C'era una volta in America

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C'era una volta in America

Noodles torna a New York e va a trovare il vecchio amico, Fat Moe. Noodles e Moe sono cresciuti nel quartiere ebraico di New York nei duri anni Venti: insieme a Max, Patsy, Cockeye e Dominic formavano una banda di ragazzini di strada dedita a piccoli furti. Durante il proibizionismo, la gang divenne parte fondamentale nel contrabbando di alcolici.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Once Upon a Time in America
Attori principali: Robert De Niro, James Woods, Elizabeth McGovern, Treat Williams, Tuesday Weld, Joe Pesci, Burt Young, James Hayden, William Forsythe, Larry Rapp, Amy Ryder, Scott Schutzman Tiler, Rusty Jacobs, Jennifer Connelly, Brian Bloom, Adrian Curran, Mike Monetti, Noah Moazezi, James Russo, Darlanne Fluegel, Danny Aiello, Richard Bright, Frank Gio, Ray Dittrich, Mario Brega, Julie Cohen, Richard Foronjy, Olga Karlatos, Clem Caserta, Frank Sisto, Jerry Strivelli, Mike Gendel, Sandra Solberg, Margherita Pace, Paul Herman, Bruno Iannone, Bruno Bilotta, Angelo Florio, Marcia Jean Kurtz, Gerard Murphy, Dutch Miller, Robert Harper, Karen Shallo, Frankie Caserta, Joey Marzella, Marvin Scott, Ann Neville, Joey Faye, Linda Ipanema, Tandy Cronyn, Richard Zobel, Baxter Harris, Arnon Milchan, Marty Licata, Estelle Harris, Gerritt Debeer, Alexander Godfrey, Cliff Cudney, Paul Farentino, Bruce Bahrenburg, Mort Freeman, Massimo Liti, Jay Zeely, Salvatore Billa, Greg Anthony, Scott Coffey, Marco Stefanelli, Matteo Cafiso, Nunzio Giuliani, Nelson Camp, Dario Iori, Ole Jorgensen, Francesca Leone, Chuck Low, Ron Nummi, Ryan Paris, Nicola Roberto, Gianni Sanjust, Alex Serra, Susan Spafford, Mark Frazer, Maria Pia Monicelli, Claudio Mancini, Rossana Canghiari, Mostra tutti

Regia: Sergio Leone
Sceneggiatura/Autore: Leonardo Benvenuti, Enrico Medioli, Sergio Leone, Franco Arcalli, Piero De Bernardi, Franco Ferrini
Colonna sonora: Ennio Morricone
Fotografia: Tonino Delli Colli
Costumi: Gabriella Pescucci
Produttore: Arnon Milchan, Claudio Mancini
Produzione: Italia, Usa
Genere: Drammatico, Thriller, Poliziesco
Durata: 229 minuti

Dove vedere in streaming C'era una volta in America

c’era una volta il… cinema / 22 Marzo 2024 in C'era una volta in America

C’era una volta in America” è un capolavoro cinematografico che esplora la complessità dell’amicizia, del potere e del cambiamento sociale nel contesto dell’era del proibizionismo.

Il film, diretto da Sergio Leone e uscito nel 1984, segue la storia di due giovani delinquenti ebrei, Noodles (interpretato da Robert De Niro) e Max (interpretato da James Woods), che crescono insieme nelle strade di New York durante il periodo del proibizionismo. La loro amicizia è al centro del racconto, mostrando i legami profondi e complicati che si formano tra loro nel corso degli anni.

L’amicizia tra Noodles e Max è caratterizzata da una serie di alti e bassi, segnata da tradimenti, rivalità e conflitti. Tuttavia, nonostante le difficoltà, i due rimangono legati da un profondo legame emotivo e da un senso di cameratismo che li tiene uniti anche nei momenti più oscuri.

Il film esplora anche il tema del cambiamento sociale attraverso il contesto storico del proibizionismo, mostrando come la criminalità organizzata e il traffico di alcol abbiano plasmato la vita nelle strade di New York. Il passaggio dal proibizionismo alla fine degli anni ’20 rappresenta un punto di svolta nella vita dei protagonisti e nella società nel suo complesso, con conseguenze che si ripercuotono profondamente sulle loro vite e sulle loro relazioni.

