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Buongiorno, notte

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6 Agosto 2013 in Buongiorno, notte

Un capitolo vergognoso della storia italiana visto attraverso gli occhi di Chiara, una giovane brigatista, che durante la ferocia della lotta comincia ad avvertire un dubbio morale che indebolirà le sue certezze.
Molto brava Maya Sansa.
Il film è impreziosito da immagini e filmati di repertorio.
Da vedere per non dimenticare.

21 Giugno 2012 in Buongiorno, notte

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Storia del rapimento e della prigionia di Aldo Moro.
Lo stile documentaristico (immagini tratte da telegiornali e altre come le riprese del funerale dell’onorevole) si mischia alla fiction nella ricostruzione di quegli interminabili giorni. Una particolare attenzione nell’esposizione delle motivazioni dei brigatisti e dei pensieri di Moro, mentre vengono tralasciati i retroscena politici tra il partito della fermezza e quello della trattativa (poche parole lasciate a scorci di telegiornali intravisti sulla tv dei rapitori). Un’attenta analisi morale della personalità dei carcerieri (tre uomini e una donna): i dubbi sulla possibilità di compiere un assassinio si scontrano con la determinazione alla lotta.
Un film a tratti emozionante, a tratti cronachistico. Apprezzabili i dialoghi tra Moro (ottima l’interpretazione) e i carcerieri. C’è anche spazio per alcune scene oniriche in cui Moro riesce ad evadere dall’appartamento mentre tutti dormono e si incammina tranquillamente per le strade di Roma (probabilmente il desiderio represso della brigatista). Efficaci le musiche, tra classico e melodico (Pink Floyd). Tratto da “Il Prigioniero” dell’ex brigatista Anna Laura Braghetti.

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