Recensione su Buongiorno, notte

/ 20037.2140 voti

21 Giugno 2012

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Storia del rapimento e della prigionia di Aldo Moro.
Lo stile documentaristico (immagini tratte da telegiornali e altre come le riprese del funerale dell’onorevole) si mischia alla fiction nella ricostruzione di quegli interminabili giorni. Una particolare attenzione nell’esposizione delle motivazioni dei brigatisti e dei pensieri di Moro, mentre vengono tralasciati i retroscena politici tra il partito della fermezza e quello della trattativa (poche parole lasciate a scorci di telegiornali intravisti sulla tv dei rapitori). Un’attenta analisi morale della personalità dei carcerieri (tre uomini e una donna): i dubbi sulla possibilità di compiere un assassinio si scontrano con la determinazione alla lotta.
Un film a tratti emozionante, a tratti cronachistico. Apprezzabili i dialoghi tra Moro (ottima l’interpretazione) e i carcerieri. C’è anche spazio per alcune scene oniriche in cui Moro riesce ad evadere dall’appartamento mentre tutti dormono e si incammina tranquillamente per le strade di Roma (probabilmente il desiderio represso della brigatista). Efficaci le musiche, tra classico e melodico (Pink Floyd). Tratto da “Il Prigioniero” dell’ex brigatista Anna Laura Braghetti.

4 commenti

  1. paolodelventosoest / 28 Luglio 2014

    Concordo, ottima la interpretazione di Herlitzka, è probabilmente la cosa che mi rimarrà più impressa di questo film.

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