La regia di Sergio Leone è magistrale, con una fotografia mozzafiato e una colonna sonora iconica che contribuiscono a creare un’atmosfera avvolgente e suggestiva. Le performance degli attori, in particolare quella di Robert De Niro e James Woods, sono straordinarie e contribuiscono a dare vita ai personaggi complessi e multifaceted.

In conclusione, “C’era una volta in America” è un film epico e coinvolgente che offre una profonda riflessione sull’amicizia, il potere e il cambiamento sociale. Attraverso una narrazione avvincente e una rappresentazione dettagliata dell’era del proibizionismo, il film lascia una forte impressione e continua a essere considerato uno dei capolavori del cinema mondiale.

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Sono andato a letto presto… / 13 Ottobre 2016 in C'era una volta in America

Leone definiva il suo capolavoro una “favola per adulti”.
Ma per tanti che hanno avuto la pazienza e l’onore di cimentarsi con questa pellicola (anche più volte in diversi periodi della propria esistenza) C’era una volta in America è molto di più.
È un’epopea che illustra cosa sia la vita.
Nessuno di quelli che lo vedono oggi – si può ormai affermare con ragionevole sicurezza – è stato un gangster dell’età del proibizionismo.
Eppure Leone sembra sfogliare davanti ai nostri occhi l’album dei nostri ricordi. Sembra un nonno paziente che cullandosi sulla sua sedia a dondolo davanti al caminetto ci racconta della nostra gioventù e della nostra maturità.
Certo, si può parlare dei primi piani di Leone o dei suoi memorabili dolly. Ma C’era una volta in America sembra fuggire da un mero discorso stilistico, essendo prima di tutto contenuto, contenuto allo stato puro.
È un film totalizzante e totalitario nella sua capacità di stravolgere lo spettatore in ogni suo senso (la perfetta fotografia di Delli Colli, la musica indimenticabile di Morricone).
È ricordo ed emozione, con vette che in pochi altri casi il cinema ha saputo raggiungere.
È un film nostalgicamente proustiano.
È ottocentesco descrivendo il Novecento.
Il merito è sicuramente di Leone, ma anche di uno straordinario cast tra cui emergono il solito, strepitoso De Niro e il poco acclamato James Woods, che pure restituisce una performance eccezionale.
Eppure, in quelle scene ambientate nei primi anni Venti dell’infanzia di Noodles e compagni c’è tutto il segreto di un Maestro come Leone, che pure senza i divi hollywoodiani regala scene di assoluto coinvolgimento emotivo.
Bistrattato prima dai produttori (che per il mercato americano lo tagliarono consistentemente, montando peraltro le scene in ordine cronologico anziché nel fondamentale e disordinato incastro di flashback e flashforward), poi dall’Academy (neanche una nomination agli Oscar, forse il caso più clamoroso della storia del cinema), infine da alcuni critici, che hanno individuato in questa pellicola uno di quei casi in cui auto-compiacersi andando controcorrente, giustificando così la loro esistenza.
Ciò che conta è che C’era una volta in America è lì, nell’olimpo delle preferenze dei cinefili e degli appassionati di cinema in generale, con un valore che addirittura cresce con il passare del tempo.
Perché solo il tempo può giudicare, assegnando il merito dell’immortalità o infliggendo il castigo dell’oblio.
E questo Noodles lo sa bene.

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Un’esperienza immersiva nel mondo del Cinema / 9 Marzo 2016 in C'era una volta in America

Che fosse un film storico (in riferimento alla storia del Cinema, ma non solo, forse!) già lo sapevo. Che fosse un Capolavoro, l’ho scoperto solamente la sera del 21 Ottobre 2012: in una delle date del weekend in cui “C’era una volta in America” di Sergio Leone è stato riproposto nelle sale.

