edward Judd, Howard St. John, Dave King, Peggy Rea, Joseph Sirola, Nancy Kulp, Lucy Landau, Bernard Fox, Edith Atwater, James McCallion, Hedley Mattingly, John Orchard, Arthur Haynes, Terry-Thomas, John Alderson, Don Ames, Don Anderson, Robert Buckingham, Alan Caillou, Dick Cherney, Gene Coogan, Henry Corden, Maurice Dallimore, Noel Drayton, Ken DuMain, James Gonzalez, Jack Good, Arthur Gould-Porter, George Holmes, Morgan Justin, Joseph La Cava, Nora Marlowe, Charles Perry, Anthony Redondo, Edward Rickard, Dinah Anne Rogers, Simon Scott, Bert Stevens, Les Tremayne, Judith Woodbury, Frederick Worlock, Mostra tutti
Regia: Melvin Frank
Sceneggiatura/Autore: Melvin Frank, Michael Pertwee
Colonna sonora: Leigh Harline
Fotografia: Leo Tover
Costumi: Jean Louis
Produttore: Melvin Frank, Norman Panama
Produzione: Usa
Genere: Commedia, Romantico
Durata: 98 minuti
Dove vedere in streaming Strani compagni di letto
Dico subito che nutro una certa antipatia per la Lollo: è sempre stata troppo vezzosa per i miei gusti e perfino poco elegante, benché negli anni le siano stati affidati ruoli da regina e da donna raffinata. Non è un caso che, così come non la ami nelle sue versioni più sofisticate, la apprezzi tantissimo nei primi due Pane e amore di Comencini, scalza, impolverata e (spero) sincera.
Tutto questo per dire che in queste pur piacevoli commediole di metà anni Sessanta, per me, lei è il cosiddetto cavolo a merenda.
Complici abiti e pettinature improponibili (i codini e il tupé? Combinati, su una donna della sua età?), sospiri prolungati e mossette leziose, l’ho trovata difficilmente digeribile.
Il film in sé non è da buttare e, poi, c’è Rock Hudson a ristabilire la media dello charme.
Però, alcune trovate sono forzose, pesanti e quantomai inverosimili (parliamo pure del “telefono senza fili” tra tassisti…).
Londra artefatta, da dimenticare.
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