8 Gennaio 2012
Potente e suggestiva. L’epopea di Sergio Leone sull’America di inizio novecento è poetica. Inutile stare a parlare dell’ottima ricostruzione dei set e della scenografia rigorosa ed accurata. Il cuore del film è la storia di un’amicizia che si snoda nel tempo e segue i principali cambiamenti di un paese. Prima di “Quei bravi ragazzi” e del “padrino” (se si osserva la cronologia dei fatti) ci sono Max e Noodle.
Recensione da Oscar (1)
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