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28 giorni dopo

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Il segno di Boyle / 17 Novembre 2017 in 28 giorni dopo

Nulla di originale quanto a soggetto, è una delle numerose versioni del filone apocalisse pandemica, ma dietro la macchina da presa c’è il genio lisergico di Danny Boyle e il suo montaggio ipercinetico si rivela con guizzi improvvisi, a sottolineare i raptus violenti degli infetti, facendo esplodere la paletta cromatica sullo schermo. La Londra desolata e minacciosa di questo film ha certamente contribuito a dare l’imprinting visivo alla serie The Walking Dead, iniziata col botto per poi diluirsi insulsamente stagione dopo stagione; resta il dubbio se è nato prima l’uovo o la gallina, ovvero il soggetto di Garland oppure l’idea che sta alla base del fumetto di Kirkman (di analogie ce ne sono parecchie, a partire dal risveglio dal coma del protagonista), ma del resto anche chissene.

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Ben fatto. / 9 Febbraio 2017 in 28 giorni dopo

Prima parte bella. Seconda parte patetica. Ricorda molto “Demoni”. Sulla trama All’inizio degli animalisti liberano delle scimmie che sono infette da un virus della rabbia, solo che questo virus è una variante che si trasmette anche all’uomo (come si presume per l’aviara….). Di li succede un macello. Praticamente per me è stato il primo film del genere col virus che trasforma tutti in demoni, quindi mi ha colpito anche l’idea.

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“Vampyrs” / 1 Giugno 2013 in 28 giorni dopo

“L’ultimo uomo della terra” (1964, ambientato a Roma), “Occhi bianchi sul pianeta terra” (1975), “Incubo sulla città contaminata” (1980) e “Io sono leggenda” (2007). Tutti questi film hanno un libro in comune, “Vampyrs” (Io sono leggenda) di Richard Matheson. “Un solo essere umano in un mondo di esseri mostruosi”. Zombie, uomini o vampiri, in fondo non c’è differenza. Bisogna solo sopravvivere

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9 Marzo 2013 in 28 giorni dopo

Bello,non c’è che dire. Cupo e grigio, scenografie curatissime, inquadrature intelligenti. Gli zombie non erano spaventosi, erano le luci e i movimenti di camera a fare paura. Non mi ha scioccata, ma coinvolta intensamente. Lodevole la scena dell’ultimo inseguimento, una costruzione perfetta tra regia, fotografia e costumi. Per non parlare dell’ultimo fotogramma con un Cillian Murphy ( bravissimo e affascinante) di rosso vestito stagliato contro il verde e l’azzurro. John Murphy ci mette del suo,con una bella OST dalle giuste atmosfere, ed ecco che viene fuori un gran bel film.

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13 Gennaio 2013 in 28 giorni dopo

Montaggio e regia estremamente incalzanti rinfrenscan fanta-horror di zombies ed epidemie. Il cast minimale (bravissimo e quasi sconosciuto) da una marcia in più ad un film assolutmente piacevole.

5 Gennaio 2012 in 28 giorni dopo

Buon horror diretto da Danny Boyle (“Trainspotting”) alla seconda collaborazione con Alex Garland dopo “The beach”. Il film è un pò una variazione di Resident Evil, la trama ne ricalca più di un passaggio. La differenza sostanziale è che qua le persone sono ancora vive, viene incrementato il loro istinto omicida (ho usato incrementato non a caso xchè ritengo che ognuno di noi abbia una dose di violenza insita in sè; la maggior parte riesce a controllarla e domarla).
Forse un difetto (ma è la volontà del regista) è che la violenza viene mostrata poco e le immagini sono quasi sempre traballanti in occasione degli attacchi (preferisco immagini più nitide e concrete).
Il protagonista è l’inquietante Cillian Murphy, visto in Batman Begins (Lo spaventapasseri); al suo fianco Brendan Gleeson (Troy) e altri attori meno conosciuti.
Inquietante tanto la prima parte con una Londra deserta (che in parte ricorda quella vista recentemente dopo gli attacchi terroristici), tanto la seconda.
Simpatico il finale alternativo (visto in dvd).

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Bel film di genere / 6 Febbraio 2011 in 28 giorni dopo

Se vogliamo un esercizio di stile, nessuna novita’ dal punto della trama.
La confezione e’ pero’ ottima, non si puo’ non parlare di buon film.
Straordinarie le scene in cui Londra e’ vuota.
Bella fotografia.
Il ritmo del film e’ molto sostenuto.
Bel film di genere.

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