Ebbene sì, non avevo mai avuto l’occasione e il tempo di ammirare “C’era una volta in America” prima di quella data: un po’ me ne vergogno, ma quelle tre ore e quaranta di durata sono un ostacolo piuttosto difficile da superare, per una vita che spesso si fa frenetica e a volte troppo piena (anche di pigrizia). In quella serata magica, però, le ore sono state addirittura quattro, perché la versione restaurata è stata impreziosita di quelle scene tagliate da quella originale. E l’occasione che mi si prestava non era da poco: poterlo vedere al cinema, al buio della sala, sul grande schermo.

È stata un’esperienza unica, e rimarrà tale. Perché unico e raro è il film (il Film) di Sergio Leone, che canta il Cinema con innocente genuinità, in tutta la sua purezza, in tutta la sua essenza, in tutta la sua grandezza. E in tutta la sua Bellezza. È stato un viaggio più che emozionante, direi artisticamente emozionante, perché è l’Arte contenuta in quelle quattro ore che emoziona. Un viaggio onirico e spirituale, attraverso le inquadrature del grande regista italiano, che narra per immagini, che sembra una banalità se parliamo di cinema, ma che invece è abbastanza rara come attitudine, e soprattutto a questi livelli! La poetica dei primi piani, caratteristica peculiare dello stile di Leone si esprime in visi che parlano da soli, senza far uscire parole dalla bocca, che inneggiano alla bellezza e alla potenza della narrazione cinematografiche. E poi i movimenti di macchina, i piani sequenza che hanno fatto scuola; le inquadrature fisse, che sono diventati tableau della storia del Cinema, come quadri o fotografie da ammirare e apprezzare in un museo: tutto concorre alla creazione del meraviglioso. Con il prezioso e necessario contributo di una colonna sonora che è musica di altissimo valore, firmata Ennio Morricone; di un cast artistico di assoluto rispetto, su tutti il protagonista Robert de Niro, in uno dei suoi ruoli più celebri e celebrati; di scenografia e fotografia evocativa, di un montaggio di una sapienza unica, kubrickiano.

Ho ballato tra i sacchi di farina con Deborah; ho ascoltato parole d’amore che citavano il Cantico dei Cantici (e forse l’ho sussurrate anch’io tra me); ho sofferto con Noodles, ma ho anche riso con lui e i suoi amici.

Tante volte nella vita corro, vengo colpito e cado, rimanendo ferito. E allora vorrei anch’io poter dire come Dominic, a me stesso e agli altri, di essere solo inciampato. Semplicemente…”sono inciampato”.

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Sono Inciampato… / 23 Febbraio 2016 in C'era una volta in America

Il film più bello ed emozionante di sempre. Da ricordare che non ha ricevuto nessuna candidatura all’Oscar. E a The Hurt Locker gliene hanno dati 6. Mmà! Inoltre la più bella colonna sonora di sempre è la più grande interpretazione di DeNiro e Woods. Insomma CAPOLAVORO. Scontato che Sergio è probabilmente il più grande regista di tutti i tempi!

IL capolavoro! 10 / 5 Febbraio 2016 in C'era una volta in America

Non c’è che dire… il mio preferito di Sergio Leone, il migliore del genere, tra i migliori di De Niro. Poi è accompagnata da una delle più belle e affascinanti colonne sonore della Storia, ottima regia, fotografia, recitazione, sceneggiatura… Flashback che ci portano avanti e indietro nel tempo, che rimettono insieme i pezzi, una storia narrata cosi nelle viscere che nella sua completezza lo rivedrei da capo, proprio perchè, come altri hanno detto, ci sfugge sicuramente qualcosa.
La New York degli anni 20, il proibizionismo e la malavita sono raccontati con semplicità e complessità allo stesso tempo, raccogliendo frammenti di emozioni al secondo e momenti di silenzi che hanno tanto da dire.

Ho rivisto l’edizione estesa in bluray, dove per fortuna hanno rimontato quasi alla perfezione le scene recuperate dal primo montaggio, e calzano alla perfezione: anche se non siano state doppiate, è stato comunque un valore aggiunto rimetterle nel film.

Parlerei per ore di questa pellicola, che rivederla oggi mi ha talmente smosso e emozionato che sembra di non averlo mai visto. MAI che un film di 4 ore e più mi sia stato cosi leggero da vedere!

10. La perfezione ASSOLUTA!

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