Buongiorno, notte

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Buongiorno, notte

Storia del rapimento e della prigionia di Aldo Moro. Attraverso un resoconto che mescola la narrazione del romanzo con documenti televisivi originali dell'epoca, il regista rievoca il dramma umano di Aldo Moro e il dubbio che si era fatto strada in una delle brigatiste.
hartman ha scritto questa trama

Titolo Originale: Buongiorno, notte
Attori principali: Maya Sansa, Luigi Lo Cascio, Roberto Herlitzka, Paolo Briguglia, Pier Giorgio Bellocchio, Giovanni Calcagno, Giulio Bosetti, Gianni Schicchi, Carlo Castelli, Bruno Cariello, Alberto Cracco, Emanuela Barilozzi, Roberta Spagnuolo, Giovanni Cappelli, Antonio De Matteo, Alessandro Lucidi, Massimo Sarchielli, Maria Pia Iannuzzi, Daniele Zamboni, Maria Luisa Bellocchio, Letizia Bellocchio, Alberto Gasbarri, Simona Nobili, Elena Bellocchio, Chiara Natoli, Gianmarco Rinaldi, Fabio Camilli, Mostra tutti

Regia: Marco Bellocchio
Sceneggiatura/Autore: Marco Bellocchio
Colonna sonora: Riccardo Giagni
Fotografia: Pasquale Mari
Costumi: Sergio Ballo
Produttore: Marco Bellocchio, Sergio Pelone
Produzione: Italia
Genere: Drammatico, Storia
Durata: 106 minuti

Dove vedere in streaming Buongiorno, notte

6 Agosto 2013 in Buongiorno, notte

Un capitolo vergognoso della storia italiana visto attraverso gli occhi di Chiara, una giovane brigatista, che durante la ferocia della lotta comincia ad avvertire un dubbio morale che indebolirà le sue certezze.
Molto brava Maya Sansa.
Il film è impreziosito da immagini e filmati di repertorio.
Da vedere per non dimenticare.

21 Giugno 2012 in Buongiorno, notte

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Storia del rapimento e della prigionia di Aldo Moro.
Lo stile documentaristico (immagini tratte da telegiornali e altre come le riprese del funerale dell’onorevole) si mischia alla fiction nella ricostruzione di quegli interminabili giorni. Una particolare attenzione nell’esposizione delle motivazioni dei brigatisti e dei pensieri di Moro, mentre vengono tralasciati i retroscena politici tra il partito della fermezza e quello della trattativa (poche parole lasciate a scorci di telegiornali intravisti sulla tv dei rapitori). Un’attenta analisi morale della personalità dei carcerieri (tre uomini e una donna): i dubbi sulla possibilità di compiere un assassinio si scontrano con la determinazione alla lotta.
Un film a tratti emozionante, a tratti cronachistico. Apprezzabili i dialoghi tra Moro (ottima l’interpretazione) e i carcerieri. C’è anche spazio per alcune scene oniriche in cui Moro riesce ad evadere dall’appartamento mentre tutti dormono e si incammina tranquillamente per le strade di Roma (probabilmente il desiderio represso della brigatista). Efficaci le musiche, tra classico e melodico (Pink Floyd). Tratto da “Il Prigioniero” dell’ex brigatista Anna Laura Braghetti.

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